Martedì 17 Maggio 2022 - 433ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:35)

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato a maggioranza il calendario dei lavori fino al 24 maggio: oggi si svolgerà la discussione generale del decreto sulla cessazione dello stato di emergenza sanitaria e, poiché il Governo ha preannunciato la fiducia, la Conferenza ha organizzato il relativo dibattito. Domani alle ore 16 sarà esaminato il ddl delega in materia di spettacolo, collegato alla manovra di bilancio. Giovedì 19 maggio alle ore 9 il Presidente del Consiglio renderà un'informativa su ulteriori sviluppi del conflitto fra Russia e Ucraina. Martedì 24 maggio alle 16.30 sarà discussa la relazione della Commissione di inchiesta sul femminicidio. La Conferenza tornerà a riunirsi lo stesso 24 maggio alle ore 15.30 per definire l'ulteriore programma dei lavori.

La proposta di modifica del calendario, avanzata dal sen. Crucioli (CAL), di sostituire l'informativa del Presidente del Consiglio con comunicazioni seguite dalla votazione di atti di indirizzo è stata respinta.

L'Assemblea ha avviato l'esame del disegno di legge (2604), conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, recante disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, già approvato dalla Camera dei deputati.

I relatori, sen. Paola Boldrini (PD) e Garruti (M5S), hanno riferito sul contenuto del provvedimento, rispetto al quale la Camera ha operato modifiche ed integrazioni. Il decreto-legge non ha prorogato lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, che è cessato lo scorso 31 marzo. L'articolo 1 ha previsto in ogni caso la possibilità di adottare, fino al 31 dicembre 2022, ordinanze di protezione civile, anche con misure derogatorie, al fine di assicurare, in ambito organizzativo, operativo e logistico, il mantenimento della capacità operativa e di pronta reazione delle strutture durante la fase di progressivo rientro nell'attività ordinaria. L'articolo 2 prevede la costituzione di un'Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l'adozione di altre misure di contrasto della pandemia; la struttura è operante fino al 31 dicembre 2022 in sostituzione del Commissario straordinario. Al direttore della nuova Unità sono attribuiti i medesimi poteri già stabiliti per il Commissario straordinario. Si dispone, inoltre, che dal 1° gennaio 2023 il Ministero della salute subentri nelle funzioni e nei rapporti attivi e passivi che fanno capo all'Unità. Il comma 8-bis introduce la possibilità di somministrare vaccini presso le farmacie e di effettuare test diagnostici. L'articolo 2-bis prevede un incremento della dotazione organica della Lega italiana per la lotta contro i tumori e un'autorizzazione, per il medesimo ente pubblico, allo svolgimento di procedure concorsuali di reclutamento di personale. L'articolo 3 prevede che, fino al 31 dicembre 2022, il Ministro della salute, con ordinanze, possa definire o aggiornare linee guida e protocolli per lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali e stabilire limitazioni agli spostamenti da e per l'estero. L'articolo 4 reca la nuova disciplina relativa all'obbligo di isolamento in caso di positività al virus SARS-CoV-2 e all'obbligo di autosorveglianza in caso di contatto stretto con soggetti positivi al virus. L'articolo 5 concerne l'impiego di dispositivi di protezione delle vie respiratore in alcuni ambiti. L'articolo 6 ridefinisce la disciplina transitoria sulla condizione del possesso di un certificato verde COVID-19 ai fini dell'accesso a determinati ambiti o servizi; l'articolo 7-bis reca una specificazione sulla durata della validità del certificato verde, con riferimento ai casi in cui sia stato assunto un prodotto vaccinale monodose e successivamente si sia contratta la malattia e si sia guariti. L'articolo 8 reca modifiche alle norme transitorie sull'obbligo di vaccinazione per i lavoratori che operano nei settori sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale. L'articolo 9 modifica la disciplina relativa allo svolgimento delle attività nell'ambito dei servizi educativi per l'infanzia, delle scuole e del sistema di istruzione e formazione professionale, con riferimento alle ipotesi di positività all'infezione.

Nella discussione generale, i sen. Pagano e Paola Binetti (FIBP) hanno apprezzato un provvedimento che, eliminando l'obbligo di indossare le mascherine in molti luoghi e di esibire il green pass, rappresenta un progresso verso il ritorno alla normalità. I sen. Maria Rizzotti (FIBP) e Parrini (PD) hanno sottolineato che la cessazione dello stato di emergenza non coincide con la fine della pandemia e hanno invitato alla prudenza. I sen. Alessandra Riccardi, Raffaella Marin e Bagnai (L-SP) hanno evidenziato le modifiche introdotte alla Camera, ricordando però anche proposte ragionevoli che non hanno trovato accoglimento, hanno sollecitato la presentazione del piano pandemico e hanno espresso riserve sul ricorso alla questione di fiducia. La sen. Pirro (M5S) ha posto l'accento sull'aumento di specializzandi e di fondi per la sanità volti al potenziamento della medicina territoriale. La sen. Luisa Angrisani (CAL) ha criticato, in modo particolare, la proroga fino a dicembre dell'obbligo vaccinale e la proroga dei poteri speciali conferiti al Ministro della salute. Il sen. Malan (FdI) ha criticato, in particolare, la proroga fino a giugno dell'obbligo di mascherina, in particolare per i bambini, esprimendo forti perplessità sull'efficacia dei dispositivi di protezione.

(La seduta è terminata alle ore 18:41 )



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