Mercoledì 2 Marzo 2022 - 411ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 11:00)

Con 193 voti favorevoli e 35 contrari, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl 2542, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore, già approvato dalla Camera dei deputati.

La sen. Parente (PD) ha riferito che le Commissioni riunite, affari costituzionali e sanità, non hanno concluso l'esame con il mandato al relatore. Il testo è stato quindi discusso senza relazione. Il sen. Paragone (Misto) ha presentato una questione pregiudiziale: il green pass rafforzato viola il principio costituzionale di eguaglianza, lede il diritto fondamentale al lavoro, è in contrasto con il regolamento europeo perché esclude immotivatamente il tampone antigenico dalle tre condizioni per il rilascio del certificato verde. La norma, oltre ad essere discriminatoria e irrazionale, genera anche situazioni paradossali: persone che possono partecipare a manifestazioni contro la guerra, non possono accedere al luogo di lavoro. Hanno dichiarato voto contrario alla pregiudiziale i sen. Floris (FIBP), Pisani (M5S), Paola Boldrini (PD), i quali hanno rilevato che l'emergenza sanitaria terminerà il 31 marzo e, se la situazione pandemica non muterà, le misure restrittive saranno gradualmente allentate. Ha dichiarato voto favorevole il sen. Crucioli (Misto), secondo cui il green pass rafforzato, inutile e dannoso, dovrebbe essere eliminato subito.

Respinta la questione pregiudiziale, è iniziata la discussione generale. Il sen. Romano (M5S) ha svolto riflessioni sulla necessità di cambiare strategia sanitaria, investendo sulla medicina territoriale, mentre il sen. Romagnoli (M5S) ha ricordato gli effetti positivi della campagna vaccinale. Il sen. Zaffini (FdI) ha sottolineato che il decreto contiene norme già scadute e misure incongruenti: la parte alimentare dello stipendio è negata ai dipendenti sospesi per mancanza di green pass, ma è garantita agli imputati di reati gravissimi, come l'omicidio e l'associazione mafiosa; non si comprende come saranno considerati i rifugiati dall'Ucraina, la maggioranza dei quali è vaccinata con lo Sputnik; i medici di base non sono stati coinvolti nella campagna vaccinale e il vaccino nonovax non è accessibile; il Governo non ha adottato misure per la ventilazione nelle scuole. La sen. Granato (Misto) ha ribadito che il fondamentalismo vaccinale, dettato da ragioni economiche e non sanitarie, ha trasformato la democrazia parlamentare in un regime autoritario fondato sull'emergenza. La sen. Binetti (FIBP-UDC) ha ricordato che l'emergenza terminerà il 31 marzo e occorrerà lavorare alla prevenzione e alla cura delle patologie marginalizzate dall'emergenza pandemica.

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà ha posto la questione di fiducia sull'approvazione del testo licenziato dalla Camera. Nelle dichiarazioni di voto favorevoli, la sen. Unterberger (Aut) ha sottolineato che misure emergenziali sensate all'inizio di gennaio appaiono oggi ingiustificate; gli altri Paesi europei stanno dismettendo le restrizioni, occorrerebbe tornare quantomeno al green pass base e dare un messaggio chiaro sul ritorno alla normalità. La sen. Parente (IV-PSI) ha affermato che il calo dei contagi e dei ricoveri è imputabile alla campagna vaccinale e alla misura del green pass. Secondo la sen. Iori (PD) il super green pass ha trasmesso un messaggio chiaro e ha svolto un ruolo importante nel contenimento della pandemia; la misura ha peraltro subito modifiche alla Camera, in considerazione del mutato quadro epidemiologico. Secondo il sen. Ruotolo (Misto-LeU) occorre mantenere prudenza, investire nella sanità pubblica, vaccinare la popolazione mondiale; il super green pass ha salvato l'economia del Paese e quindi il lavoro. La sen. Modena (FIBP-UDC) ha ricordato le modifiche migliorative sostenute dal Gruppo alla Camera; ha poi rilevato che la guerra in Ucraina mostra in modo palpabile la differenza tra misure restrittive e violazioni dei diritti. Il sen. Romeo (L-SP) ha dichiarato che il Gruppo, se non fosse stata posta la fiducia, si sarebbe astenuto, perché non condivide l'obbligo vaccinale, non comprende la differenza di trattamento tra italiani e stranieri, non capisce perché soltanto in Italia si insista sulla vaccinazione dei minori; la fine dell'emergenza priva il green pass di base giuridica, anche le sentenze del Tar pongono l'accento sul necessario bilanciamento tra diritto alla salute e diritto al sostentamento. Il sen. Mautone (M5s) ha sollecitato un incontro con il Presidente del Consiglio per un piano complessivo per la revisione dei provvedimenti sanitari sin qui adottati e l'allentamento delle misure.

