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Martedì 25 Ottobre 2011 alle ore 17:03

630ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 2243-TER recante delega al Governo per l'emanazione della Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche. Il provvedimento, collegato alla manovra di finanza pubblica, è stato esaminato in prima lettura, trattandosi di un testo risultante dallo stralcio di due articoli del ddl n. 2243, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Pastore (PdL), ha illustrato i contenuti del provvedimento, il cui primo articolo assegna 12 mesi di tempo al Governo per adottare uno o più decreti legislativi recanti la Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche, vale a dire la definizione dei doveri che le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti hanno nei confronti di cittadini ed imprese. I principi ed i criteri direttivi per l'esercizio della delega sono indicati all'articolo 2. Il ddl intende completare il percorso avviato con le deleghe, già concesse in via definitiva, relative alla legislazione in materia di procedimento amministrativo, di documentazione amministrativa e di lavoro nella pubblica amministrazione.

Il Sottosegretario di Stato per la Presidenza del Consiglio dei ministri Augello, pur riconoscendo che sarebbe stata preferibile una discussione unitaria sui vari interventi predisposti in materia di revisione della disciplina relativa alle pubbliche amministrazioni, ha sottolineato che l'insieme di tali misure, alcune delle quali già in vigore, produce un netto miglioramento della qualità complessiva della legislazione in direzione della semplificazione. Il Sottosegretario ha anche precisato che il termine di 12 mesi per l'esercizio della delega è stato fissato in via prudenziale tenuto conto della necessità di attuare altre deleghe.

In sede di discussione generale e di dichiarazioni di voto finali, i sen. Adamo, Bastico, Incostante (PD) e Pardi (IdV) hanno manifestato contrarietà ad una disciplina debole sul fronte dei controlli e delle sanzioni, inutile in quanto tendente a garantire l'effettività di norme già esistenti e dunque tale da attestare il fallimento del Governo nelle politiche finora adottate per la riforma della pubblica amministrazione. Il voto favorevole dei rispettivi Gruppi è stato invece dichiarato dalle sen. Germontani (Terzo Polo:API-FLI) e Sbarbati (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI) che hanno manifestato apprezzamento per una delega che opera nella direzione, auspicata dai cittadini e dalle imprese, di rendere certi, snelli, trasparenti e tempestivi i rapporti con la pubblica amministrazione, anche se restano perplessità circa l'efficacia di un'azione legislativa eccessivamente parcellizzata. Il voto favorevole al ddl è stato infine dichiarato dai sen. Saia (CN-Io Sud-FS), Bodega (LNP) e Boscetto (PdL) che hanno evidenziato come il testo, finalmente chiaro e concreto, sia improntato al rispetto del lavoro dei dipendenti pubblici e nel contempo alla necessità di garantire i diritti dei cittadini utenti, rendendo la pubblica amministrazione collaborativa nei confronti delle imprese con l'abbandono definitivo di una storica tendenza ad introdurre impedimenti di natura burocratica.

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