Mercoledì 27 Aprile 2016 - 615ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

L'Assemblea ha avviato l'esame del Documento di economia e finanza 2016.

Il DEF, che si articola in tre sezioni - programma di stabilità, analisi e tendenze della finanza pubblica, programma nazionale di riforma - prevede nel 2016 una crescita del Pil pari all'1,2 per cento (nel 2015 è stata dello 0,8). L'avanzo primario è stimato all'1,7 per cento e l'indebitamento netto al 2,3 per cento del Pil, con un progressivo miglioramento negli anni successivi (1,8 nel 2017 e 0,9 nel 2018 fino al surplus dello 0,4 nel 2019. Il rapporto debito Pil scenderà nel 2016 dal 132,7 al 132,4 per cento. Il raggiungimento dell'obiettivo di medio termine è rinviato al 2019: il Governo ha presentato una relazione sull'aggiornamento del piano di rientro che deve essere approvata a maggioranza assoluta dalle Camere.

Il relatore, sen. Santini (PD), ha evidenziato il ruolo della domanda interna nella ripresa, l'andamento decrescente della a riduzione della spesa per interessi e l'aumento dell'avanzo primario, il sentiero più graduale di riduzione del debito e la deviazione temporanea dall'obiettivo di medio termine a fini di crescita e sostenibilità del debito; la riduzione delle entrate e delle spese totali; le riforme per migliorare la competitività (riforme istituzionali, interventi su pubblica amministrazione, semplificazioni, mercato del lavoro, giustizia, sistema bancario, privatizzazioni, concorrenza). Il relatore ha richiamato come punti qualificanti del DEF la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia e l'utilizzo della flessibilità a sostegno della crescita ma ha osservato che, senza un cambio di passo in Europa, diventa più complicato agganciare la ripresa, considerate anche le difficoltà del contesto internazionale.

Nella discussione sono intervenuti i sen. Lucrezia Ricchiuti, Filippi, Laura Cantini, Fornaro, Nerina Dirindin, Lucherini, Magda Zanoni (PD); Girotto, Giovanna Mangili, Daniela Donno, Castaldi (M5S); Zuffada, Gibiino, Ceroni, Mandelli (FI-PdL); Tosato, Crosio (LN), Paola De Pin, Maria Casaletto (GAL); Langella, D'Anna (AL-A); Barozzino, Bocchino (SI-SEL); Raffaela Bellot (Misto); D'Ambrosio Lettieri (CoR); Panizza (Aut); Uras (Misto).

Le opposizioni hanno rilevato che le previsioni di crescita sono sovrastimate, conseguentemente, tutti gli indicatori legati al Pil sono inattendibili; il tasso di crescita e di occupazione rimane inferiore alla media europea mentre aumenta il gap tra Nord e Sud del Paese. L'adesione ai diktat europei comporta la diminuzione delle prestazioni sociali, la compressione dei diritti dei cittadini e la svendita del patrimonio industriale dell'Italia. La politica di bonus, volta ad aumentare il consenso al Governo, non ha avuto effetti strutturali sulla crescita; il Job Act non ha aumentato l'occupazione ma ha ridotto i diritti dei lavoratori; gli investimenti pubblici sono insufficienti; la spesa primaria non è diminuita mentre sono aumentati i tagli lineari agli enti locali; non è chiaro come verranno neutralizzati gli aumenti dell'Iva e delle accise.

Sul DEF sono state presentate otto proposte di risoluzione a prima firma dei sen. Loredana De Petris (SEL), Uras (Misto), Nunzia Catalfo (M5S), Anna Bofrisco (CoR), Zanda (PD), Paolo Romani (FI-PdL), Silvana Comaroli (LN), Ruvolo (AL-A). L'esame proseguirà nella seduta pomeridiana.

(La seduta è terminata alle ore 13:00 )



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