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636ª Seduta pubblica

Giovedì 26 maggio 2016 alle ore 16:00

Comunicato di seduta

La seduta è dedicata allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

Sul primo argomento, attuazione del nuovo codice degli appalti, i sen. Stefano Esposito (PD), Malan (FI-PdL), Cappelletti (M5S), Cervellini (SI-SEL), Crosio (LN), Bruni (CoR) hanno formulato domande riguardanti, in particolare, il criterio del minimo ribasso, le commissioni esterne, il project financing, le concessioni autostradali, le irregolarità concernenti la Tirrenia e la Salerno-Reggio Calabria, i correttivi e i tempi di emanazione dei decreti attuativi, il rating di legalità.

Il Ministro Delrio ha ricordato che il nuovo codice degli appalti è una delle riforme più importanti della legislatura e ha visto la luce grazie ad un approfondito e attento lavoro parlamentare. Il Governo rispetterà le scadenze e recepirà le osservazioni parlamentari: i decreti attuativi saranno emanati prima dell'estate e non ci saranno vuoti normativi. Il Ministro ha ribadito la scelta a favore della qualità degli appalti e della qualificazione degli operatori: stimolerà gli enti locali a ridurre il massimo ribasso (che interessa il trenta per cento degli importi) anche per importi sotto la soglia del milione; ha segnalato che il criterio del massimo ribasso è, in ogni caso, meno pericoloso quando va a gara un progetto esecutivo. In tema di project financing e concessioni autostradali in scadenza, la scelta è quella della gara, anche se l'Unione europea consente l'affidamento in house.

Sul secondo argomento, problematiche relative al sistema portuale e al trasporto marittimo, i sen. Pamela Orrù (PD), Gibiino (FI-PdL), Maurizio Rossi (Misto), Crosio (LN), Bruni (CoR) hanno posto domande riguardanti in particolare il provvedimento di riordino del sistema portuale, la proroga delle concessioni portuali, la strategia di rilancio del porto di Genova, la valorizzazione delle infrastrutture portuali in Puglia.

Il Ministro Delrio si è soffermato sul piano strategico della portualità che è volto a superare un deficit di competitivitàdovuto a inefficienze logistiche. Le risorse non mancano, anche private, occorre però una regia centrale degli investimenti e un'azione di coordinamento per sviluppare l'intermodalità. Il Ministro ha fornito chiarimenti sui porti di Genova, Taranto e Trieste; ha ribadito che è obiettivo del Governo spostare il trenta o il quaranta per cento del trasporto merci dalla gomma al mare; ha assicurato infine che il regolamento delle concessioni è in fase di recepimento.

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