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394ª Seduta pubblica

Mercoledì 18 febbraio 2015 alle ore 15:38

Comunicato di seduta

In apertura di seduta, la sen. De Petris (SEL) ha stigmatizzato il comportamento di Governo e maggioranza, che hanno anticipato l'orario di inizio della seduta, mentre era prevedibile che il lavoro in sede referente sul decreto Ilva non si sarebbe concluso entro le ore 15,30.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1733, di conversione in legge del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, recante disposizioni urgenti per l'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale in crisi e per lo sviluppo della città e dell'area di Taranto (decreto ILVA).

L'articolo 1 mira ad estendere l'ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria, prevista per le imprese operanti nel settore dei servizi pubblici essenziali, anche a quelle di interesse strategico nazionale in crisi sottoposte a commissariamento straordinario. L'articolo 2 disciplina la normativa applicabile all'ipotesi in cui ILVA S.p.A. sia ammessa alla procedura concorsuale di amministrazione straordinaria, prevedendo la cessazione del commissariamento, e dispone l'attribuzione al commissario straordinario dei poteri necessari per attuare le prescrizioni di carattere ambientale previste dall'Autorizzazione integrata ambientale. L'attività di gestione dell'impresa va considerata ad ogni effetto di pubblica utilità e gli interventi previsti dal piano ambientale sono dichiarati indifferibili, urgenti e di pubblica utilità. Sono disciplinate la procedura e la tempistica per l'attuazione del piano ambientale approvato il 14 marzo 2014. E' prevista l'esenzione dai reati di bancarotta per i finanziamenti all'impresa commissariata. L'articolo 3 reca disposizioni finanziarie. Si prevedono: il versamento in una contabilità speciale, intestata al commissario straordinario, delle somme sottoposte a sequestro penale, e la titolarità in capo al commissario straordinario delle contabilità speciali e delle altre aperte presso la tesoreria statale nelle quali confluiscono sia le risorse assegnate dal CIPE sia quelle destinate agli interventi di risanamento ambientale. In aggiunta alla rendicontazione contabile, il commissario straordinario deve fornire specifica informativa ai Ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico e all'autorità giudiziaria interessata. L'articolo 4 modifica la procedura per l'approvazione dei piani di gestione dei rifiuti e delle discariche dell'ILVA S.p.A., in modo che siano approvati ex lege. L'articolo 5 detta disposizioni per un'attuazione celere e coordinata degli interventi tesi a fronteggiare le criticità dell'area di Taranto, che è disciplinata da un contratto istituzionale di sviluppo denominato «CIS Taranto». L'articolo 6 detta disposizioni per le misure di bonifica di Taranto e dell'area tarantina: il commissario straordinario per la bonifica predispone un programma di misure a medio e lungo termine per il recupero dell'intera area. L'articolo 7 reca disposizioni in materia di poteri del commissario straordinario del porto di Taranto. L'articolo 8 definisce alcuni strumenti di intervento per la riqualificazione e la valorizzazione della «città vecchia» di Taranto e dell'Arsenale militare marittimo della città. L'articolo 9 disciplina l'entrata in vigore del provvedimento.

I relatori, sen. Laniece (Aut) e Tomaselli (PD), hanno ricordato che il provvedimento mira ad assicurare la continuità produttiva e occupazione del polo siderurgico e la prosecuzione del risanamento ambientale dell'area di Taranto, attraverso lo sblocco dei crediti, gli investimenti nell'ammodernamento dello stabilimento Ilva, la salvaguardia delle imprese dell'indotto. Hanno riferito inoltre sulle modifiche introdotte dalle Commissioni riunite ambiente e sviluppo industriale. A tutela della salute pubblica, è stato previsto il potenziamento del polo oncologico dell'ospedale di Taranto. Il Ministro dell'ambiente dovrà riferire semestralmente al Parlamento sull'attuazione del piano di risanamento e sui risultati dei controlli ambientali. Sono stati destinati 10 milioni di euro alla messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. E' stato previsto, inoltre, che il commissario straordinario di Taranto predisponga un programma di misure per la bonifica dell'area. Il relatore Laniece ha raccomandato al Governo il recupero di un emendamento approvato in sede referente, che prevedeva lo sblocco delle assunzioni per l'Agenzia ambientale della Puglia. L'emendamento, infatti, è stato bocciato dalla Commissione bilancio per assenza di relazione tecnica.

E' stata respinta la questione pregiudiziale avanzata dal sen. Buccarella (M5S) che, richiamando gli articoli 3 e 28 della Costituzione, ha criticato l'impunità penale e amministrativa assicurata al commissario straordinario e ai suoi delegati. A favore della pregiudiziale sono intervenuti i sen. Malan (FI-PdL) e la sen. De Petris (SEL), la quale ha criticato in particolare la norma secondo cui la valutazione del danno sanitario non può modificare le prescrizioni dell'AIA.

Nella discussione generale sono intervenuti i sen. Castaldi, Girotto, Paola Nugnes, Wilma Moronese, Serenella Fucksia, Barbara Lezzi (M5S); D'Ambrosio Lettieri, Amoruso, Scilipoti Isgrò, Bruni, Piccoli, Pelino (FI-PdL); Scalia, Mirabelli, Mara Valdinosi (PD); Maurizio Romani, Gambaro (Misto); Consiglio (LN); Loredana De Petris (SEL).

Le opposizioni hanno criticato il provvedimento perché non prevede misure strutturali, lascia irrisolti i problemi principali dell'Ilva, nega il principio della responsabilità per i danni ambientali e non segna alcuna inversione di tendenza rispetto ai problemi di inquinamento dell'area. M5S, SEL e Gruppo Misto hanno criticato in particolare le norme che escludono la responsabilità penale e civile del commissario rispetto all'attuazione delle prescrizioni dell'AIA. Il varo del settimo decreto su Ilva dimostra che il ricorso a misure d'emergenza ha avuto esiti fallimentari. Secondo FI-PdL il decreto non garantisce tempi e risorse certe per il risanamento ambientale e l'ammodernamento produttivo, e non prevede stanziamenti adeguati per fronteggiare i debiti accumulati dalle imprese dell'indotto e dagli autotrasportatori. Secondo la Lega Nord il provvedimento riflette la mancanza di una politica industriale adeguata alla competizione globale.

In replica il Vice Ministro per lo sviluppo economico De Vincenti ha affermato che il decreto segna un passaggio fondamentale per mettere in sicurezza l'attività produttiva e occupazionale e per convogliare maggiori risorse verso il risanamento ambientale. Il testo è stato notevolmente migliorato nelle Commissioni, che sono intervenute sull'utilizzo delle somme sequestrate, sulla garanzia statale relativa al prestito ponte per il risanamento, sullo sblocco delle linee di credito, sul fondo sociale di garanzia per le imprese, sulla sospensione dei tributi.

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha posto la questione di fiducia su un maxiemendamento sostitutivo dell'intero testo del decreto.

Il Presidente Grasso ha convocato la Conferenza dei Capigruppo e ha rinviato il seguito della discussione alla seduta di domani.

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