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128ª Seduta pubblica

Giovedì 17 ottobre 2013 alle ore 16:00

Comunicato di seduta

La seduta è dedicata allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su due argomenti: programmazione e gestione dei fondi strutturali europei e politiche di coesione territoriale.

Sul primo argomento, in particolare sulle iniziative assunte dall'Esecutivo per garantire un maggior utilizzo dei fondi europei e un riequilibrio nella ripartizione delle risorse, hanno formulato quesiti i senatori: Cociancich (PD), Floris (PdL), Castaldi (M5S), Maria Paola Merloni (SCpI), Consiglio (LN-Aut), Uras (Misto-Sel), Ferrara (GAL).

Il Ministro per la coesione territoriale Trigilia ha precisato che per il periodo 2007-2013 rimangono da spendere 28 miliardi che potranno essere utilizzati entro il 2015. Il Governo stima che 20 miliardi saranno spesi; 10 sono a rischio, ma 5 potranno andare a buon fine grazie all'azione delle task force create per agevolare la realizzazione dei progetti. Le risorse a rischio potranno essere riprogrammate grazie al Fondo centrale di garanzia. Il Ministro ha ricordato che cinque miliardi sono stati riprogrammati per l'occupazione nelle Regioni dell'obiettivo convergenza. Ha poi evidenziato che il problema essenziale, rispetto al nuovo ciclo di fondi, è la qualità della spesa, che deve essere allocata in base ad una valutazione strategica preliminare, concentrando le risorse su alcuni obiettivi e riducendo le misure. Il processo sarà monitorato dall'Agenzia per la coesione territoriale, recentemente istituita, che può esercitare poteri sostitutivi.

Le opposizioni si sono dichiarate insoddisfatte: restano non chiariti i motivi dell'incapacità di spendere i fondi europei ed è inaccettabile che il Paese sia chiamato a sostenere manovre correttive a fronte del mancato utilizzo di trenta miliardi.

Sul secondo argomento, le politiche di coesione territoriale, hanno posto quesiti i senatori: Santini (PD), Blundo (M5S), Maria Paola Merloni (SCpI), Consiglio (LN-Aut), Uras (Misto-Sel), Ferrara (GAL).

Il Ministro Trigilia ha precisato che del fondo sviluppo coesione è stato speso solo il 20 per cento: restano da utilizzare 40 miliardi. Un nuovo fondo di oltre 50 miliardi, vincolato a spese in conto capitale, è previsto dalla legge di stabilità, ma negli anni 2014 e 2015 bisognerà utilizzare le risorse non spese. Ha poi rilevato che le politiche di coesione territoriale richiedono personale con competenze specifiche e ha negato che l'Agenzia per la coesione territoriale risponda a una tendenza neocentralista. Sullo stanziamento di 100 milioni per L'Aquila il Ministro ha precisato che è stata esaurita l'istruttoria. Sul tema della clausola di investimenti, il Governo è impegnato a ottenere lo scorporo del cofinanziamento nazionale dei fondi strutturali dai vincoli del Patto di stabilità. Quanto a Expo 2015, è stato predisposto e approvato un progetto riguardante le specializzazioni regionali. In tema di sviluppo del Mezzogiorno, il Ministro è impegnato a controllare l'uso corretto dei trasferimenti e a riorganizzare i fondi per sostenere l'occupazione e le imprese con la valorizzazione dall'agroindustria, dei beni culturali e ambientali.

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