Martedì 21 Ottobre 2014 - 334ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 12:01)

Il ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, ha reso un'informativa sui recenti eventi alluvionali, cui è seguita la discussione delle connesse mozioni sulla difesa del suolo.

Dopo aver rinnovato il cordoglio per le vittime delle alluvioni, il Ministro Galletti ha sottolineato come il problema del dissesto idrogeologico rappresenti una priorità del Governo sin dal suo insediamento. Occorre però evitare il balletto delle responsabilità che vanno comunque accertate fino in fondo perché il problema ha una particolare rilevanza in ordine alla sicurezza dei cittadini e allo sviluppo socio economico del Paese. Chiarita la ripartizione di competenze tra Stato e Regioni rispetto al sistema di allertamento, il Ministro ha precisato che la causa principale dei danni provocati dall'alluvione a Genova è da ricondursi all'intubamento del torrente Bisagno. Il Governo ha istituito presso la Presidenza del Consiglio un'apposita struttura di missione per accelerare gli interventi di messa in sicurezza del territorio e considera una priorità la riforma delle autorità di bacino e l'istituzione dei distretti idrografici.. Sotto il profilo finanziario il Governo intende recuperare le risorse assegnate dal 1998 e non ancora utilizzate (a giugno ammontavano a circa 2 miliardi) e programmare le nuove risorse a valere sul fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 (circa 7 miliardi), che saranno ripartite attraverso accordi di programma quadro fra Stato e Regioni. Il decreto competitività ha affidato la responsabilità degli interventi ai presidenti di Regione in qualità di commissari straordinari delegati. Il Ministro ha auspicato infine un dibattito costruttivo e l'assunzione di una comune responsabilità.

Dopo l'informativa del Ministro Galletti, l'Assemblea è passata all'esame delle mozioni sulla difesa del suolo.

La mozione n. 178 (testo 2), illustrata dal senatore Di Biagio (PI), impegna il Governo a tutelare l'ambiente stanziando fondi adeguati per le necessarie azioni di ricostruzione dopo i danni delle alluvioni; a predisporre un programma nazionale di messa in sicurezza del territorio dal rischio di eventi calamitosi causati dal dissesto idrogeologico; a potenziare il coordinamento dei diversi enti ed organismi che hanno competenza sulla manutenzione del territorio al fine di garantire una maggiore incisività degli interventi e a rafforzare l'impegno a livello europeo.

La mozione n. 243, illustrata dalla senatrice Fucksia (M5S), constatato che la cementificazione ha raggiunto nelle Marche livelli preoccupanti, impegna il Governo a stanziare fondi adeguati per le azioni di ricostruzione dovute ai danni delle alluvioni; ad assumere iniziative volte ad escludere dal patto di stabilità, relativo agli anni 2014 e 2015, le risorse per far fronte all'emergenza alluvionale.

La mozione n. 308 (testo 2), illustrata dal sen. Ruta (PD), impegna il Governo ad attivarsi presso la Commissione europea per riprendere i lavori di concertazione sulla direttiva quadro sul suolo del novembre 2007 e a favorire, entro il semestre di presidenza italiano, la chiusura del negoziato sugli obiettivi di riduzione delle emissioni, efficienza energetica e sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili; a presentare la Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e a riferire in Parlamento sul lavoro svolto; ad assumere iniziative affinché l'utilizzo delle risorse per interventi di difesa del suolo, venga escluso dal saldo finanziario del patto di stabilità interno; a favorire il ruolo dei presidi territoriali, del sistema agricolo nazionale e delle infrastrutture verdi, attraverso il recupero dei terreni abbandonati e investendo nel ritorno all'agricoltura delle giovani generazioni; a valorizzare il ruolo dei consorzi di bonifica e irrigazione; a garantire ai presidenti delle Regioni, nelle funzioni dei commissari straordinari delegati per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, poteri e risorse adeguati alla messa in sicurezza del territorio e a garantire le risorse necessarie al ristoro dei cittadini e delle amministrazioni locali colpiti dagli eventi calamitosi.

La mozione n. 314 , illustrata dal sen. Tarquinio (FI-PdL), impegna il Governo a dichiarare lo stato emergenza in tutti i territori della provincia di Foggia colpiti dagli eventi calamitosi verificatisi nei primi giorni di settembre 2014; ad assumere ogni opportuna iniziativa per scomputare dal patto di stabilità le spese effettuate per la realizzazione di interventi destinati al ristoro dei danni; a valutare l'opportunità di individuare congrue risorse economiche per l'attuazione di un piano nazionale di interventi cantierabili e risolvere le criticità ambientali che interessano il territorio italiano in materia di dissesto idrogeologico; a stanziare, nella legge di stabilità, le opportune risorse per la ricostruzione dei territori del Gargano; a farsi parte attiva presso le istituzioni europee per attingere al fondo di solidarietà dell'Unione utilizzato per le gravi calamità.

La mozione n. 316 (testo 2), illustrata dalla senatrice Donno (M5S), impegna il Governo a svolgere una ricognizione dei danni che hanno colpito i comuni dell'area garganica entro 30 giorni dall'approvazione del presente atto di indirizzo; a procedere quindi allo stanziamento di fondi necessari al ripristino delle infrastrutture danneggiate, attingendo anche al Fondo per le emergenze nazionali; a disporre un piano di bonifica al fine di ricreare il necessario sfogo per le acque piovane; ad attuare pienamente l'accordo di programma del 25 novembre 2010 e a prevedere un particolare regime di sgravi fiscali per le popolose colpite dagli eventi calamitosi.

Il seguito dell'esame delle mozioni è rinviato ad altra seduta.

(La seduta è terminata alle ore 14:04 )



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