Giovedì 30 Novembre 2017 - 912ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:34)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 2960, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020. Il testo passa alla Camera dei deputati.

Nella seduta di ieri, dopo l'illustrazione dei relatori, si è svolta la discussione generale. Oggi, in sede di replica, la relatrice sen. Zanoni (PD) ha richiamato i segnali positivi dell'ISTAT sull'occupazione e ha ricordato che la manovra è volta, per tre quarti, a scongiurare l'aumento dell'IVA e, per un quarto, a rafforzare i segnali di ripresa. Nella Commissione bilancio del Senato sono stati affrontati temi importanti (trattamento previdenziale dei lavori usuranti, sostegno alla famiglia, stabilizzazione dei ricercatori) e molti emendamenti sono stati approvati all'unanimità; altri temi, tra cui il finanziamento degli enti locali, saranno affrontati alla Camera. La relatrice ha riconosciuto, infine, che il lavoro parlamentare non si è limitato alle questioni di principio, come richiederebbe la nuova normativa sul bilancio, ma ha toccato anche questioni settoriali e localistiche. Il secondo relatore, sen. Gualdani (AP), ha ringraziato il Governo per il lavoro di coordinamento e ha espresso apprezzamento, in particolare, per gli emendamenti approvati sulle associazioni sportive.

Il Vice Ministro dell'economia e finanze Morando ha osservato che nessuno dei 4000 emendamenti presentati in Commissione bilancio era volto a modificare o a ridurre l'impatto dei tre pilastri della manovra: il Parlamento, evidentemente, condivide la strategia complessiva fondata su sterilizzazione dell'aumento dell'IVA, rafforzamento degli investimenti privati per il recupero di produttività e sostegno al lavoro giovanile. Il Vice Ministro ha poi rilevato che, in materia di politica sociale e previdenziale, le opposizioni non hanno presentato emendamenti per abrogare la legge Fornero o per introdurre il reddito di cittadinanza; ha richiamato, quindi, la codifica dei lavori usuranti che segna il ritrovato dialogo tra Governo e parti sociali; l'introduzione della web tax, che richiede un confronto con gli intermediari finanziari gravati di un onere aggiuntivo; il sostegno alla natalità e la riduzione dell'impatto del superticket. Il Vice Ministro ha annunciato, infine, che alla Camera saranno semplificati gli adempimenti fiscali legati all'obbligo di fatturazione elettronica.

Il Sottosegretariodi Stato alla Presidenza del Consiglio Pizzetti, dopo aver preannunciato la posizione della questione di fiducia, ha chiesto una sospensione dei lavori fino alle ore 14 per consentire alla Ragioneria dello Stato di esaminare tutti gli emendamenti approvati in Commissione. Le sen. Guerra (Art.1-MDP) e De Petris (SI-Sel) hanno evidenziato il carattere anomalo della procedura e hanno imputato il rallentamento dei lavori alla trattativa poco edificante svoltasi in Commissione tra il Governo e le forze di maggioranza. Secondo il sen. Endrizzi (M5S) gli emendamenti microsettoriali e ordinamentali approvati dalla Commissione bilancio avrebbero dovuto risultare inammissibili perché in contrasto con le norme di contabilità generale dello Stato e con il Regolamento del Senato.

Dopo un'ulteriore pausa di un'ora, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha presentato e posto la fiducia su un maxiemendamento sostitutivo della parte I sezione I del ddl, che recepisce il testo approvato dalla Commissione con correzioni e integrazioni di carattere tecnico e istituzionale.

Riferendo sui profili del maxiemendamento, sulla base della relazione tecnica della Ragioneria dello Stato il presidente della Commissione bilancio, sen. Tonini (PD), ha invitato il Governo a espungere i commi da 107 a 110 e 144. Il Vice Ministro dell'economia Morando ha espunto i commi segnalati, impegnandosi a trovare, alla Camera, una copertura adeguata per le vittime dell'amianto. Hai poi corretto i commi 316 (autorità di bacino) e 344 (LSU della scuola di Palermo) per renderli conformi al testo approvato dalla Commissione.

