Martedì 8 Ottobre 2013 - 119ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:00)

In apertura di seduta, il Presidente Grasso ha dato lettura del messaggio sulla situazione carceraria, inviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, ai sensi dell'articolo 87, comma secondo della Costituzione. Nel messaggio il Presidente Napolitano richiama il pronunciamento dell'8 gennaio 2013 della Corte europea dei diritti dell'uomo (la cosiddetta sentenza Torregiani che conferma l'incapacità dello Stato italiano a garantire i diritti elementari dei reclusi), per invitare il Parlamento ad affrontare in tempi rapidi, e nella sua complessiva valenza, il problema del sovraffollamento carcerario. Il Presidente della Repubblica ipotizza diverse soluzioni per ridurre strutturalmente il numero dei detenuti tra cui: l'introduzione di meccanismi di probation, la previsione di pene non carcerarie, la riduzione del ricorso alla custodia cautelare, il tentativo di far espiare la pena dei detenuti stranieri nei Paesi d'origine, l'attenuazione degli effetti della recidiva, l'aumento della capienza complessiva degli istituti penitenziari, i provvedimenti straordinari di clemenza (amnistia e indulto), un'incisiva depenalizzazione.

Il Presidente Grasso ha poi commemorato le vittime del Vajont nel cinquantesimo anniversario del disastro che provocò la morte di 1910 persone. Il Presidente del Senato ha posto l'accento sul dovere dello Stato di scusarsi, di fare piena luce sulle cause della frana, di punire i responsabili e risarcire i sopravvissuti. Secondo il Ministro dell'ambiente Orlando la tragedia del Vajont costituisce un monito rispetto ai rischi del dissesto idrogeologico: occorre approvare la legge sul consumo del suolo e stanziare risorse aggiuntive per interventi di messa in sicurezza del territorio, che vanno sottratti ai vincoli del Patto di stabilità. Per ricordare la tragedia del Vajont, che non fu conseguenza di una calamità naturale bensì di errori umani e scelte dettate dalla logica del profitto, hanno preso la parola i senatori: Panizza (Aut-PSI), Cervellini (Misto-Sel), Raffaela Bellot (LN-Aut), Dalla Zuanna (SCpI), Girotto (M5S), Piccoli (PdL), Zanda (PD).

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1015 di conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.

Dopo la lettura del parere della Commissione bilancio, che ha esaminato gli emendamenti riferiti agli articoli 1, 2 e 4 del decreto-legge, l'esame degli emendamenti è stato rinviato alla seduta antimeridiana di domani. Il relatore, senatore Pagliari (PD), ha infatti chiesto un rinvio e ha ritirato gli emendamenti 9.100 e 8.300. Al fine di facilitare il prosieguo dei lavori, il senatore Bruno (PdL) ha sollecitato il completamento dell'espressione dei pareri da parte della Commissione bilancio. Il senatore Volpi (LN-Aut) ha invitato il Governo a definire le sue proposte. I senatori Luigi Marino (SCpI) e Mauro (GAL) si sono dichiarati contrari al rinvio. Il Ministro per la pubblica amministrazione D'Alia ha sostenuto la richiesta del relatore al fine di operare una valutazione complessiva del decreto e ha dichiarato che il Governo è pronto a riformulare le sue proposte. Il senatore Calderoli (Ln-Aut) ha denunciato la mancanza di copertura di numerose disposizioni del decreto-legge. Il senatore Martelli (M5S) ha chiesto il ritiro del provvedimento.

La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari ha approvato modifiche al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 17 ottobre. La settimana corrente sarà dedicata prevalentemente alla conversione dei decreti sulla pubblica amministrazione e sulla violenza di genere. L'informativa del Presidente del Consiglio sul semestre di presidenza italiana dell'UE è rinviata. La Nota di aggiornamento del DEF sarà esaminata domani pomeriggio.

(La seduta è terminata alle ore 18:50 )



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