Mercoledì 3 Febbraio 2016 - 571ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:30)

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2081, recante regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, e connessi.

Il Capo I (articoli da 1 a 10) introduce l'istituto dell'unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale; disciplina le modalità per la costituzione delle unioni civili e ne delinea le cause di impedimento; definisce diritti e doveri derivanti dall'unione; estende alle parti le disposizioni in materia di diritti successori dei coniugi; permette alla parte dell'unione civile di ricorrere all'adozione non legittimante nei confronti del figlio naturale dell'altra parte; disciplina lo scioglimento dell'unione. Il Capo II (articoli da 11 a 23) definisce la convivenza di fatto; stabilisce doveri di reciproca assistenza, diritti di permanenza nella casa comune di residenza, l'obbligo di mantenimento in caso di cessazione; parifica i diritti del convivente superstite a quelli del coniuge superstite; enuncia le cause di nullità del contratto di convivenza.

La discussione generale, iniziata ieri, è proseguita con gli interventi dei sen. Camilla Fabbri, Donella Mattesini, Laura Puppato, Moscardelli, Maria Spilabotte, Angioni, Collina, Lucherini (PD); Consiglio, Divina (LN); Panizza (Aut); De Cristofaro (SEL); Alicata, Scoma, Piccoli (FI-PdL); Daniela Donno (M5S); Marinello (AP); Bruni (CR); Compagna (GAL); Laura Bignami (Misto); Maurizio Romani (Misto-IdV).

La Lega Nord è contraria ad un ddl che sovverte il concetto di famiglia, scardinandone i fondamenti biologici e antropologici. Il diritto dei figli ad avere due genitori di sesso differente deve prevalere sui desideri degli adulti. Secondo SEL il ddl non lede i diritti della famiglia e non tocca questioni biologiche e antropologiche, ma contiene norme minime di civiltà che adeguano la legislazione italiana agli standard europei. Favorevole al matrimonio gay, il Gruppo non accetta mediazioni al ribasso e giudica un arretramento inaccettabile l'ipotesi di sostituire l'adozione del figlio del partner con l'affido rafforzato. Anche se il Governo Renzi strumentalizza le unioni civili per far dimenticare la compressione di diritti sociali e democratici, la tutela della dignità delle persone va anteposta a interessi di parte. Pur essendo favorevole alle unioni civili, Forza Italia ha criticato il Governo Renzi per l'utilizzo del ddl come arma di distrazione di massa e ha annunciato voto contrario perché il testo equipara le unioni civili al matrimonio e apre la strada alla pratica dell'utero in affitto, un'inaccettabile forma di sfruttamento della donna. Secondo la maggioranza del PD il testo è equilibrato e rappresenta una buona mediazione tra sensibilità diverse; alcuni senatori del Gruppo condividono le perplessità sull'articolo 5, relativo alle adozioni; altri ritengono invece che l'ostilità preconcetta alla norma mascheri posizioni omofobe e arretrate. Il sen. Panizza (Aut) voterà a favore del ddl se sarà stralciato l'articolo 5. M5S ha ricordato che il mancato riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali costituisce una violazione della Convenzione europea dei diritti umani che ha già provocato all'Italia una condanna da parte della Corte di Strasburgo. Area Popolare voterà a favore del ddl se sarà stralciato l'articolo 5 sulla step child adoption e se la pratica dell'utero in affitto sarà considerata un reato universale, perseguibile anche se commesso all'estero. Il diritto di avere i figli non può prevalere sul diritto del minore ad avere un padre e una madre: l'Europa non obbliga a regolamentare le unioni civili, equiparando le coppie omosessuali alle famiglie. Secondo Conservatori e Riformisti e GAL il ddl disattende la sentenza n. 138 del 2010 della Corte costituzionale: la regolamentazione delle unioni civili dovrebbe essere incentrata sul riconoscimento di diritti individuali, non sulla sovrapposizione con la famiglia, società naturale fondata sul matrimonio. La sen. Bignami (Misto) e il sen. Maurizio Romani (Misto-IdV) hanno annunciato voto favorevole al ddl.

(La seduta è terminata alle ore 20:00 )



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