Nelle dichiarazioni contrarie alla fiducia, la sen. Santanché (FdI) ha rilevato che il super green pass non ha aumentato il numero di vaccinati e non ha evitato i contagi, ha invece colpito famiglie già provate da una difficile situazione economica; il Governo, che è stato più volte smentito dagli scienziati, continua a mortificare il Parlamento imponendo provvedimenti blindati. Il sen. Paragone (Misto) ha accusato il Governo di ricattare cittadini e Parlamento; il sen. Crucioli (Misto) ha invitato i Gruppi che non condividono la linea del Governo a non votare i provvedimenti; anche secondo la sen. Nugnes (Misto) il green pass rafforzato, nella situazione attuale, è una misura politica e non sanitaria, gravemente lesiva del diritto al lavoro.

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl 988-B, disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico.

Il relatore, sen. Taricco (PD), ha affermato che il provvedimento, atteso da tempo, fornisce strumenti per affrontare le sfide della nuova politica agricola, alla luce del progetto Farm to fork che prevede il 25 per cento di agricoltura biologica, sostenibile dal punto di vista ambientale. Ha quindi ricordato i punti principali del provvedimento, che prevede l'istituzione di un marchio nazionale di agricoltura biologica, il piano nazionale per le sementi e la certificazione delle sementi, il fondo di sviluppo dell'agricoltura biologica, il sostegno alla ricerca, ai distretti di filiera, alla formazione professionale, la promozione degli accordi quadro e delle intese di filiera, la delega al Governo per la razionalizzazione dei controlli. La Camera in terza lettura ha soppresso il riferimento all'agricoltura biodinamica e ha ampliato ai decreti delegati la clausola di salvaguardia per le autonomie speciali.

Alla discussione hanno preso parte i sen. Elena Fattori (Misto), Zuliani (L-SP), Cattaneo (Aut), Caligiuri (FIBP), Lonardo (Misto), Nadia Pizzol (L-SP). La sen. Cattaneo (Aut), in particolare, ha invitato il Governo ad escludere dal tavolo tecnico i rappresentanti dell'agricoltura biodinamica in quanto partica esoterica priva di basi scientifiche.

Il relatore, in replica, ha precisato che in Italia esistono tre società di certificazione e che l'agricoltura biodinamica non è una lobby, né una pratica esoterica, bensì un settore che prevede come obbligo la certificazione biologica.

Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole la sen. Laura Garavini (IV-PSI) che ha posto l'accento sulla necessità di aumentare la produzione nazionale in relazione alla situazione geopolitica, il sen. La Pietra (FdI) ha osservato che la resa dell'agricoltura biologica è inferiore a quella dell'agricoltura tradizionale, per fronteggiare i bisogni alimentari della popolazione è opportuno sostenere tutto il settore agroalimentare; il sen. Taricco (PD) ha ipotizzato che la campagna contro l'agricoltura biodinamica rappresenti un attacco indiretto all'agricoltura biologica; la sen. Naturale (M5S) ha condiviso questa preoccupazione, ricordando che le definizioni relative all'agricoltura biologica sono contenute in regolamenti europei. La sen. De Petris (Misto-LeU) ha posto l'accento sull'importanza dell'agricoltura biologica nella lotta ai cambiamenti climatici e nella valorizzazione del territorio: la crociata contro il metodo biodinamico andrebbe rivolta piuttosto contro l'impoverimento del suolo e l'impiego di sostanze chimiche. Anche il sen. De Bonis (FIBP) ha ricordato l'importanza dell'agricoltura biologica, che è un metodo di produzione da estendere, nell'interesse della salute dei cittadini, e non un settore di consumi elitari. Il sen. Bergesio (L-SP) ha posto l'accento sull'istituzione di un marchio nazionale, per sostenere l'affermazione dei prodotti sui mercati e contrastare la contraffazione del made in Italy.

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il calendario dei lavori fino al 9 marzo: la prossima settimana sarà dedicata prevalentemente ai lavori delle Commissioni, in particolare all'esame del decreto sostegni-ter; il 9 marzo sarà discussa la delega su contratti pubblici e la richiesta di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni telefoniche nei confronti del sen. Siri.

(La seduta è terminata alle ore 17:41 )



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