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Martedì 20 Settembre 2011 alle ore 16:35

605ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha commemorato con un ampio dibattito la figura di Mino Martinazzoli, scomparso lo scorso 4 settembre a Brescia. Il Presidente di turno Nania ne ha ripercorso la lunga vicenda politica e amministrativa sempre svolta, a tutti i livelli, al servizio delle istituzioni ed impregnata di onestà e rigore morale, sobrietà e austerità del tratto. Fra i numerosi e prestigiosi passaggi della carriera politica di Mino Martinazzoli, vanno ricordati, oltre alla sua esperienza da senatore, il contributo determinante all'iter per l'approvazione della riforma del codice di procedura penale, l'azione svolta in qualità di Presidente del Gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana presso la Camera dei deputati, gli incarichi governativi quale Ministro della difesa, Ministro per riforme istituzionali e per gli affari regionali e soprattutto Ministro della giustizia, il migliore della storia repubblicana secondo il giudizio che allora espresse Indro Montanelli. Nell'ottobre dei 1992 fu eletto per acclamazione segretario della Democrazia Cristiana e poi del Partito popolare, ruolo nel quale agì con tenacia e rigore fino alla sofferta scelta dello scioglimento. Lasciata la segreteria del partito e la scena politica nazionale, fu sindaco di Brescia e nel 2000 partecipò alle elezioni per la carica di Presidente della Regione Lombardia.

Alle considerazioni del Presidente hanno fatto seguito gli interventi, spesso intrisi di ricordi personali, dei sen. Molinari, Germontani (Terzo Polo:API-FLI), Mariapia Garavaglia, Follini (PD), Menardi (CN-Io Sud-FS), Astore (Misto Par-Dem), Galioto (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Belisario (IdV), Mazzatorta (LNP) e Pisanu (PdL).

Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Bellotti ha quindi reso all'Assemblea un'informativa sull'incidente avvenuto in una fabbrica di fuochi di artificio ad Arpino (FR). Dopo aver espresso il cordoglio e la vicinanza del Governo ai familiari delle vittime, il Sottosegretario ha fornito la ricostruzione della dinamica della tragedia, segnalando che dalle prime indagini emergono motivi per ipotizzare un errore umano da correlare anche all'idoneità delle attrezzature e alla qualità dei prodotti utilizzati. Il Sottosegretario ha quindi richiamato i buoni risultati ottenuti sul fronte della sicurezza sul lavoro nell'anno 2010 ed ha garantito l'impegno del Ministero per completare il quadro giuridico e per innalzare il livello di tutele nei luoghi di lavoro.

Dagli interventi dei sen. Gramazio (PdL), Viespoli (CN-Io Sud-FS), De Angelis (Terzo Polo:API-FLI), Carlino (IdV), Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Maraventano (LNP), Nerozzi (PD) e Tofani (PdL) è emersa la forte raccomandazione a perseguire politiche di tutela sempre più incisive giacché il numero delle vittime degli incidenti sul lavoro permane inaccettabilmente alto, nonché ad intensificare i controlli per assicurare trasparenza ai rapporti contrattuali e per contrastare la piaga del lavoro nero.

Il Sottosegretario Bellotti ha quindi informato il Senato sulla chiusura dello stabilimento Irisbus di Valle Ufita (AV), assicurando l'impegno del Governo per mediare tra la Fiat e i sindacati di settore al fine di risolvere positivamente l'insieme dei problemi occupazionali e di dare prospettive industriali al sito della Valle Ufita, in un contesto ove già in passato l'Esecutivo aveva peraltro garantito il ricorso a strumenti di ammortizzazione sociale e favorito la definizione di un programma di ristrutturazione aziendale approvato lo scorso febbraio.

Le forti preoccupazioni per le sorti della fabbrica e per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie nonché la sollecitazione all'Esecutivo a svolgere con efficacia la propria azione di mediazione sono emerse dagli interventi dei sen. Viespoli (CN-Io Sud-FS), De Luca (PD), Di Nardo (IdV), Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Valli (LNP), Molinari (Terzo Polo:API-FLI) e Sibilia (PdL).

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