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  • Gennaio 2015

    • Mercoledì 7

      Attacco terroristico contro il giornale parigino Charlie Hebdo: dibattito e un minuto di silenzio in Assemblea

      Mercoledì 7 gennaio, in apertura di seduta, si è svolto in Aula un dibattito sull'attacco terroristico avvenuto a Parigi contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo, che ha provocato dodici vittime.
      L'Assemblea di Palazzo Madama ha poi osservato un minuto di silenzio e di raccoglimento.

      Comunicato stampa del Presidente Grasso »

      Reddito di cittadinanza e salario minimo orario: avviata discussione in 11a Commissione

      Mercoledì 7 gennaio, la Commissione Lavoro ha avviato l'esame congiunto dei ddl nn. 1148 e 1670 sul reddito di cittadinanza e salario minimo orario, con la relazione della senatrice Parente.

      Il fine del presente disegno di legge - si legge nella relazione al ddl n. 1148 - è quello di raggiungere a un primo livello, non ancora ideale, l'introduzione del reddito di cittadinanza, ossia di quelle misure sociali ed economiche volte a realizzare l'obiettivo -- più volte ribadito dall'Unione europea -- di una ridefinizione del modello di benessere collettivo adottato dallo Stato italiano, abbandonando per sempre l'attuale organizzazione frammentaria e assistenzialistica e indirizzando le scelte politiche verso l'adozione di un sistema volto a ridurre l'esclusione sociale e ad accrescere la possibilità di sviluppo di ciascun individuo nell'ambito della moderna società organizzata.

      Il ddl n. 1670 - come spiegato nella relazione - istitutivo del reddito minimo garantito, si propone di porre un argine alla spirale di declino che sta avviluppando il Paese in modo sempre più grave. La proposta, modellata sugli schemi di tutela del reddito presenti nella maggior parte dei Paesi europei e rispettosa delle indicazioni in materia del Parlamento europeo, prevede un sostegno ai soggetti disoccupati, precariamente occupati o in cerca di prima occupazione pari a 600 euro mensili, oltre integrazioni in beni e servizi a carico delle regioni. Il beneficiario del reddito minimo garantito è tenuto ad accettare eventuali proposte di impiego, purché le stesse siano effettivamente compatibili con la carriera lavorativa pregressa del soggetto e con le competenze, formali o informali, in suo possesso. Sono infine previste delle deleghe al Governo per la fissazione di un salario minimo orario e per il riordino degli ammortizzatori sociali e della spesa assistenziale in genere, allo scopo di rendere l'insieme del welfare italiano coerente con la nuova misura di garanzia dei minimi vitali.



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