Giovedì 30 Ottobre 2014 - 344ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 14:48)

Il Ministro dell'interno Alfano ha reso un'informativa sui fatti accaduti ieri durante la manifestazione dei lavoratori dell'Ast di Terni. Il Ministro, nell'esprimere amarezza per gli incidenti, ha evidenziato che ieri, a Roma, si sono svolte diverse manifestazioni di protesta per motivi occupazionali, con cortei spontanei che si sono indirizzati verso il Ministero del lavoro e il Ministero dello sviluppo economico. Dall'insediamento del Governo si sono svolte 5934 manifestazioni, la maggior parte su tematiche sindacali che hanno avuto uno svolgimento tranquillo: nessuna intenzione da parte del Governo di dare un segnale di durezza nei confronti dei lavoratori. Quanto ai fatti di ieri, il ferimento di quattro manifestanti e quattro poliziotti è avvenuto dopo che è stato intimato l'alt a un corteo spontaneo della Fiom. A seguito di un breve negoziato con il segretario del sindacato dei metalmeccanici, che si è adoperato per riportare l'ordine, è stato concordato un percorso: il corteo ha raggiunto il Ministero dello sviluppo economico e Landini è stato ricevuto dal Ministro Guidi. Nessun manifestante è stato denunciato. Il Governo si è impegnato a garantire il diritto di manifestare e a dare un contributo per la soluzione delle crisi aziendali. In un contesto sociale delicato, il Viminale ospiterà tavoli di confronto con i lavoratori per organizzare le manifestazioni più impegnative per l'ordine pubblico.

E' seguito un dibattito. Secondo il sen. Maran (SC) qualcosa non ha funzionato nella gestione dell'ordine pubblico; secondo il sen. Romano (PI) è necessario il dialogo per smorzare le tensioni sociali; secondo il sen. Barani (GAL) il Governo manca di autorevolezza; secondo il sen. Divina (LN) la sinistra vuole occupare l'intera scena politica, dividendosi in due fronti. L'impossibilità di un'azienda finlandese di acquistare le acciaierie dimostra l'assurdità delle regole europee. Il sen. Barozzino (SEL) ha chiesto al Ministro di dimettersi e al Governo di individuare i responsabili delle violenze contro i lavoratori; il sen. Sacconi (NCD) ha fatto appello alla coesione nazionale e all'equilibrio tra il diritto di manifestare e il diritto di circolazione; ha invocato inoltre un intervento pubblico per le acciaierie di Terni. Il sen. Lucidi (M5S) ha preannunciato una mozione di sfiducia individuale, rilevando che l'ipotesi di un'occupazione della stazione Termini da parte dei manifestanti è infondata. La manifestazione di ieri certifica i fallimenti industriali e socio-economici di un Governo amico dei poteri forti e incapace di trattare in sede europea con le grandi multinazionali. Secondo il sen. Giro (FI-PdL) la gestione dell'ordine pubblico riflette le ambiguità di un Governo che risente del conflitto interno al PD tra la componente riformista e la sinistra ideologica. Secondo il sen. Zanda (PD) i fatti di ieri vanno valutati alla luce del difficile contesto socio-economico del Paese. Pace sociale e legalità si salvaguardano con direttive sull'ordine pubblico prudenti, volte a evitare lo scontro.

Sono seguite interrogazioni a risposta immediata su due argomenti: gestione dei flussi migratori; risorse e organizzazione delle forze di polizia.

Sulla gestione dei flussi migratori, hanno formulato quesiti i sen. Russo (PD), che ha sottolineato la necessità di trasferimenti certi agli enti locali; Gasparri (FI-PdL), che ha espresso insoddisfazione per i limiti dell'operazione Mare nostrum e per i contorni incerti dell'operazione Triton; Endrizzi (M5S), che ha evidenziato il fallimento degli accordi con la Libia; Sacconi (NCD), che ha chiesto chiarimenti sull'operazione europea Triton; De Cristofaro (SEL), che ha chiesto invece di proseguire l'operazione Mare nostrum ricordando che molti migranti fuggono da guerre scatenate dall'Occidente; Centinaio (LN), che nel dichiararsi contrario all'invasione agevolata di migranti ha posto l'accento su mancato rimpatrio dei minori non accompagnati; Di Biagio (PI), che ha sollecitato direttive centrali più precise; Maran (SC), che ha segnalato il fenomeno del turismo della protezione internazionale.

Il Ministro dell'interno Alfano ha sottolineato il mutamento di profilo dell'immigrazione che, riguardando soprattutto profughi, richiedenti asilo, rifugiati, ha richiesto l'ampliamento delle strutture di accoglienza e la semplificazione delle procedure per valutare le richieste di asilo. Il Governo ha allentato il patto di stabilità per i comuni più interessati dal fenomeno migratorio. Il Ministro ha rilevato che il problema dell'interlocuzione con la Libia dipende dalla mancanza di un governo stabile in quel Paese. Ha puntualizzato che Mare nostrum è stata concepita come un'operazione di emergenza per dare una risposta alla tragedia di Lampedusa e cesserà quando sarà avviata l'operazione Frontex che ha una diversa missione: presidia le frontiere europee, non solo le frontiere nordafricane, costerà un terzo rispetto a Mare nostrum e sarà a carico di tutti i Paesi europei. Quanto ai minori non accompagnati, le competenze sono state trasferite al Ministero dell'interno. Le commissioni territoriali competenti sono informate dell'istanza di protezione presentata presso un altro Stato. Infine, la prossima legge di stabilità prevederà lo sblocco dei contratti delle forze dell'ordine.

Sulle risorse e l'organizzazione delle forze di polizia, hanno avanzato domande i sen. Collina (PD), Mazzoni (FI-PdL), Crimi (M5S), Sacconi (NCD), De Cristofaro (SEL), Centinaio (LN), Di Biagio (PI).

Il Ministro Alfano ha annunciato la volontà, attraverso un ddl delega, di riorganizzare le forze di polizia, tenendo conto delle loro specificità. Il tema dell'ordine pubblico è una priorità del Governo: le ultime manovre finanziarie hanno aumentato le risorse per il comparto sicurezza e la legge di stabilità 2015 sbloccherà i contratti e il turn over. Il Ministro ha dato assicurazioni sulla protezione da rischi di contagio del personale impegnato nel controllo dei flussi migratori. Il Governo valuterà le condizioni di impiego della pistola elettrica, tenendo conto delle esperienze di altri paesi.

bozza provvisoria



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