Martedì 12 Ottobre 2021 - 366ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:47)

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 20 ottobre: domani, dopo il voto finale sul ddl relativo alla crisi d'impresa, saranno discussi il decreto-legge sulle modalità operative delle consultazioni elettorali 2021, il ddl sull'intesa con la Chiesa d'Inghilterra e le ratifiche di accordi internazionali. Martedì 19 ottobre, alle ore 16.30, il Ministro dell'interno renderà un'informativa sui gravi fatti accaduti il 9 ottobre in occasione della manifestazione di Piazza del Popolo a Roma; seguirà l'esame delle ratifiche non concluse. Mercoledì 20 ottobre sono confermate le comunicazioni del Presidente del Consiglio in vista del vertice europeo del 21 e 22 ottobre; nel pomeriggio saranno discusse mozioni sull'attuazione del dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e mozioni su iniziative per contrastare ogni forma di violenza e di totalitarismo.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl 2371, conversione in legge del decreto-legge 24 agosto 2021, n. 118, recante misure urgenti in materia di crisi d'impresa e di risanamento aziendale, nonché ulteriori misure urgenti in materia di giustizia.

I relatori, sen. Fiammetta Modena (FIBP) e Collina (PD), hanno riferito sulle modifiche migliorative approvate dalle Commissioni riunite, industria e giustizia, nel corso dell'esame del decreto-legge che è composto di 29 articoli, ripartiti in tre capi. Il capo I (articoli 1-23) reca misure urgenti in materia di crisi d'impresa e di risanamento aziendale; il capo II (articoli 24-26) prevede ulteriori misure urgenti in materia di giustizia; il capo III (articoli 27-29) reca disposizioni transitorie e finali. Per assicurare gradualità nella difficile situazione determinata dalla pandemia, l'articolo 1 differisce al 16 maggio 2022 l'entrata in vigore del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza. L'articolo 2 introduce la nuova procedura della composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa: l'imprenditore commerciale e agricolo che si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario tali da rendere probabile la crisi o l'insolvenza può chiedere al segretario generale della camera di commercio la nomina di un esperto indipendente quando risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento dell'impresa. L'esperto è chiamato ad agevolare le trattative tra l'imprenditore, i creditori ed eventuali altri soggetti interessati, per superare le condizioni di squilibrio. L'articolo 3, che è stato riscritto dalla Commissioni, istituisce la piattaforma telematica nazionale che è gestita dal sistema delle camere di commercio tramite Unioncamere. Nella piattaforma, accessibile agli imprenditori iscritti nel registro delle imprese, è disponibile una lista di controllo particolareggiata per la redazione dei piani di risanamento e adeguata alle esigenze delle piccole e medie imprese. L'articolo 10 prevede una serie di autorizzazioni speciali per contrarre determinati finanziamenti ovvero per trasferire l'azienda o rami di essa che il tribunale può concedere all'imprenditore. L'articolo 11 disciplina le diverse possibilità di definizione della procedura: nei casi in cui, attraverso le trattative, si sia individuata una soluzione idonea al superamento della situazione di crisi, per l'imprenditore è possibile, alternativamente, stipulare un contratto, una convenzione ovvero una moratoria. Nel caso in cui l'esperto dichiari, nella relazione finale, che le trattative con creditori e terzi non hanno avuto esito positivo, l'imprenditore può presentare una proposta di concordato per la cessione dei beni. Si tratta di una procedura semplificata che non comporta né la nomina di un commissario giudiziale né l'approvazione dei creditori. L'articolo 13 regola la conduzione delle trattative in caso di gruppo di imprese, anche al fine di prevedere la possibilità che la composizione negoziata si svolga in forma unitaria. L'articolo 14 prevede misure di natura fiscale per incentivare il ricorso alla composizione negoziata. L'articolo 18 introduce il concordato liquidatorio cosiddetto "semplificato", uno strumento alternativo alle attuali procedure concorsuali, al quale l'imprenditore può ricorrere nel caso in cui non sia possibile effettuare una composizione negoziata stragiudiziale. Le modalità di liquidazione del patrimonio, conseguente alla presentazione della proposta di concordato semplificato per cessione dei beni, sono disciplinate dal successivo articolo 19. L'articolo 20 interviene sulla disciplina del concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione dei debiti, nonché sulla disciplina inerente ai casi di modifiche sostanziali ai piani di ristrutturazione dei debiti che si rendano necessarie, ai fini dell'omologazione dell'accordo. Quanto al capo II, l'articolo 24 reca disposizioni in materia di aumento del ruolo organico della magistratura ordinaria, mentre l'articolo 25 si propone di velocizzare le procedure di pagamento degli indennizzi per equa riparazione in caso di violazione della ragionevole durata del processo e delle altre somme dovute sulla base di titoli giudiziali tramite la digitalizzazione. L'articolo 26 introduce una disciplina derogatoria, valida solo per l'anno 2021, in materia di assegnazione delle risorse del Fondo Unico Giustizia.

Alla discussione hanno partecipato i sen. Urraro, Ripamonti, Pillon (L-SP), Caliendo, Maria Virginia Tiraboschi (FIBP), Lanzi (M5S) e De Bertoldi (FdI), che ha lamentato la decisione di rendere inammissibile un emendamento del Gruppo volto ad agevolare l'assunzione di lavoratori in cassa integrazione. Il Sottosegretario di Stato per la giustizia Sisto ha sottolineato che il decreto, insieme alla riforma del processo penale e civile, è un tassello fondamentale nella strategia di rilancio e riconciliazione nazionale.

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà ha presentato un emendamento interamente sostitutivo, che recepisce le modifiche approvate dalle Commissioni riunite, sulla cui approvazione ha posto la questione di fiducia. Le dichiarazioni e il voto finale avranno luogo nella seduta di domani, convocata alle ore 9.30.

(La seduta è terminata alle ore 18:39 )



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