Giovedì 23 Settembre 2021 - 363ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl (2353), delega al Governo per l'efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari. Il ddl si compone di 2 articoli: l'articolo 1 prevede una serie di deleghe al Governo, che dovranno essere esercitate entro un anno dall'entrata in vigore della legge; l'articolo 2 contiene novelle al codice penale e al codice di procedura penale, immediatamente precettive. La finalità preminente del ddl è quella di accelerare il processo penale anche attraverso una sua deflazione e la sua digitalizzazione; è prevista l'improcedibilità del giudizio di impugnazione in caso di eccessiva durata. Alcune misure sono rivolte al potenziamento delle garanzie difensive e della tutela della vittima del reato. Nella seduta di ieri, dopo la discussione generale, il Governo ha posto la questione di fiducia sugli articoli 1 e 2 che, previe dichiarazioni di voto, sono stati approvati (v. comunicato della seduta n. 362).

Con 189 voti favorevoli e 31 contrari, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl (2395) conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 agosto 2021, n. 111, recante misure urgenti per l'esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti (c.d. green pass).

Il sen. Parrini (PD) ha riferito che la Commissione ha votato 23 ordini del giorno, ma non ha concluso l'esame in sede referente; il testo è stato quindi discusso senza relazione. Il sen. Ciampolillo (Misto) ha avanzato una questione pregiudiziale, incentrata sul contrasto fra le modalità di controllo della certificazione verde e il regolamento europeo sul trattamento dei dati personali. Respinta la pregiudiziale, si è svolta la discussione generale alla quale hanno preso parte i sen. Tiziana Drago, Zaffini (FdI), Marilotti (PD), Bianca Granato, Crucioli (Misto-l'A.-c'è) e Maria Rizzotti (FIBP). Il Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà ha quindi posto la questione di fiducia sull'approvazione dell'articolo unico di conversione del decreto-legge, nel testo licenziato dalla Camera.

Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole: i sen. Daniela Sbrollini (IV-PSI) e Parrini (PD), i quali ritengono che il green pass sia uno strumento di libertà, consenta la ripresa dell'attività scolastica in presenza e il rilancio dell'attività economica. Il sen. Errani (Misto-LeU), secondo cui libertà individuale e sicurezza collettiva non possono essere contrapposte, ed è compito distintivo della politica perseguire l'interesse della comunità; il sen. Errani ha però condiviso le preoccupazioni, espresse dall'opposizione, per la compressione del lavoro parlamentare. Il sen. Vitali (FIBP) ha rilevato che il green pass rispetta i principi costituzionali sul trattamento sanitario obbligatorio. Il sen. Augussori (L-SP), rilevato che la Camera ha svolto un buon lavoro sul decreto, ha ricordato che "green pass" non è sinonimo di vaccino (la certificazione verde è ottenibile anche con il tampone periodico) e compito della politica è persuadere, non obbligare; il vaccino è la strada maestra scelta per superare l'emergenza, la Lega non si sottrae ma chiede equilibrio nella gestione del piano vaccinale, evitando discriminazioni e tenendo conto dei minori e dei lavoratori fragili. Il sen. Mautone (M5S), secondo cui la sicurezza collettiva è valore preminente nel rispetto delle scelte individuali, ha ribadito che il green pass è strumento di contenimento della pandemia.

Hanno svolto dichiarazione di voto contrario il sen. Malan (FdI), il quale ha indicato l'esempio di paesi europei che non hanno adottato misure restrittive della libertà di movimento e non hanno introdotto certificazioni obbligatorie per lavorare e studiare. I vaccini riducono i contagi, i ricoveri e i decessi, ma occorre equilibrio nelle decisioni: sebbene l'Italia abbia un elevatissimo numero di vaccinati, il Governo sembra abusare dello strumento anche per non affrontare la questione del sovraffollamento nelle scuole e nei trasporti. Secondo il sen. Crucioli (Misto-l'A.c'è) il green pass è strumento discriminatorio e non impedisce i contagi. Secondo il sen. Ciampolillo (Misto) i tamponi salivari sono l'unico strumento valido per impedire i contagi e tutte le norme restrittive in vigore dovrebbero essere abrogate.

(La seduta è terminata alle ore 12:45 )



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