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592ª Seduta pubblica

Martedì 15 marzo 2016 alle ore 16:32

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1878, recante istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il provvedimento istituisce il 3 ottobre quale Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione per ricordare il naufragio, avvenuto nel 2013 a largo di Lampedusa, nel quale morirono 366 migranti. Il fine è diffondere un più forte senso di solidarietà civile e sensibilizzare, soprattutto i giovani, ai valori dell'accoglienza e dell'integrazione.

Nella discussione generale hanno preso la parola i sen. Donatella Albano, Venera Padua, Laura Fasiolo, Micheloni, Manconi (PD); Liuzzi (CoR); Tosato (LN); Romano (Aut); Paola De Pin (GAL); Campanella, Uras (SI-SEL); Torrisi (AP); D'Alì (FI-PdL).

Il relatore, sen. Mazzoni (AL-A), i sen. della maggioranza e di SI-SEL hanno espresso preoccupazione per un'Europa in cui si erigono nuovi muri e prosperano gli egoismi, la xenofobia, l'indifferenza verso chi fugge da guerra e miseria. Anziché lasciare sole l'Italia e la Grecia a gestire l'ondata migratoria, l'Unione dovrebbe ritrovare una spinta solidaristica e rivedere il trattato di Dublino, prevedendo quote proporzionali per l'asilo e istituendo una guardia costiera europea. Secondo il sen. Liuzzi (CoR), per evitare ipocrisie e atteggiamenti propagandistici, bisognerebbe negoziare seriamente a livello europeo per una politica comune di accoglienza e redistribuzione dei migranti e per l'efficace contrasto del traffico di profughi. Secondo il sen. Tosato (LN), che ha annunciato voto contrario, il ddl non serve a salvare vite umane, ma è utile ad una parte politica per propagandare la propria concezione dell'immigrazione. La sen. De Pin (GAL), nel criticare il finto buonismo, ha invitato la politica a riflettere piuttosto che a celebrare: le potenze occidentali scatenano guerre per l'accaparramento delle risorse, spacciandole come interventi per la democrazia o per la sicurezza; le guerre provocano inevitabilmente ondate migratorie che aumentano lo sfruttamento, riducono i salari, alimentano conflitti fra poveri e ingrassano gli speculatori del sistema di accoglienza. Il sen. D'Alì (FI-PdL) ha proposto di ricomprendere, nella giornata celebrativa, la storia dell'emigrazione italiana.

Il seguito dell'esame è rinviato a domani.

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