Alla discussione sulla fiducia hanno partecipato i sen. Crosio (LN), Alessandra Bencini (Misto-IdV), Endrizzi (M5S) e Azzollini (FI-PdL). Nelle dichiarazioni di voto hanno negato la fiducia i sen. Quagliarello (FL), Arrigoni (LN), Cecilia Guerra (Art.1-MDP), Loredana De Petris (SI-Sel), Barbara Lezzi (M5S) e Mandelli (FI-PdL). Hanno annunciato la fiducia i sen. Uras (Misto), Barani (ALA), Zeller (Aut), Simona Vicari (AP) e Santini (PD). Secondo le opposizioni la legge di bilancio è priva di visione strategica e di misure strutturali, mentre è infarcita di micro interventi locali, proroghe, deroghe, mancette finalizzate all'immediato consenso elettorale. I lavori in Commissione sono stati disordinati e presi in ostaggio da trattative interne alla maggioranza; i fondi stanziati per il bonus bebè, il caregiver e la ricerca sono una cifra simbolica. In particolare, FL ha ricordato le sue proposte volte ad aumentare le pensioni minime, estendere la cedolare secca agli immobili commerciali, risarcire i risparmiatori truffati dalle banche. Secondo LN la situazione del Paese rispetto al 2011 è peggiorata: sono aumentati il debito e la pressione fiscale, mentre la crescita del Pil è irrisoria e trainata da fattori esogeni. La spesa per l'assistenza agli immigrati è elevata, mentre sono scarse le risorse per il contrasto alla povertà, gli investimenti, il sostegno alle famiglie. Art.1-MDP ha rilevato che le misure di decontribuzione finanziate in deficit non hanno avuto gli effetti sperati e sono aumentati soltanto i contratti a termine: una manovra realmente espansiva richiederebbe investimenti pubblici e incentivi per il solo lavoro stabile. Secondo SI-Sel, anzichéconcentrare le risorse disponibili (62 miliardi) in un piano di investimenti diretti per l'occupazione, la sostenibilità ambientale, la manutenzione del territorio, il trasporto pubblico, i Governi della legislatura le hanno disperse nella politica della decontribuzione, dei bonus e delle mance. M5S ha evidenziato che il Governo è in pugno del Gruppo del sen. Verdini; ha richiamato quindi l'origine delle clausole di salvaguardia e ha ricordato, infine, la bocciatura della proposta sulla deducibilità dell'IMU per le imprese. FI-PdL ha evidenziato che la manovra, per metà in deficit, aumenta la spesa corrente, differisce l'obiettivo di medio periodo, rinvia all'anno prossimo la sterilizzazione di altri 12 miliardi di clausole di salvaguardia. Il Gruppo, che ha avanzato proposte per il sostegno alla famiglia, la sicurezza, le attività commerciali, è favorevole alla flessibilità in uscita non alla diversificazione delle posizioni previdenziali. ALA ha ricordato gli emendamenti del Gruppo in tema di pensionamento anticipato e ricambio generazionale, finanziamenti per il rilancio di Ischia, stewart per gli stadi e albo dei procuratori sportivi. Il Gruppo Aut ha ricordato le modifiche che interessano le province di autonome di Trento e Bolzano, mentre AP ha posto l'accento sull'introduzione dell'assegno per i nuovi nati, la decontribuzione per le assunzioni nel Mezzogiorno, la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili a Palermo.

Dopo l'approvazione con 149 voti favorevoli e 93 contrari del maxiemendamento, sono stati approvati, senza modifiche, i restanti articoli del ddl, poi la Nota di variazioni presentata dal Ministro dell'economia, che recepisce nel testo gli effetti degli emendamenti approvati dal Senato, e infine il ddl nel suo complesso.

Martedì 5 dicembre alle ore 13 è convocata la Conferenza dei Capigruppo per definire il calendario dei lavori dell'Assemblea che sarà comunicato nella seduta con inizio alle ore 16.30.

(La seduta è terminata alle ore 21:25 )



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