Mercoledì 12 Luglio 2017 - 856ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:33)

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2856, conversione in legge del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale.

Nella seduta di ieri la relatrice, sen. Manassero (PD), ha illustrato il contenuto del decreto e gli emendamenti approvati in Commissione; sono state respinte le questioni pregiudiziali ed è iniziata la discussione generale.

L'articolo 1 amplia l'elenco delle vaccinazioni obbligatorie e gratuite per i minori di età compresa tra zero e sedici anni. La Commissione propone di inserire il riferimento agli obiettivi prioritari del Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017/2019 e di distinguere tra vaccinazioni obbligatorie (anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae), vaccinazioni la cui obbligatorietà è sottoposta a verifica triennale (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella) e vaccinazioni raccomandate (anti-meningococcica B e C, anti-pneumococcica, anti-rotavirus). Propone, inoltre, di ridurre le sanzioni pecuniarie per inadempimenti vaccinali, fissando in 3.500 euro, anziché 7.000, la sanzione massima ed eliminando la segnalazione dell'azienda sanitaria locale alla procura della Repubblica presso il tribunale dei minori; di rafforzare la farmacovigilanza con l'obbligo per l'AIFA di pubblicare una relazione annuale, avvalendosi della collaborazione di una commissione tecnico-scientifica indipendente, priva di conflitti di interesse, e con il monitoraggio sul rispetto del calendario vaccinale e sull'erogazione uniforme dei livelli essenziali di assistenza da parte di una specifica commissione. Un emendamento aggiuntivo autorizza i medici a somministrare i vaccini presso le farmacie. L'articolo 2 riguarda le iniziative di comunicazione e informazione: la Commissione propone di coinvolgere i consultori familiari. Gli articoli 3 e 4 riguardano gli adempimenti vaccinali delle istituzioni scolastiche e dei servizi educativi: la Commissione propone di inserire misure di semplificazione e di aggiungere norme che prevedono l'istituzione dell'Anagrafe nazionale vaccini. L'articolo 5 reca disposizioni transitorie: la Commissione propone di aggiungere norme in materia di riconoscimento del danno da somministrazione di farmaci e di ristoro dei soggetti danneggiati da trasfusione.

La discussione generale è proseguita questa mattina con gli interventi dei sen. Mattesini, Maturani (PD), Romano, Cattaneo (Aut), Mussini, Maurizio Romani (Misto), Gaetti (M5S), Floris, Zuffada (FI-PdL), Fucksia (FL), Divina (LN), Mazzoni (ALA), Nerina Dirindin (MDP), D'Ambrosio Lettieri (GAL), Conte (AP). I senatori dei Gruppi Misto, M5S, LN, FL e FI-PdL hanno posto l'accento sugli errori commessi dal Ministro della sanità che, anziché affrontare le cause della riduzione della copertura vaccinale, con misure coercitive, adottate sulla base di dati non chiari, ha alimentato lo scetticismo vaccinale e ha trasformato la profilassi in una guerra. La diminuzione della copertura vaccinale andrebbe contrastata recuperando la fiducia dei cittadini nelle indicazioni delle istituzioni sanitarie attraverso l'informazione, la responsabilizzazione, la riduzione dei costi e la facilità di accesso alle vaccinazioni. Il Governo dovrebbe ricorrere all'obbligatorietà soltanto in presenza di evidenze scientifiche robuste su rischi di epidemie. Mentre sul metodo stamina l'inchiesta parlamentare ha dato un esito condiviso, i dubbi sull'utilità e addirittura sulla nocività di alcuni vaccini sono fondati scientificamente: la scelta di rendere obbligatorie vaccinazioni massicce equivale quindi alla volontà di compiere una sperimentazione di massa, che aprirà contenziosi e minerà la fiducia tra medico e paziente. Molti senatori hanno lamentato il fatto che nel dibattito fattori culturali, politici ed economici hanno avuto un peso maggiore dei dati scientifici; anche per questa ragione il Governo non avrebbe dovuto emanare un decreto che appare condizionato dalla ricerca di consenso e dalla compiacenza nei confronti di poteri forti. Il progresso scientifico, peraltro, si fonda sulla ricerca, non su verità indubitabili, e la medicina dovrebbe tenere conto delle peculiarità individuali. I senatori di PD, Aut e AP hanno espresso preoccupazione per il calo della copertura vaccinale, per la diffusione di false informazioni, per la sottovalutazione del rischio di patologie che sono scomparse proprio grazie all'uso dei vaccini, per le pressioni demagogiche che hanno ideologizzato il dibattito a scapito della tutela della salute pubblica. Hanno rilevato, inoltre, che l'interesse pubblico prevale sulla libera scelta individuale basata sul principio di precauzione.

(La seduta è terminata alle ore 13:15 )



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