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Mercoledì 17 Febbraio 2010 alle ore 16:31

337ª Seduta pubblica

Comunicato di fine seduta

Il Senato ha approvato, con le modifiche suggerite dal Governo e accolte dai presentatori, le mozioni sulla situazione carceraria, ad eccezione di quella presentata dal Gruppo IdV. Approvato anche un ordine del giorno presentato dai sen. Di Giovan Paolo (PD), Fleres (PdL) e Marcenaro (PD).

In sede di dichiarazioni di voto finali, i sen. Bianchi (UDC-SVP-IS-Aut), Li Gotti (IdV), Divina (LNP), Soliani (PD) e Mugnai (PdL) hanno ribadito le argomentazioni esposte nella discussione sviluppatasi nel corso delle due precedenti sedute. In particolare è stata sottolineata la necessità di risolvere il gravissimo problema del sovraffollamento delle carceri dando corpo al Piano carceri varato a gennaio dal Consiglio dei ministri, realizzando i necessari interventi di edilizia penitenziaria, consentendo nuove assunzioni anche oltre il mero turn over, riformando il sistema sanitario penitenziario, assicurando (ferma restando la necessaria funzione afflittiva della pena) la rieducazione e la risocializzazione del condannato soprattutto attraverso il lavoro, limitando il ricorso alla detenzione intramuraria ai reati più gravi, potenziando gli strumenti alternativi al carcere, scongiurando il fenomeno dei bambini in carcere, garantendo la possibilità di scontare la pena nei Paesi d'origine per i detenuti stranieri.

L'Assemblea all'unanimità ha quindi definitivamente convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 29 dicembre 2009, n. 193, recante interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario (ddl n. 1999).

Il relatore, sen Centaro (PdL), ha illustrato il contenuto del decreto che mira da una parte a garantire la copertura di sedi disagiate, dall'altra a consentire la modernizzazione del sistema giudiziario. Tra le misure previste, la proroga di un anno, in attesa di un riordino complessivo della materia, dell'applicazione dei magistrati onorari presso il tribunale e l'esclusione di limiti alla possibilità di conferma dei magistrati onorari addetti al tribunale per i minorenni. Alcune previsioni hanno carattere provvisorio, fino al 31 dicembre 2014, come la possibilità di assegnare gli uditori appena nominati alle sedi ritenute disagiate (in deroga alla normativa vigente che impedisce ai magistrati di prima nomina di ricoprire funzioni requirenti o giudicanti monocratiche penali) e la possibilità di applicare nelle sedi disagiate individuate dal CSM magistrati che abbiano ottenuto la prima o la seconda valutazione nel corso della carriera. Viene aumentato da 60 a 80 il numero delle sedi disagiate individuabili dal CSM e innalzato da 100 a 150 unità il numero dei magistrati trasferibili d'ufficio. È soppressa la distinzione tra sedi disagiate e sedi a copertura immediata. La disciplina a regime prevede l'assegnazione di una sede provvisoria ai magistrati che entrano in servizio al termine del tirocinio e, dopo la prima valutazione, l'individuazione della sede definitiva; in relazione alle esigenze di copertura delle sedi, si potrà prevederne anche l'assegnazione a funzioni monocratiche, sia requirenti che giudicanti. Altre misure riguardano l'informatizzazione degli uffici, la scuola superiore della magistratura, le procedure di conferimento degli uffici direttivi, la digitalizzazione del processo civile e penale, nonché le procedure di mobilità all'interno della pubblica amministrazione ai fini della copertura dei posti vacanti tra il personale amministrativo.

Il Sottosegretario di Stato per la giustizia Caliendo ha evidenziato l'urgenza di un provvedimento che rappresenta la sintesi di contributi che, in epoche diverse, sono venuti da tutte le forze politiche. In particolare, l'obiettivo della copertura delle sedi disagiate va affrontato nella consapevolezza che il principio dell'inamovibilità del giudice rappresenta un elemento di garanzia della sua indipendenza, ma l'applicazione di tale principio non può comportare disservizi, tanto più che la precedente normativa si è dimostrata scarsamente efficace forse anche perché ci si attendeva un maggiore contributo di sollecitazione da parte del CSM.

Nel corso della discussione generale e delle dichiarazioni di voto finali sono intervenuti i sen. Galperti, Maritati, Della Monica (PD), Vicari, Longo (PdL), Li Gotti (IdV), Divina, Mazzatorta (LNP) e D'Alia (UDC-SVP-IS-Aut). Pur condividendo la sostanza del provvedimento, le opposizioni hanno proposto correttivi sintetizzati in emendamenti che sono stati tutti respinti.

Il Senato ha poi approvato in prima lettura il ddl n. 1881 di ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica della Convenzione del 29 gennaio 1951 tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese relativa alle stazioni internazionali di Modane e Ventimiglia ed ai tratti di ferrovia compresi tra le stazioni e le frontiere d'Italia e di Francia, fatto a Roma il 22 gennaio 2003.

Approvato quindi, sempre in prima lettura il ddl n. 1934 di ratifica ed esecuzione del Protocollo all'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Malta, per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, fatto a Roma il 13 marzo 2009.

Malgrado alcuni dubbi interpretativi su alcune norme contenute nel provvedimento evidenziate dal sen. Perduca (PD), l'Assemblea ha infine approvato, anch'esso in prima lettura, il ddl n. 1957 di ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione tra Italia e Cipro per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito, fatto a Nicosia il 4 giugno 2009.

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