Giovedì 26 Maggio 2016 - 635ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:34)

L'Assemblea ha approvato con modifiche il ddl n. 2232, recante disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Il testo torna alla Camera dei deputati.

Nella seduta del 24 maggio la relatrice, sen. Parente (PD), ha illustrato il testo proposto dalla Commissione. L'articolo 1 individua le finalità del ddl che, in attuazione di principi della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, è volto a favorire il benessere, l'inclusione sociale e l'autonomia delle persone con disabilità. Esso disciplina misure di assistenza, cura e protezione, nel rispetto della volontà delle persone con disabilità grave. L'articolo 2 definisce le prestazioni assistenziali da garantire in tutto il territorio nazionale. L'articolo 3 istituisce il Fondo per l'assistenza e l'articolo 4 ne specifica le finalità. L'articolo 5 prevede la detraibilità delle spese per polizze assicurative. L'articolo 6, ampliato dalla Commissione, regola l'istituzione di trust, vincoli di destinazione e fondi speciali e prevede agevolazioni tributarie. L'articolo 7 riguarda le campagne informative, l'articolo 8 prevede una relazione annuale alle Camere sullo stato di attuazione della legge, l'articolo 9 concerne la copertura finanziaria.

Nella seduta di ieri sono stati approvati gli articoli ed è stato accolto l'emendamento 4.28 (testo 2), a prima firma della sen. Bignami (Misto), che prevede il consenso della persona per interventi di emergenze in strutture extrafamiliari.

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Alessandra Bencini (Misto-IdV), Laura Bignami (Misto), Anna Cinzia Bonfrisco (CoR), Divina (LN), Davico (GAL), Barani (AL-A), Laniece (Aut), Pagano (AP), Bertacco (FI-PdL), Stefania Pezzopane (PD). La sen. Petraglia (SI-SEL) ha annunciato l'astensione: il ddl non garantisce l'assistenza domiciliare e il trust (possibilità di trasferire il patrimonio a banche, fondazioni e associazioni) interessa soltanto poche famiglie, escludendo quelle con redditi bassi. La sen. Paglini (M5S) ha annunciato voto contrario: il ddl prende in considerazione soltanto i disabili gravi e prevede che le prestazioni siano erogate nei limiti delle risorse disponibili, l'introduzione del trust risponde a interessi lobbistici. Obiettivo del ddl non è potenziare l'assistenza autogestita e autodeterminata, ma smantellare il welfare statale e favorire strutture private.

L'Assemblea ha approvato con modifiche il ddl n. 1627, recante introduzione nel codice penale del reato di frode in processo penale e depistaggio. Il testo torna alla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Casson (PD), ha illustrato il testo proposto dalla Commissione che ha scelto di configurare il depistaggio come delitto proprio del pubblico ufficiale, anziché come reato comune generale, per il quale è prevista una pena da tre a otto anni. Il comportamento delittuoso si sostanzia nella frode processuale o nelle dichiarazioni false, omesse o reticenti. E' prevista un'aggravante, punita con una pena da sei a dodici anni, nel caso in cui il depistaggio avvenga in processi per terrorismo o per stragi.

Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Compagna (CoR), Giovanardi (GAL), Maria Mussini (Misto) e Cappelletti (M5S). L'articolo 1 è stato approvato senza modifiche. Sono stati respinti gli emendamenti di M5S volti a raddoppiare i termini di prescrizione e a prevedere l'interdizione dai pubblici uffici. All'articolo 2 sono stati approvati gli emendamenti identici 2.100 del relatore e 2.101, a prima firma del sen. Lumia (PD), e l'emendamento 2.102 del relatore. Approvato anche l'emendamento aggiuntivo 2.0.100 del sen. D'Ascola (AP). Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Tosato (LN), De Cristofaro (SI-SEL), Buccarella (M5S), Caliendo (FI-PdL) e Lumia (PD).

Nel corso della seduta si è aperto un dibattito incidentale sulle dichiarazioni rese dal sen. D'Anna (AL-A) il quale ha giudicato prive di fondamento le misure di sicurezza a tutela della sen. Capacchione (PD). Sono intervenuti i sen. Palma (FI-PdL), Falanga (AL-A), De Cristofaro (SI-SEL), Zavoli (PD) e Compagna (CoR). Il sen. Zanda (PD) ha comunicato che, tramite il sen. Verdini (AL-A), il sen. D'Anna ha fatto pervenire le sue scuse.

(La seduta è terminata alle ore 13:38 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina