Mercoledì 6 Ottobre 2021 - 365ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:30)

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il calendario dei lavori: domani e dopodomani l'Aula del Senato ospiterà il G20 dei Parlamenti. La prossima settimana, a partire da martedì 12 ottobre, saranno discussi: il decreto-legge sulla crisi di imprese, ove concluso; ratifiche di accordi internazionali; il ddl sull'intesa tra Stato e Chiesa d'Inghilterra; la legge europea; il decreto-legge sulle modalità operative delle consultazioni elettorali del 2021. La settimana successiva, oltre agli argomenti non conclusi, sono previste, mercoledì 20 ottobre, le comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 ottobre. Da giovedì 21 alle ore 15 riprenderà il question time.

L'Assemblea, al termine della discussione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 (doc. LVII, n. 4-bis), ha approvato la proposta di risoluzione di maggioranza n. 2.

La relatrice, sen. Conzatti (IV-PSI), ha sottolineato che la previsione annuale di aumento del PIL per quest'anno sale al 6 per cento, dal 4,5 per cento ipotizzato nel DEF di aprile. La NADEF aggiorna positivamente il quadro macroeconomico, senza richiedere un ulteriore scostamento di bilancio dall'obiettivo di medio periodo: l'indebitamento netto è in diminuzione e le risorse liberate saranno utilizzate per finanziare le misure della prossima manovra di bilancio, fra cui la riforma fiscale e la messa regime dell'assegno universale per i figli. L'intonazione della politica di bilancio resterà espansiva fino a quando Pil e occupazione avranno recuperato non solo la caduta ma anche la mancata crescita rispetto al 2019. Dal 2024 la politica di bilancio sarà orientata alla riduzione del disavanzo strutturale per ricondurre il rapporto debito/PIL ai livelli precrisi (134,3 per cento) entro il 2030. La strategia di consolidamento della finanza pubblica si baserà sulla crescita del Pil stimolata da investimenti e dalle riforme previste nel PNRR. La nuova previsione tendenziale di crescita del Pil è pari al 4,2 nel 2022; 2,6 nel 2023 e 1,9 nel 2024. Nel 2021 la previsione di deficit scende dall'11,8 al 9,4 per cento del Pil e al 2,1 nel 2024. Il rapporto debito/PIL, che era al 155,6 nel 2020, non sale, come previsto, ma scende al 153,5 (e si riduce di 10 punti percentuali nel triennio arrivando al 143,3 nel 2024). La pressione fiscale nel 2021 scende di 0,9 punti percentuali. Mentre la spesa per interessi è sensibilmente diminuita, la spesa pensionistica ha avuto, invece, un incremento difficilmente sostenibile. Il quadro economico tendenziale è stato validato dall'ufficio parlamentare di bilancio che ha però sottolineato alcuni fattori di rischio: la ripresa della pandemia (un quarto della popolazione mondiale non è vaccinato), gli aumenti dei prezzi delle materie prime, la carenza di offerta di manodopera. In conclusione la relatrice ha posto l'accento sulla realizzazione del PNRR, sul contenimento della spesa corrente, sulla riforma necessaria del Patto di stabilità.

Nella discussione generale, i sen. De Bonis e De Falco (Misto) hanno sollecitato l'espunzione, dall'elenco dei collegati alla manovra di bilancio, del ddl sull'autonomia regionale differenziata, la sen. Nugnes (Misto) ha inoltre chiesto l'inserimento, fra i collegati alla manovra, dei ddl sul riordino della normativa ambientale, il salario minimo, la rappresentanza delle parti sociali nella contrattazione collettiva. La sen. Mura (Misto) ha rivolto critiche dal punto di vista ambientale alla Nadef, ritenendo che gli obiettivi di sviluppo sostenibile siano stati dimenticati. I sen. Perosino, Saccone, Roberta Toffanin, Ferro (FIBP-Udc), rilevato che la delega fiscale recepisce le istanze di semplificazione proposte dal Gruppo, hanno insistito sull'opportunità di consolidare la crescita; hanno quindi auspicato un intervento su reddito di cittadinanza e quota 100, un rilancio delle politiche attive del lavoro, una proroga del superbonus fino al 2023. I sen. Pazzaglini, Elena Testor, Erica Rivolta e Antonella Faggi (L-SP) hanno indicato nella riduzione delle imposte la leva principale della crescita e hanno sollecitato una semplificazione più incisiva e una riforma del reddito di cittadinanza. I sen. Marco Pellegrini, Mautone, Danila De Lucia e Elisa Pirro (M5S) hanno evidenziato i risultati economici positivi delle misure proposte dal Movimento 5 Stelle, hanno inoltre espresso apprezzamento per l'intonazione espansiva della politica di bilancio, per gli interventi programmati nel settore dell'istruzione e per i maggiori fondi destinati alla sanità. Il sen. De Bertoldi (FDI) si è soffermato sui vincoli europei che condizionano le scelte di politica fiscale, sulla scarsa copertura della delega per la riforma fiscale, sull'estrema compressione dei tempi parlamentari della Nota di aggiornamento; secondo il sen. Malan (FdI) la Nadef nasconde l'enorme crescita del debito pubblico e non considera il problema del calo demografico. I sen. Valeria Fedeli, Collina, Misiani (PD) hanno indicato in una crescita equa e sostenibile la strada maestra del consolidamento della finanza pubblica, hanno rilevato l'opportunità di trasformare il welfare in uno strumento di sostegno alla crescita, hanno ipotizzato la creazione di un fondo sociale per accompagnare la transizione verde. La sen. Granato (Misto-l'A.c'è) ha criticato la strategia di contenimento della pandemia tramite green pass, ha giudicato eccessivamente ottimistiche le previsioni economiche del Governo e insufficienti gli stanziamenti per l'istruzione.

Dopo che il Governo ha accettato la proposta di risoluzione n. 2, presentata dai Gruppi di maggioranza (v. allegato A del resoconto stenografico), hanno dichiarato voto favorevole il sen. Steger (Aut), che ha posto l'accento su una riforma del mercato del lavoro che renda più dinamico l'incontro tra domanda e offerta, la sen. Conzatti (IV-PSI), i sen. Manca (PD), Errani (Misto-LeU), Damiani (FIBP), Tosato (L-SP) e Dell'Olio (M5S). Il sen. Calandrini (FdI) ha annunciato voto contrario, soffermandosi sulla revisione degli estimi catastali e il conseguente aumento delle imposte sulla casa.

L'emendamento del sen. De Falco (Misto) e altri volto a espungere dalla Nota di aggiornamento il riferimento al ddl sull'autonomia differenziata è stato respinto.

(La seduta è terminata alle ore 18:23 )



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