Giovedì 19 Gennaio 2017 - 744ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

L'Assemblea ha avviato la discussione di mozioni sulla crisi del Venezuela, che riprenderà martedì 24 gennaio. La mozione presentata dalla maggioranza, e poi sottoscritta dai Gruppi CoR, FI-PdL e ALA, e la mozione di M5S divergono sia nelle premesse sia negli impegni: di qui la proposta di un rinvio per giungere a un testo unitario.

Il sen. Casini (AP) ha illustrato la mozione n. 709 che, in relazione alla profonda crisi economica, sociale e politica del Venezuela e alla proclamazione dello stato di emergenza, impegna il Governo italiano ad adottare ogni iniziativa internazionale per ottenere dal Governo venezuelano un atteggiamento costruttivo, per impegnarlo a ripristinare la separazione dei poteri e salvaguardare le attribuzioni degli organi costituzionali; per favorire un dialogo tra Governo, opposizione e società civile; per ottenere la liberazione dei prigionieri politici; impegna inoltre ad adottare ogni iniziativa per alleviare la crisi umanitaria del Paese; ad approvare un piano straordinario di assistenza ai connazionali residenti in Venezuela, anche attraverso un rafforzamento delle strutture consolari; a continuare a sostenere i legittimi interessi delle imprese italiane che operano in Venezuela e vantano crediti nei confronti del Governo.

La sen. Bertorotta (M5S), illustrando la mozione n. 712, ha osservato che la mozione a prima firma del sen. Casini è un atto di ingerenza nei confronti di uno Stato sovrano che non aiuta il dialogo, promosso dalla Santa Sede, e mette a rischio la comunità italiana, che ha bisogno di presidi di sicurezza non di sedi consolari. Le politiche chaviste godono del sostegno degli strati più deboli della popolazione e l'esercito è schierato con il presidente Maduro; ignorare questa realtà e appoggiare le frazioni più radicali delle opposizioni indisponibili al dialogo, è un errore: l'esperienza in Libia, Iraq, Siria, insegna che l'ingerenza e la destabilizzazione degli Stati provoca enormi devastazioni. La mozione di M5S chiede quindi di dialogare con il Governo venezuelano nel rispetto del principio di non ingerenza per tutelare la sicurezza e il benessere dei cittadini; impegna a rigettare qualsiasi posizione oltranzista e ogni pratica violenta supportando l'iniziativa di pace della Santa Sede; a chiedere a Caracas di aumentare le misure di sicurezza a protezione della comunità italiana; a chiedere all'opposizione venezuelana di isolare i violenti e ripristinare il dialogo; ad avviare una contrattazione per ripristinare i voli aerei da e per Caracas dal nostro Paese; a sostenere procedure di pagamento dei crediti vantati dalle imprese italiane anche attraverso contropartite in petrolio.

Nella discussione sono intervenuti i sen. Divina (LN), Orellana (Aut), Luciano Rossi (AP), Liuzzi (CoR), Micheloni (PD). Il sen. Giovanardi (GAL) ha proposto una sospensione, per evitare che il Parlamento si divida sul tema, e il Sottosegretario di Stato Pizzetti ha condiviso l'opportunità di un rinvio per giungere a un indirizzo unitario. Il sen. D'Alì (FI-PdL) ha chiesto che l'argomento sia inserito al primo punto dell'ordine del giorno della seduta di martedì 24 gennaio. L'Assemblea ha approvato il rinvio a martedì prossimo.

(La seduta è terminata alle ore 11:11 )



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