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810ª Seduta pubblica

Giovedì 20 aprile 2017 alle ore 09:32

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 2085, Legge annuale per il mercato e la concorrenza, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il provvedimento, originariamente di 32 articoli, diventati 52 dopo il passaggio alla Camera, si compone ora, nel testo proposto dalla Commissione, di 74 articoli. L'articolo 1 indica, quali finalità del provvedimento, la rimozione degli ostacoli regolatori all'apertura dei mercati, la promozione della concorrenza e la garanzia della tutela dei consumatori, anche in applicazione dei principi e delle politiche dell'Unione europea. Il Capo II riguarda le assicurazioni e i fondi pensione: le misure tendono a riconoscere sconti e riduzione dei costi delle polizze e a contrastare le frodi che rappresentano uno dei fattori determinanti dell'incremento annuale dei costi. Per quanto riguarda i fondi pensione è prevista la piena facoltà di portabilità per i lavoratori dei propri contributi pensionistici. Il Capo III, riguardante la telefonia mobile, le comunicazioni elettroniche e i media audiovisivi, introduce misure finalizzate a facilitare il passaggio dei clienti da un operatore all'altro e a favorire una maggiore trasparenza dei costi di recesso. Il Capo IV, sui servizi postali, elimina la riserva di Poste italiane sulla spedizione degli atti giudiziari e delle notifiche di sanzione della pubblica amministrazione. Il Capo V abroga la disciplina transitoria di definizione amministrativa delle tariffe dell'energia elettrica e del gas, confermando le attuali agevolazioni per le famiglie in condizioni disagiate. Il Capo VII interviene in materia di costo delle chiamate ai servizi di assistenza ai clienti per favorire il confronto tra servizi bancari. Il Capo VIII riguarda i servizi professionali: quanto agli avvocati, elimina il vincolo di appartenenza a una sola associazione professionale, introduce l'obbligo di presentare un preventivo, consente la costituzione di società multiprofessionali e l'ingresso di soci di capitali; quanto ai notai, elimina il divieto di pubblicità, allarga il bacino di competenza ed elimina il reddito minimo di 50.000 euro; per le farmacie elimina il limite di titolarità di quattro licenze in capo a un unico soggetto e consente l'ingresso di soci di capitale. Al Capo X, riguardante il settore del turismo e il servizio di trasporto, è introdotto l'obbligo per i concessionari e gestori di servizi di linea di trasporto passeggeri di informare i fruitori del servizio delle modalità per accedere alla carta dei servizi. Il Capo XI, introdotto dalla Camera, reca ulteriori disposizioni di semplificazione.

Il relatore, sen. Luigi Marino (AP), ha dato conto del lavoro della Commissione che ha tenuto numerose audizioni, ha esaminato più di mille emendamenti e ne ha approvati 142, una trentina dei quali delle opposizioni. Il ddl è complesso, ha avuto un iter molto tortuoso e su diversi punti è stato difficile trovare una sintesi; a causa del ritardo con cui è stato calendarizzato in Aula, richiede limature, rimodulazioni delle scadenze, soppressioni e integrazioni: considerata la disponibilità delle opposizioni, sarebbe stato opportuno un ritorno in Commissione per licenziare un testo pulito. Il sen. Marino ha sottolineato che l'Italia non è il fanalino di coda in Europa rispetto all'apertura dei mercati e ha rilevato che privatizzazioni e liberalizzazioni non sono una panacea: in alcuni casi hanno provocato un aumento dei prezzi e la formazione di oligopoli. Il relatore, sen. Tomaselli (PD), ha dato atto alle opposizioni, in particolare a M5S, di aver contribuito al miglioramento del provvedimento. Ha sottolineato che l'intervento sul regime transitorio delle tariffe energetiche deve mettere al centro il consumatore e non il mercato; ha ricordato il rafforzamento dei poteri di controllo dell'IVASS contro le frodi in materia assicurativa e l'inserimento di una delega al Governo per ammodernare la disciplina del servizio di trasporto non di linea. Si è rammaricato, infine, della mancata introduzione di una disciplina delle lobbies e di una regolamentazione dell'economia del web.

Il seguito dell'esame è rinviato ad altra seduta.

Con 142 voti favorevoli, 105 contrari e 4 astenuti, l'Assemblea ha approvato le dimissioni presentate dal senatore Minzolini.

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