Archivio delle notizie
  • Giugno 2015

    • Giovedì 11

      Attuazione del federalismo fiscale in prospettiva comparata: audizione in Commissione Federalismo fiscale

      Giovedì 11 giugno, la Commissione per il Federalismo fiscale ha ascoltato Giorgio Brosio, sull'attuazione del federalismo fiscale in prospettiva comparata.

      Flussi migratori in Europa attraverso l'Italia: audizioni in Comitato Schengen

      In relazione all'indagine conoscitiva sui flussi migratori in Europa attraverso l'Italia, nella prospettiva della riforma del sistema europeo comune d'asilo e della revisione dei modelli di accoglienza, mercoledì 10 giugno, in Comitato Schengen è intervenuto il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gianluca Galletti.
      Giovedì 11, è stato audito il Presidente della Regione Lombardia, on. Roberto Maroni.

      Riforma della scuola: esame in 7a Commissione

      In Commissione Istruzione prosegue per tutta la settimana l'esame - iniziato giovedì 28 maggio - del disegno di legge governativo recante "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti" (ddl 1934, approvato dalla Camera). Il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno al ddl è scaduto alle ore 14 di lunedì 1° giugno.

      In Commissione Affari costituzionali il 9 giugno non è stata accolta, in sede consultiva, la proposta di parere non ostativo con osservazioni sul testo, in parte contrario, in parte non ostativo con osservazioni e in parte non ostativo sugli emendamenti riferiti agli articoli da 1 a 5, avanzata dal relatore Palermo.

      Dossier di documentazione »

      Gli Open Data in ambito parlamentare

      Oltre 530 milioni di unità informative (in gergo tecnico: "triple"), accumulate e prodotte in ambito parlamentare, che possono essere liberamente consultate e rielaborate. E' questo il patrimonio di conoscenza che Senato e Camera mettono a disposizione di tutti attraverso gli "open data", cioè attraverso l'apertura dei propri database. E' un fatto generalmente riconosciuto a livello internazionale che l'Italia si trovi in una situazione di avanguardia in tale ambito. All'argomento è dedicato il dossier "Gli Open Data in ambito parlamentare", curato dai servizi informatici di Senato e Camera e dal Centro Nexa del Politecnico di Torino.

      Dossier "Gli Open Data in ambito parlamentare" (formato pdf: 2,6 MB) »

      Sito dati.senato.it »

      Reddito di cittadinanza e salario minimo orario: audizioni in Ufficio di Presidenza 11a Commissione

      In Ufficio di Presidenza della Commissione Lavoro sono proseguite le audizioni nell'ambito dell'esame dei ddl nn. 1148, 1670 e 1697 sul reddito di cittadinanza e salario minimo orario.
      Martedì 9 giugno sono intervenuti i rappresentanti dell'INPS.
      Mercoledì 10, sono stati auditi i rappresentanti della CARITAS.
      Giovedì 11, è stata la volta dei rappresentanti dell'ISTAT.

      Parlamento in seduta comune

      Il Parlamento in seduta comune si è riunito giovedì 11 giugno, per l'elezione di due giudici della Corte Costituzionale. Poiché nessun candidato ha raggiunto la maggioranza prescritta, si dovrà procedere ad un ulteriore scrutinio.

      Sito del Parlamento in seduta comune »

      Recepimento appalti e concessioni: martedì 16 giugno seguito esame in Assemblea

      L'Assemblea, martedì 16 giugno, alle ore 16.30, proseguirà la discussione - avviata nella seduta di giovedì 10 giugno - sul ddl n. 1678 recante la delega in materia di appalti e concessioni, nel testo proposto dalla Commissione Lavori pubblici.

      Come si legge nel comunicato di seduta di giovedì 11 giugno, il ddl, composto di un solo articolo, reca una delega al Governo per il recepimento di tre direttive europee, che riordinano la normativa dell'Unione europea. La delega, che dovrà essere attuata entro il 18 febbraio 2016, prevede la redazione di un unico testo normativo denominato "Codice degli appalti pubblici e delle concessioni" e la conseguente abrogazione delle disposizioni dell'attuale Codice dei contratti pubblici. Il comma 1 detta i seguenti criteri specifici: il divieto di introdurre, o di mantenere negli atti di recepimento, livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive europee; la razionalizzazione del quadro normativo in materia di appalti pubblici e di concessioni, finalizzato a un maggior livello di certezza del diritto e di semplificazione dei procedimenti; la trasparenza e pubblicità delle procedure di gara; la riduzione degli oneri documentali a carico dei soggetti partecipanti e la semplificazione delle procedure di verifica da parte delle stazioni appaltanti; il contenimento dei tempi e la piena verificabilità dei flussi finanziari, anche attraverso adeguate forme di centralizzazione delle committenze e di riduzione del numero delle stazioni appaltanti; la razionalizzazione ed estensione delle forme di partenariato pubblico privato; la revisione del sistema vigente di qualificazione degli operatori economici, in base a criteri di omogeneità e trasparenza; la razionalizzazione dei metodi di risoluzione delle controversie alternativi al rimedio giurisdizionale, anche in materia di esecuzione del contratto; il miglioramento delle condizioni di accesso, per le piccole e medie imprese e le imprese di nuova costituzione, al mercato degli appalti pubblici e delle concessioni; l'individuazione, per le procedure di affidamento, di modalità volte a garantire i livelli minimi di concorrenzialità, trasparenza e parità di trattamento richiesti dalla normativa europea; la trasparenza, nella eventuale partecipazione dei portatori qualificati di interessi ai processi decisionali finalizzati alla programmazione e all'aggiudicazione di appalti pubblici e concessioni. I commi 2, 3 e 4 riguardano la procedura di attuazione della delega: è prevista la consultazione delle principali categorie e l'acquisizione del parere della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato, oltre che delle Commissioni parlamentari competenti. Il comma 5 reca la clausola di invarianza finanziaria.

      Il relatore, sen. Stefano Esposito - si legge nel comunicato di seduta dell'11 giugno - nel riferire sul contenuto del provvedimento, ha evidenziato, tra i criteri direttivi della delega, il superamento dell'affidamento attraverso procedure derogatorie; la sostituzione del criterio del massimo ribasso con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, anche nei servizi ad alta intensità di manodopera, e l'applicazione del contratto più favorevole ai lavoratori; la riduzione delle varianti; il rafforzamento dei poteri dell'Autorità nazionale anticorruzione e l'istituzione di un albo nazionale dei commissari di gara; la riduzione delle stazioni appaltanti e la qualificazione degli operatori economici e delle imprese che partecipano agli appalti; la riduzione degli oneri documentali; l'impossibilità per il contraente generale di scegliersi il direttore dei lavori. L'affidamento senza gara per le concessioni è previsto nel solo caso di società a totale controllo pubblico.

      Dossier del Servizio studi »



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