Mercoledì 22 Giugno 2016 - 642ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:35)

A conclusione dell'esame di mozioni sulle concessioni demaniali marittime e lacuali, l'Assemblea ha approvato la mozione di CoR e, con riformulazioni, le mozioni di SI-SEL, PD e AL-A. Approvati anche l'ordine del giorno di M5S e, in un testo riformulato, l'ordine del giorno del Gruppo Misto. Sono state respinte, invece, le mozioni di FI-PdL e LN.

Le mozioni approvate impegnano il Governo a garantire, nel rispetto dei principi di concorrenza, l'esercizio e la valorizzazione delle attività imprenditoriali e a prevedere il rinnovo della delega legislativa, non esercitata; a verificare in sede europea la specificità del regime delle concessioni marittime e a riaprire una negoziazione per tutelare il sistema balneare nazionale e per difendere la proroga disposta fino al 2020; a prevedere un periodo transitorio adeguato per le concessioni in essere, che tenga conto degli investimenti e delle infrastrutture realizzati. Gli ordini del giorno approvati impegnano il Governo a predisporre, di concerto con le amministrazioni interessate, gli operatori del settore e gli utenti, una disciplina organica delle concessioni demaniali, che riqualifichi l'offerta turistica, garantisca la tutela ambientale delle coste e salvaguardi la più ampia fruizione dei cittadini; a rimodulare le tariffe dei canoni di concessori; a predisporre un sistema di evidenza pubblica per l'assegnazione delle concessioni con una durata ragionevole.

Nella seduta di ieri, dopo l'illustrazione, si è svolta la discussione generale ed è intervenuto il Vice Ministro dell'economia Zanetti, che ha accolto la mozione di CoR e l'ordine del giorno di M5S e ha chiesto riformulazioni su tutti gli altri testi di indirizzo.

Nella seduta odierna i sen. Gasparri (FI-PdL) e Centinaio (LN) non hanno accettato la riformulazione delle rispettive mozioni, insistendo sulla necessità di prevedere una proroga di trent'anni a partire dal 2020, a tutela degli investimenti realizzati nel settore balneare. I sen. Alessia Petraglia (SI-SEL), Tomaselli (PD), Barani (AL-A) e Uras (Misto) hanno invece accettato le modifiche chieste dal rappresentante del Governo.

Nelle dichiarazioni di voto hanno preso la parola i sen. Bruni (CoR), Centinaio (LN), Alessia Petraglia (SI-SEL), Cioffi (M5S), Gasparri (FI-PdL), Barani (AL-A) e Tomaselli (PD).

L'Assemblea ha avviato l'esame di mozioni su iniziative contro la corruzione negli appalti nelle grandi opere pubbliche.

Il sen. Cappelletti (M5S) ha illustrato la mozione n. 293 (testo 3) che, dopo aver richiamato in premessa le inchieste della magistratura sul Mose di Venezia, impegna il Governo a cancellare l'originaria concessione e a risolvere ogni contratto stipulato con il consorzio Venezia nuova; a procedere ad una verifica tecnico-scientifica e contabile del progetto attraverso un organismo indipendente e qualificato; a bandire una gara internazionale per il servizio di manutenzione; a riferire al Parlamento sullo stato delle commesse legate agli appalti per grandi opere; a ripristinare la valutazione di impatto ambientale e a disporre il divieto di affidamento di lavori senza gare; a potenziare le sanzioni e gli organismi di controllo.

Il sen. Filippi (PD) ha illustrato la mozione n. 584 che impegna il Governo a favorire il completamento dell'opera Mose entro il 31 dicembre 2018; a vincolare il consorzio Venezia nuova al rispetto del nuovo codice degli appalti; a individuare una soluzione di governo per il futuro dell'infrastruttura e della città; a contrastare il fenomeno della corruzione e a rafforzare il ruolo dell'ANAC; a dotare le amministrazioni pubbliche delle risorse adeguate per il controllo dei lavori.

Il sen. Crosio (LN) ha illustrato la mozione n. 585 che, dopo aver richiamato in premessa le indagini della magistratura, dal G8 alla Tav, dal Mose all'Expo e a Roma capitale, impegna il Governo a eliminare la concentrazione dei poteri relativi a pianificazione, valutazione e controllo degli appalti; a garantire la pubblicità e la trasparenza delle procedure; a riferire al parlamento sull'attività in corso di ANAC; a stimolare la creazione di autorità regionali anticorruzione.

Il sen. Uras (Misto) ha illustrato la mozione n. 588, che impegna il Governo a riferire al Senato con cadenza semestrale sulle iniziative adottate per contrastare la corruzione negli appalti pubblici; a valutare la reintroduzione di controlli preventivi di legittimità sugli atti amministrativi.

Il sen. Barani (AL-A) ha illustrato la mozione n. 596 che impegna il Governo a favorire il completamento dell'opera Mose entro il 2018; a vincolare il consorzio Venezia nuova; a prevedere misure volte a separare la realizzazione e la gestione dell'opera; a potenziare la collaborazione tra ANAC e autorità giudiziaria.

Il sen. Liuzzi (CoR) ha illustrato la mozione n. 599, che impegna il Governo a effettuare una ricognizione dell'attività svolta dall'Autorità nazionale anticorruzione, riferendo al Parlamento; a modificare il codice degli appalti all'esito dell'indagine conoscitiva parlamentare; a valutare la reintroduzione della figura dei segretari comunali.

Dopo gli interventi in discussione generale dei sen. Cioffi (M5S) e Casson (PD), il Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Nencini ha ricordato il nuovo codice degli appalti - una delle più importanti riforme della legislatura, approvata per iniziativa parlamentare - che prevede correzioni ad un anno dalla sua entrata in vigore. Ha ricordato inoltre le misure adottate su indicazione dell'Autorità nazionale anticorruzione e la legge sul conflitto di interessi approvata dalla Camera. Il Governo ha espresso parere contrario sulla mozione di M5S e parere favorevole sulle mozioni dei Gruppi PD, LN, Misto e AL-A, che condividono la necessità di completare i lavori relativi al Mose. Ha chiesto, infine, di espungere dalla mozione di CoR i punti relativi alla ricognizione dell'attività di Anac e alla reintroduzione dei segretari comunali.

Con gli interventi dei sen. Anna Cinzia Bonfrisco (CoR) e Crosio (LN) sono iniziate le dichiarazioni di voto, che proseguiranno nella seduta pomeridiana.

(La seduta è terminata alle ore 13:02 )



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