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501ª Seduta pubblica

Mercoledì 9 settembre 2015 alle ore 16:33

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha approvato i ddl n. 2008, Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2014, e n. 2009, Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2015.I testi passano all'esame della Camera.

Nella seduta antimeridiana i relatori hanno illustrato il contenuto dei provvedimenti, si è svolta la discussione generale ed è intervenuto in replica il Vice Ministro dell'economia Morando.

Approvati gli articoli dei due ddl, con le annesse tabelle, sono iniziate le dichiarazioni di voto finale. Le opposizioni hanno ricordato che tutti i saldi di finanza pubblica registrano un peggioramento, smentendo le previsioni ottimistiche del premier e svelandone il carattere propagandistico. Nonostante la congiuntura internazionale favorevole, l'economia nazionale non riprende a crescere: l'aumento del Pil dello 0,4 per cento nel primo trimestre dipende dalle scorte; il debito pubblico è salito dal 128 al 132 per cento; il bonus di 80 euro non ha prodotto gli effetti macroeconomici attesi. Il sen. Barani (AL), nell'annunciare un no costruttivo, ha rilevato che la timida ripresa potrebbe essere compromessa dal mutamento della congiuntura internazionale, segnatamente dalla decisione della FED di alzare i tassi di interesse e dalla diminuzione della domanda cinese. Il sen. Milo (CR), confidando nella possibilità del Parlamento di incidere sulla prossima legge di stabilità, ha sottolineato l'incertezza del quadro finanziario e ha auspicato tagli selettivi alla spesa pubblica. La sen. Comaroli (LN), nell'annunciare un no convinto, ha posto l'accento sull'incapacità del Governo di contrastare sprechi e inefficienze dell'amministrazione centrale: nonostante i tagli imposti agli enti locali, il peso della spesa complessiva in rapporto al Pil è cresciuto al 50,2 per cento. Il sen. Uras (SEL), in luogo di una riduzione delle imposte, ha auspicato massicci investimenti per il Mezzogiorno nei settori dei trasporti, dell'energia, della scuola. La sen. Lezzi (M5S) ha evidenziato che il Governo Renzi, in perfetta continuità con i precedenti Esecutivi, ha aumentato la spesa corrente e il debito pubblico, mentre ha ridotto gli investimenti fissi e il fondo di coesione. Secondo il sen. D'Alì (FI-PdL) i conti pubblici, su cui la Corte ha espresso rilievi pesanti, dimostrano che il Governo ha neutralizzato gli stimoli provenienti da fattori esogeni (la politica monetaria espansiva della BCE e il calo del prezzo del petrolio) ed è incapace di rilanciare l'economia. Hanno annunciato voto favorevole la sen. Chiavaroli (AP), che ha posto l'accento sul nesso tra riforme economiche e riforme istituzionali e ha auspicato, nella prossima legge di stabilità, una riduzione del carico fiscale e misure a sostegno della famiglia; e il sen. Santini (PD), il quale ha rilevato che i saldi di finanza pubblica rimangono all'interno dei vincoli europei e appare confermata una crescita dello 0,7 per cento nel 2015.

La Conferenza dei Capigruppo ha confermato il calendario per la settimana corrente e ha approvato il nuovo calendario dei lavori fino al 24 settembre. La prossima settimana sarà esaminata la legge quadro sulle missioni internazionali; nella settimana successiva sono previsti i ddl sul delitto di tortura e sulla responsabilità dei magistrati e, ove concluso dalla Camera, il collegato ambientale. La sen. De Petris (SEL) ha chiesto la calendarizzazione dei ddl sulle unioni civili e sul reddito di dignità; il sen. Castaldi (M5S) ha chiesto la calendarizzazione del ddl sul reddito di cittadinanza; il sen. Cotti (M5S) ha chiesto la discussione di una mozione per non dotare gli F-35 di armamento nucleare: le proposte di variazione del calendario sono state respinte.

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