Giovedì 3 Ottobre 2013 - 117ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:30)

L'Assemblea ha proseguito l'esame del ddl n. 1015, riguardante la conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.

L'articolo 1 reca disposizioni volte a ridurre le spese per auto di servizio e consulenze nella pubblica amministrazione. L'articolo 2 interviene in materia di accesso nelle pubbliche amministrazioni e di revisione della spesa per il personale. L'articolo 3 interviene sul tema della mobilità nel pubblico impiego e nelle società partecipate. L'articolo 4 reca disposizioni in tema d'immissione in servizio di vincitori e idonei di concorsi e di precariato nel pubblico impiego. L'articolo 5 modifica la disciplina organizzativa della commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT). L'articolo 9 reca disposizioni in merito alle istituzioni scolastiche e culturali italiane all'estero. L'articolo 10 introduce misure per il potenziamento delle politiche di coesione. L'articolo 11 disciplina il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI). L'articolo 12 dispone in merito alla costruzione di discariche per rifiuti nel perimetro dell'impianto dell'Ilva di Taranto.

Nella seduta pomeridiana di ieri, il relatore, senatore Pagliari (PD), ha riferito sui temi principali del complesso decreto-legge e si è svolta la discussione generale.

Intervenendo in replica, il relatore ha ribadito la necessità di superare in modo chiaro il problema del precariato nella pubblica amministrazione, attraverso una prova concorsuale. Ha poi segnalato le proposte della Commissione in tema di mobilità nelle società partecipate, che non possono essere equiparate alle società di diritto privato. Ha evidenziato, inoltre, che obiettivo dell'Agenzia per la coesione territoriale è quello di aumentare la capacità di spesa dei fondi europei. Ha osservato, infine, che il tema della qualità della legislazione non può giustificare la mancata conversione del decreto.

Il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione D'Alia ha sottolineato che il Governo sta fornendo alla Commissione bilancio i chiarimenti necessari sulle coperture. Il decreto è complesso e interviene per superare criticità in settori strategici della pubblica amministrazione, restringendo la spesa. Sono infatti prorogate le misure restrittive sulle auto di servizio e rappresentanza e sulle consulenze e si obbligano le amministrazioni a trasmettere informazioni più dettagliate al riguardo. Il Ministro ha precisato che le procedure di mobilità del personale eccedente non trovano piena applicazione perché i contratti collettivi prevedono garanzie sul luogo di lavoro e perché il trattamento economico varia secondo le amministrazioni. Per coprire scoperture d'organico del Ministro della giustizia si è quindi fatto ricorso allo strumento della mobilità volontaria. Ha poi segnalato che la privatizzazione delle società partecipate non ha sempre comportato vantaggi: il Governo non conosce esattamente i costi anche perché il tema non è mai stato affrontato. Per quanto riguarda la stabilizzazione dei contratti a termine, il Ministro ha rilevato che l'Esecutivo non può disporre un'ulteriore proroga di personale che è però necessario per il funzionamento della pubblica amministrazione. Il decreto è evidentemente condizionato da precedenti provvedimenti che hanno bloccato il turn over nella pubblica amministrazione, prorogato le graduatorie e consentito il ricorso a professionalità esterne. Il Governo intende porre fine a pratiche poco trasparenti e propone di semplificare le procedure concorsuali per accelerare l'immissione di personale. Sul tema della CIVIT il Ministro ha spiegato che il trasferimento di funzioni proposto dal Governo era volto a rendere più efficiente la commissione per la valutazione, tenendo conto della trasformazione della stessa in Autorità nazionale per la lotta alla corruzione.

Il seguito dell'esame è stato rinviato alla seduta di martedì 8 ottobre.

L'Assemblea ha approvato il documento XXII n. 10, presentato dalle senatrici Lo Moro e Ricchiuti (PD), che istituisce una Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali.

Nella relazione il senatore Pizzetti (PD) ha precisato che obiettivo dell'inchiesta è accertare la natura, le dimensioni, le cause del fenomeno, soprattutto con riferimento alle infiltrazioni criminali e alla corretta gestione della cosa pubblica. Unitamente alla verifica di congruità della normativa vigente e della sua applicazione, sarà compito della Commissione comprendere che tipo di prevenzione si è svolta e formulare proposte per contrastare più efficacemente gli atti intimidatori.

Alla discussione generale hanno preso parte i senatori: Di Maggio (SCpI); Compagnone (GAL); Nugnes, Airola, Giarrusso (M5S); Uras (Misto-Sel); Bisinella (LN-Aut); Ricchiuti (PD).

Dopo le repliche del relatore e del Vice Ministro dell'interno Bubbico, il quale ha sottolineato la necessità di rafforzare la partecipazione democratica a livello locale, di riconsiderare il ruolo delle amministrazioni comunali, di potenziare i controlli, sono stati approvati i singoli articoli del provvedimento. All'articolo 6 è stato approvato l'emendamento 6.1 del relatore.

Hanno annunciato il voto favorevole i senatori: Uras (Misto-Sel), Bruno (PdL), Lo Moro (PD).

Rilevando che il tema delle infiltrazioni della criminalità organizzata è oggetto della Commissione antimafia e criticando la tendenza parlamentare a istituire nuovi organi di indagine piuttosto che affrontare direttamente i problemi, il senatore Campanella (M5S) ha annunciato l'astensione del Movimento 5 Stelle.

L'Assemblea ha avviato, infine, l'esame del ddl n. 580, presentato dal senatore Falanga (PdL) e altri, recante disposizioni per la razionalizzazione delle competenze in materia di demolizione di manufatti abusivi.

Il relatore, senatore Caliendo (PdL), ha illustrato i contenuti del provvedimento che interviene sul testo unico delle disposizioni in materia edilizia, per trasferire dall'autorità giudiziaria al prefetto il potere di stabilire l'ordine delle demolizioni, valutando la gravità della pena inflitta. La normativa garantirà maggiore uniformità rispetto al fenomeno dell'abusivismo in Campania.

Per accordi intercorsi tra i Gruppi, la discussione è stata rinviata ad altra seduta.

Nel corso della seduta la senatrice Finocchiaro (PD) ha chiesto al Governo di riferire su iniziative concrete da assumere a livello europeo per impedire tragedie come quella accaduta questa mattina a Lampedusa, nel naufragio di un barcone con a bordo 500 migranti. Il senatore Crosio (LN-Aut) si è unito alla richiesta, criticando l'indifferenza europea; anche il senatore Tarquinio (PdL) ha posto l'accento sulla sordità dell'Europa e sugli errori commessi nel sostegno alle primavere arabe. La senatrice Petraglia (Misto-Sel) ha auspicato una politica europea dell'immigrazione, oltre che una riflessione sui limiti della normativa nazionale. Hanno espresso dolore per la tragedia anche il senatore Mauro (GAL) e la senatrice Serra (M5S), che ha invocato concretezza. Il senatore Olivero (SCpI) ha parlato di tragedia annunciata e reiterata e ha invitato il Paese a non scaricare responsabilità sull'Europa. Secondo il senatore Manconi (PD), presidente della Commissione diritti umani, la tragedia odierna è conseguenza di politiche errate basate sui respingimenti.

Il Vice Ministro dell'interno Bubbico ha confermato che il Ministro Alfano si sta recando a Lampedusa. Il Governo riferirà quando avrà un quadro più preciso e il Parlamento potrà contribuire alla definizione di proposte, da avanzare durante il semestre di presidenza italiana, per promuovere un governo europeo del fenomeno migratorio.

(La seduta è terminata alle ore 12:27 )



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