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894ª Seduta pubblica

Martedì 10 ottobre 2017 alle ore 16:30

Comunicato di seduta

In apertura di seduta il Presidente Grasso ha ricordato l'attentato del 9 ottobre 1982 al Tempio maggiore di Roma, che è considerato il più grave atto antisemita avvenuto in Italia dal dopoguerra. L'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Stefano Gaj Taché, il bambino rimasto vittima dell'attentato.

L'Assemblea ha quindi deliberato la costituzione in giudizio del Senato per resistere in un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, sollevato dal tribunale di Cosenza rispetto alla pronuncia di insindacabilità del 16 settembre 2015 nei confronti delle opinioni espresse del senatore Antonio Gentile. Contro il parere favorevole della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentarialla costituzione in giudizio è intervenuto il sen. Morra (M5S).

L'Assemblea ha approvato con modifiche il ddl n. 2886,Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2017. Il testo torna alla Camera dei deputati.

Il ddl si compone di 30 articoli - 16 dei quali introdotti alla Camera dei deputati - suddivisi in otto capi, che riguardano la libera circolazione delle merci, delle persone e dei servizi, la giustizia e la sicurezza, la fiscalità, il lavoro, la salute, la tutela dell'ambiente, l'energia e le fonti rinnovabili. Nella seduta antimeridiana del 9 ottobre la relatrice, sen. Ginetti (PD), ha richiamato in particolare le norme relative alla tutela dei diritti d'autore, alla lotta contro razzismo e xenofobia, all'applicazione dell'IVA, alla circolazione dei dati telefonici e telematici e alla protezione dei dati.

Oggi, dopo una lunga discussione, è stato approvato l'articolo 5, che amplia la circostanza aggravante, introdotta dalla legge n. 115 del 2016 per i fatti di negazionismo della Shoah o dei crimini contro l'umanità, comprendendo anche la minimizzazione in modo grave e l'apologia. Secondo il parere espresso dalla Commissione giustizia la parola "minimizzazione" avrebbe dovuto essere soppressa per la sua indeterminatezza che viola il principio di tassatività della sanzione penale. Con il parere contrario del Governo, sono stati approvati l'emendamento 12.1, originariamente del sen. Ruta (PD) e poi fatto proprio dal sen. Martelli (M5S), che riguarda le indicazioni in etichettatura, e l'emendamento 16.2 del sen. Candiani (LN) che rende disponibili i dati dei monitoraggi effettuati dalle autorità di bacino. I restanti articoli sono stati approvati senza modifiche.

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Fabiola Anitori (AP) e Cociancich (PD), il quale ha espresso rammarico per i riflessi sulla legge europea di vicende estranee, quali l'indipendenza della Catalogna e la legge elettorale. Nell'annunciare voto contrario i sen. Serenella Fucksia (FL), Arrigoni (LN) e Floris (FI-PdL) hanno criticato l'omogeneizzazione della legislazione europea e l'eterogeneità del provvedimento, che non affronta le grandi emergenze; un particolare accento negativo è stato posto sull'introduzione del reato di minimizzazione dei crimini contro l'umanità e sull'attribuzione ad Agicom, un'autorità amministrativa, del potere di censura dei contenuti web. Per le stesse ragioni, hanno annunciato l'astensione i sen. Mazzoni (ALA), Cecilia Guerra (Art.1-MDP), la quale ha stigmatizzato la posizione della questione di fiducia sulla legge elettorale alla Camera, Liuzzi (GAL), Bocchino (SI-Sel) e Michela Montevecchi (M5S).

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