Mercoledì 3 Novembre 2021 - 374ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:33)

L'Assemblea ha approvato con modifiche il disegno di legge 2169, disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2019-2020. Il testo torna quindi all'esame della Camera. L'Assemblea ha approvato inoltre, con proposta di risoluzione di maggioranza n. 1, integrata da tre emendamenti del Gruppo FdI, i documenti: relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2021 (doc. LXXXVI, n. 4) e relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2020 (doc. LXXXVII, n. 4).

La proposta di risoluzione di maggioranza richiama undici obiettivi dell'Italia in sede europea, fra cui la condivisione dei vaccini, il monitoraggio dell'andamento dei prezzi delle materie prime, le riforme dei Trattati per rendere più democratica ed efficace l'azione dell'UE, la revisione della regola del debito, l'applicazione del principio di neutralità tecnologica, la ripresa economica e una transizione ecologica graduale, condivisa e sostenibile, il legame forte e privilegiato con la Nato, la gestione rafforzata delle frontiere esterne, i rapporti con Vicinato mediorientale e Paesi del Nord-Africa. Gli emendamenti riformulati del sen. Fazzolari (FdI) (v. allegato A del resoconto stenografico) integrano gli obiettivi, richiamando le indicazioni del Patto sulla migrazione e l'asilo, il rispetto dei diritti come criterio negli accordi culturali e formativi, il contrasto al sistema di etichettatura a semaforo (c.d. Nutriscore).

Nella seduta di ieri, dopo le relazioni, si è svolta la discussione generale e sono stati approvati i primi 20 articoli del ddl 2169 (v. comunicato della seduta n. 373). Nella seduta di oggi sono stati approvati gli articoli da 21 a 48 e l'emendamento 29.100 del sen. Fazzolari (FdI). Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole alla legge europea: la sen. Laura Garavini (IV-PSI), che ha espresso soddisfazione per l'accoglimento degli emendamenti relativi alla circolazione delle auto immatricolate a San Marino, all'innalzamento della soglia delle violazioni fiscali non accertate per partecipare alle gare di appalto pubbliche, all'osservatorio sulle politiche ambientali in Africa. Il sen. Nannicini (PD) ha richiamato in particolare gli articoli 40, 41 e 43, che tendono ad accelerare la chiusura delle procedure di infrazione e a rafforzare l'intervento del Parlamento e del Governo nella fase ascendente della normativa europea. Il sen. Fazzolari (FdI), annunciando voto contrario alla risoluzione di maggioranza, ha ribadito la convinzione della superiorità della Costituzione nazionale sull'ordinamento europeo, affermata peraltro dalla Corte tedesca, e ha evidenziato le contraddizioni di quanti invocano la supremazia dell'ordinamento UE su quello interno; il Gruppo FdI invoca un'Europa con una forte identità valoriale, capace di imporre dazi di civiltà a Paesi, come la Cina e l'India, che non rispettano ambiente e diritti umani. La sen. De Petris (Misto-LeU) ha osservato che perseguire con determinazione gli obiettivi sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione di emissioni, al di là delle posizioni assunte da altri Paesi, risponde anzitutto agli interessi nazionali. La sen. Masini (FIBP) ha rilevato che occorre migliorare il procedimento legislativo nazionale: infrangere le norme comunitarie e rimediare in sede di legge europea è un comportamento costoso e inefficiente. Il sen. Bossi (L-SP) ha ribadito che non può esistere Schengen senza un controllo delle frontiere europee e ha osservato che gli interessi strategici italiani in Africa non possono essere delegati alla UE. Ha sollecitato infine una riforma del Patto di stabilità, che preveda almeno lo scorporo degli investimenti dal calcolo del rapporto deficit/Pil. Il sen. Lorefice (M5S) ha rilevato che il carattere omnibus della legge europea allunga i tempi di approvazione; è quindi importante l'emendamento che prevede la possibilità di presentare ogni anno due leggi di delegazione europea e l'impegno del Governo a riferire al Parlamento ogni sei mesi sul PNRR.

L'Assemblea ha approvato in prima deliberazione il ddl costituzionale 865, di iniziativa popolare, Modifica dell'articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento della peculiarità delle isole e dello svantaggio derivante dall'insularità.

Il testo, all'articolo 119 della Costituzione, dopo il quinto comma, inserisce la previsione: la Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità.

