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235ª Seduta pubblica

Giovedì 25 giugno 2020 alle ore 09:30

Comunicato di seduta

La seduta è dedicata al sindacato ispettivo.

Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente Morassut ha risposto all'interrogazione 1124, presentata dal sen. Comincini (IV-PSI) e altri, sull'inquinamento del tratto di mare tra l'isola d'Elba Capraia e la Corsica: il Governo ha avuto un ruolo attivo e propositivo nella stipula di accordi internazionali per la tutela dell'ecosistema marino e sta stipulando accordi per la rimozione dei rifiuti sulle spiagge e sui fondali marini. Nell'ambito della direttiva sulla diminuzione della plastica, la Camera ha approvato una legge salva mare che dovrà passare al Senato. L'interrogante si è dichiarato soddisfatto.

Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Di Piazza ha risposto all'interrogazione 1574, presentata dal sen. Cangini (FI), sul diritto degli assistenti bagnanti ad un sussidio per i danni economici da Covid-19: il sussidio previsto Cura Italia è stato esteso ai lavoratori stagionali e per il reddito di ultima istanza sono stati stanziati 220 milioni; è in fase di predisposizione un decreto ministeriale per i lavoratori del turismo che hanno cessato, ridotto o sospeso il rapporto di lavoro; non ci sono dunque vuoti di tutela per i bagnini. L'interrogante non è convinto che la disparità, a danno dei bagnini addetti al salvataggio che lavorano per cooperative o consorzi, sia stata superata. Il Sottosegretario Di Piazza ha poi risposto all'interrogazione n. 838, presentata dal sen. Taricco (PD) e altri, sulle criticità nella fruizione al pubblico del castello reale di Racconigi (Cuneo). L'interrogante si è dichiarato soddisfatto e ha segnalato l'opportunità di una gestione mista con la Regione.

Alle ore 15 si sono svolte interrogazioni a risposta immediata con I Ministri degli affari esteri e dell'economia.

Il Ministro degli affari esteri Di Maio ha risposto all'interrogazione 1720, illustrata dal sen. Ferrara (M5S), sull'impegno italiano per la risoluzione della crisi libica: la Libia è una priorità per l'Italia, i cui interessi geostrategici coincidono con quelli del popolo libico; nella visita di ieri è stata condivisa la necessità di ripresa della produzione petrolifera. L'Italia, che sta contribuendo allo sminamento intorno alla capitale ed è riconosciuta da Serraj come un partner insostituibile, si aspetta molto dalla ripresa dei negoziati. La Libia è fondamentale per la sicurezza nazionale e per la sicurezza dell'Europa, che deve promuovere un piano di ricostruzione del Paese.

Il Ministro dell'economia e delle finanze Gualtieri ha risposto all'interrogazione 1726, illustrata dalla sen. Conzatti (IV-PSI), sulla necessità di una riforma tributaria: dopo aver ricordato il taglio al cuneo fiscale, le misure a sostegno della genitorialità e la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, il Ministro ha indicato linee di riforma che intervengano sull'efficientamento della riscossione, i crediti inesigibili, i pagamenti digitali, la riduzione della pressione fiscale su lavoro e imprese.

Il Ministro Gualtieri ha poi risposto all'interrogazione 1722, illustrata dal sen. Ciriani (FdI), sugli "stati generali dell'economia" e sulla pubblicazione di un piano di rilancio: l'Italia ha giocato un ruolo da protagonista nel promuovere una risposta europea ambiziosa alla crisi; il Governo ha coinvolto le forze sociali in un progetto di rilancio dell'economia, a cui le opposizioni non hanno partecipato; il Piano nazionale di riforma, presentato a settembre nel quadro delle risorse europee, sarà occasione di ulteriore confronto. L'interrogante ha ricordato le previsioni catastrofiche del FMI su produzione e occupazione e ha manifestato insoddisfazione per il rinvio a settembre.

Il Ministro dell'economia ha poi risposto all'interrogazione 1721, illustrata dal sen. Laforgia (Misto-LeU), sulla riforma degli strumenti di sostegno al reddito: nell'emergenza epidemiologica il Governo ha attivato gli ammortizzatori sociali, ha introdotto il reddito di emergenza e ha rafforzato la Naspi; il Governo intende garantire una copertura universale, distinguendo tra sostegno al reddito e politiche attive del lavoro. L'interrogante, in replica, ha ribadito il principio della massima condizionalità degli aiuti alle imprese e della massima universalità nel sostegno alle persone.

Il Ministro Gualtieri ha risposto all'interrogazione 1723, illustrata dal sen. D'Alfonso (PD), sulle prospettive di una riforma fiscale e sulle sue caratteristiche: l'Agenzia delle entrate, nell'emergenza sanitaria, ha dato prova di efficienza trasformandosi in agenzia delle uscite, con l'emissione avvenuta ieri di bonifici a fondo perduto. La riforma fiscale punterà a rendere più competitivo il sistema delle imprese e ad attirare investimenti esteri; le agevolazioni fiscali saranno riviste per ridurre le aliquote. Alcune misure sono state anticipate nel decreto rilancio: il sisma bonus, la cedibilità del credito d'imposta e lo sconto di fattura.

Il Ministro dell'economia ha risposto all'interrogazione 1724, illustrata dalla sen. Giammanco (FI), sul finanziamento delle infrastrutture tramite i fondi europei: uno dei problemi di realizzazione del ponte dello Stretto è stato il costo, quello originario non era sostenibile; il Ministro delle infrastrutture De Micheli sta valutando il recupero del progetto con una drastica riduzione dei costi, all'esito di una valutazione costi benefici che tenga conto di nuovi fonti di finanziamento europeo, ricadute occupazionali e ambientali. L'interrogante ha ribadito che il ponte sullo Stretto è un progetto credibile da presentare in sede europea e attiverebbe un circolo virtuoso di investimenti per il Mezzogiorno.

Il Ministro Gualtieri ha risposto infine all'interrogazione 1725, illustrata dal sen. Bagnai (L-SP), sul finanziamento della spesa pubblica tramite ricorso al mercato: il Governo ha fatto uno sforzo di emissione senza precedenti; l'interrogazione ha scarso fondamento perché non distingue fra emissioni nette e lorde. Tra marzo e maggio le emissioni lorde a medio lungo termine sono state di 117 miliardi. L'interrogante ha rilevato che il Governo ha fatto tardi, e quindi con un costo, quello che la Lega aveva proposto subito: 100 miliardi di scostamento con titoli rivolti a investitori italiani.

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