Martedì 21 Aprile 2015 - 434ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:33)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1818 di conversione del decreto-legge 17 marzo 2015, n. 27, recante disposizioni urgenti per lo svolgimento contemporaneo delle elezioni regionali e amministrative (election day). Il testo passa alla Camera dei deputati.

Nella seduta antimeridiana di oggi il relatore, sen. Migliavacca (PD), ha riferito sul contenuto del provvedimento, che differisce il termine per le elezioni regionali al fine di rendere effettiva la possibilità di celebrare in un solo giorno - il prossimo 31 maggio - le elezioni regionali e amministrative del 2015.

Respinta la proposta di non passare all'esame degli articoli, avanzata dal sen. Santangelo (M5S), sono stati bocciati anche gli emendamenti riferiti ai due articoli del provvedimento. E' stato invece approvato l'ordine del giorno G1 della Commissione che invita il Governo a rispettare, in sede di emanazione dei decreti-legge, i limiti di materia indicati dall'articolo 72 della Costituzione, che prescrive la procedura normale di esame per i ddl in materia elettorale. Il Governo ha accolto un ordine del giorno del sen. Calderoli (LN), risultante dalla trasformazione dell'emendamento 1.0.100, volto a consentire la celebrazione dei referendum contemporaneamente alle elezioni regionali e amministrative.

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto contrario i sen. Loredana De Petris (SEL) e Crimi (M5S). Il sen. Mazzoni (FI-PdL) ha annunciato l'astensione. Hanno annunciato voto favorevole i sen. Torrisi (NCD-UDC) e Russo (PD). Le opposizioni hanno evidenziato alcune anomalie: la modifica non temporanea della legge elettorale tramite decreto-legge, la mancata ricerca da parte del Governo del consenso parlamentare, la scelta della data del 31 maggio che incentiva l'astensionismo. Anche alla luce di quanto accaduto alla Camera, dove i deputati del PD contrari alla riforma elettorale sono stati sostituiti in Commissione, vi è il rischio che il provvedimento costituisca un precedente pericoloso. Secondo i Gruppi di maggioranza l'intervento su una norma di contorno in materia elettorale è urgente e legittimo.

Su sollecitazione della sen. De Petris (SEL), la Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che domani mattina, alle ore 10,30, il Presidente del Consiglio dei Ministri renderà comunicazioni sul Consiglio straordinario europeo del 23 aprile. Votazioni su eventuali strumenti di indirizzo avranno luogo entro le 13,30.

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1577, nel testo proposto dalla Commissione, recante deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Il provvedimento, collegato alla manovra finanziaria, è articolato in quattro capi: il capo I riguarda le semplificazioni amministrative, il capo II l'organizzazione, il capo III il personale, il capo IV la semplificazione normativa. L'articolo 1 delega il Governo ad adottare uno o più decreti per garantire la totale accessibilità on line alle informazioni e ai servizi della pubblica amministrazione. L'articolo 2 delega il Governo a riordinare la disciplina in materia di conferenza dei servizi. L'articolo 3 disciplina il silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche. L'articolo 4 prevede una delega per individuare i procedimenti oggetto di segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso. L'articolo 5 modifica la disciplina dell'autotutela amministrativa. L'articolo 6 delega il Governo a riordinare e semplificare le disposizioni in materia di trasparenza e anticorruzione. L'articolo 7 reca deleghe per la riorganizzazione della Presidenza del Consiglio, dei Ministeri, delle agenzie governative nazionali e degli enti pubblici non economici. L'articolo 8 delega il Governo a riordinare funzioni e finanziamento delle camere di commercio. L'articolo 9 prevede una delega in materia di dirigenza pubblica e valutazione di rendimento dei pubblici uffici. L'articolo 10 è volto a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Gli articoli 11, 12, 13 e 14 recano deleghe in materia di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche, riordino dei servizi pubblici locali di interesse economico generale. L'articolo 15 prevede una delega per sopprimere decreti ministeriali e regolamenti che abbiano ostacolato l'attuazione di norme di legge. L'articolo 16 reca una clausola di salvaguardia per le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano. L'articolo 17 prevede che dall'attuazione della delega non debbano derivare nuovi oneri per la finanza pubblica.

Nelle sedute dell'8 aprile è stata svolta la relazione e si è tenuta la discussione generale. Nella seduta pomeridiana del 15 aprile, dopo le repliche del relatore e del Ministro per la pubblica amministrazione, ed è iniziata la votazione degli emendamenti.

Nella seduta di oggi sono stati approvati, insieme ai relativi articoli, gli emendamenti 1.321 (testo 2), 2.354 (testo 2), 4.307 (testo 2) e 6.308 (testo 2), a prima firma della sen. Guerra (PD), che prevedono la trasmissione di osservazioni e informazioni integrative ove il Governo non si conformi al parere parlamentare sugli schemi dei decreti delegati. Approvato anche l'emendamento 2.9 (testo 2), a prima firma della sen. Bisinella (Misto), sulla certezza dei tempi e l'univocità delle decisioni della conferenza dei servizi. Gli articoli 3 e 5 sono stati approvati senza emendamenti.

(La seduta è terminata alle ore 19:49 )



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