Nella seduta del 28 ottobre si è svolta la discussione generale. I sen. intervenuti hanno sottolineato che il ddl corregge un errore commesso con la riforma del Titolo V approvata nel 2001, che ha soppresso la previsione di contributi speciali a favore del Mezzogiorno e delle isole. Oggi hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Cucca (IV-PSI), La Pietra (FdI), Marilotti (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Floris (FIBP), Michelina Lunesu (L-SP-PSd'Az) e Laura Mantovani (M5S).

Con 218 voti favorevoli, nessun voto contrario e due astensioni, l'Assemblea ha approvato in seconda deliberazione il ddl costituzionale 2160-B, recante modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente.

La relatrice sen. Maiorino (M5S) ha ricordato che l'articolo 1, aggiungendo un comma all'articolo 9 della Costituzione, attribuisce alla Repubblica la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, con un riferimento espresso all'interesse delle future generazioni. Introduce, inoltre, una riserva di legge statale che disciplina forme e modi di tutela degli animali. L'articolo 2, con una modifica al secondo comma dell'articolo 41 della Costituzione, stabilisce che l'iniziativa economica privata non possa svolgersi in danno alla salute e all'ambiente, oltre che alla sicurezza, alla libertà e dignità umana. Inoltre, è riservata alla legge la possibilità di indirizzare e coordinare l'attività economica, pubblica e privata, non solo a fini sociali, ma anche ambientali. L'articolo 3 prevede una clausola di salvaguardia per le autonomie speciali con riferimento alla legge di tutela degli animali.

Dopo la discussione generale, cui hanno partecipato i sen. Toninelli, Pisani, L'Abbate (M5S), Vitali (FIBP), Pazzaglini (L-SP) e Parrini (PD), hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Grimani (IV-PSI), Ferrazzi (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Pagano (FIBP), Grassi (L-SP), Emma Pavanelli (M5S). Il sen. Malan (FdI), esprimendo perplessità sulla concezione dell'ambiente come sistema che esclude l'uomo, ha annunciato la non partecipazione al voto. Il sen. Pagano (FI) ha argomentato invece che la modifica costituzionale risponde alle urgenze della fase storica, mentre il sen. Ferrazzi (PD) ha rilevato che la tutela ambientale è ormai un criterio di redditività degli investimenti. La sen. De Petris (Misto-LeU) ha richiamato gli impegni internazionali per preservare la vita del pianeta. Il sen. Grassi (L-SP), soffermandosi sulla differenza fra diritto soggettivo e interesse, ha posto l'accento sull'ambiente come parte di un sistema di interessi bilanciati, mentre la sen. Pavanelli (M5S) ha sottolineato il rapporto tra la modifica costituzionale e la transizione ecologica.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl 2437, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121, recante disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Astorre (PD), ha riferito sul provvedimento che, all'articolo 1, reca modifiche al codice della strada. All'articolo 2, riguardante le infrastrutture autostradali, è prevista la costituzione di una nuova società controllata dal MEF per la gestione delle autostrade statali in regime di concessione. All'articolo 3 è prevista l'estensione della qualifica di aree di interesse strategico per la realizzazione della tratta Torino-Lione. L'articolo 5 prevede una nuova struttura di missione per innovazione e sostenibilità. L'articolo 8 interviene sulle agevolazioni per l'acquisto di veicoli nuovi a basse emissioni (ecobonus). Il relatore ha richiamato l'importanza dell'articolo 10, che definisce le procedure relative al Piano nazionale di ripresa e resilienza, e si è rammaricato dello scarso tempo a disposizione della Commissione per esaminare il decreto.

Alla discussione hanno partecipato i sen. Tiziana Drago, Malan (FdI), De Falco (Misto), Fiammetta Modena, Barboni (FIBP), Campari, Mollame, Ripamonti, Pergreffi (L-SP), Toninelli, Coltorti (M5S), Donatella Conzatti (IV-PSI), Berutti (Misto).

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il calendario dei lavori fino al 12 novembre: domani proseguirà l'esame del decreto infrastrutture e alle ore 15 si svolgeranno interrogazioni a risposta immediata; il dl salva mare è stato rinviato in Commissione e sarà esaminato all'inizio della prossima settimana, nella quale sono previsti anche il decreto-legge sulla sicurezza del lavoro e il decreto-legge per il contenimento dei prezzi; il Presidente del Senato renderà comunicazioni sul ddl di bilancio, ove trasmesso.

(La seduta è terminata alle ore 19:16 )



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