Mercoledì 19 Maggio 2021 - 328ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:35)

L'Assemblea ha esaminato e approvato documenti definiti dalla Giunta delle immunità parlamentari.

In relazione al procedimento penale nei confronti del senatore Stefano Candiani (doc. IV-ter, n. 7), per il reato di diffamazione col mezzo della stampa, l'Assemblea ha approvato la proposta a Giunta di ritenere che le affermazioni del sen. Candiani siano opinioni espresse nell'esercizio della funzione parlamentare e ricadano pertanto nell'ipotesi di insindacabilità, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione. Dopo la relazione del sen. Paroli (FI), hanno annunciato voto favorevole alla proposta i sen. Balboni (FdI), Cucca (IV-PSI), Anna Rossomando (PD), Grasso (Misto-LeU), Urraro (L-SP), secondo i quali la querela è manifestamente infondata e avrebbe dovuto essere archiviata. La sen. Gallicchio (M5S) ha annunciato voto contrario: sebbene il sen. Candiani abbia esercitato un diritto di critica, le sue affermazioni non hanno uno stretto nesso funzionale con l'attività parlamentare e la decisione dovrebbe essere rimessa all'autorità giudiziaria.

In relazione al procedimento civile nei confronti del senatore Mario Michele Giarrusso (doc. IV-ter, n. 8), l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di considerare le dichiarazioni del sen. Giarrusso rientranti nell'ipotesi di insindacabilità prevista dall'l'articolo 68, primo comma, della Costituzione. Dopo la relazione del sen. Balboni (FdI), la sen. Rossomando (PD), pur ribadendo che l'insindacabilità non costituisce un privilegio bensì una tutela costituzionale della funzione parlamentare, ha annunciato voto contrario: i processi si svolgono nelle aule di tribunale, non nelle piazze. Anche la sen. D'Angelo (M5S) e il sen. Grasso (Misto-LeU) hanno annunciato voto contrario, ritenendo che non sussistano i presupposti dell'insindacabilità.

In relazione al procedimento penale nei confronti della senatrice Laura Bottici, per il reato di diffamazione col mezzo della stampa (doc. IV-ter, n. 10), l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di considerare le dichiarazioni della senatrice opinioni espresse nell'esercizio delle funzioni, che ricadono quindi nell'ipotesi di insindacabilità ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione. Dopo la relazione del sen. Balboni (FdI), si è svolta la discussione. Secondo il sen. Romeo (L-SP), sebbene le affermazioni di rinuncia all'insindacabilità da parte di M5S indurrebbero ad astenersi, la decisione deve essere coerente con il principio costituzionale. Anche i sen. Ginetti (IV) e Caliendo (FI) hanno ricordato che il giudizio di insindacabilità risponde a principi costituzionali e non deve essere in alcun modo condizionato da rancori personali o motivi politici. Nelle dichiarazioni di voto, i sen. Anna Rossomando (PD), Grasso (Misto-LeU) e Paroli (FI) hanno rilevato che il caso in esame è un tipico caso di applicazione dell'insindacabilità, in quanto la sen. Bottici ha replicato all'esterno le stesse dichiarazioni rese in Parlamento. La sen. Riccardi (L-SP) ha accusato di incoerenza i senatori di M5S, rilevando che i documenti della Giunta giungono all'esame dell'Aula su richiesta degli interessati. La sen. D'Angelo (M5S) ha ribadito la contrarietà politica del Movimento all'insindacabilità, nonostante nel caso in esame sussistano tutti i presupposti giuridici per applicare la guarentigia. Anche il sen. Crucioli (Misto) ha dichiarato voto contrario, mentre il sen. Paragone (Misto) ha dichiarato l'astensione.

In relazione al procedimento penale nei confronti del senatore Maurizio Gasparri (doc. IV-ter, n. 11), per il reato di diffamazione col mezzo della stampa, l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di dichiarare insindacabili le opinioni espresse dal senatore nell'esercizio delle sue funzioni. Dopo la relazione del sen. Cucca (PD), il sen. Balboni (FdI) ha rilevato che, trattandosi del diritto di critica politica, valido anche nei confronti della magistratura, il documento non avrebbe dovuto neanche giungere all'esame dell'Assemblea. Di diverso avviso la sen. Rossomando (PD) e il sen. Grasso (Misto-LeU) i quali hanno annunciato l'astensione, sottolineando che le dichiarazioni del senatore hanno provocato una sorta di gogna mediatica nei confronti di un magistrato. La sen. Gallicchio (M5S) ha annunciato voto contrario: l'insindacabilità, che deve avere un nesso stretto con l'attività parlamentare, non deve configurarsi come un privilegio, anche perché comprime il diritto del querelante.

In relazione al procedimento penale nei confronti del senatore Mario Michele Giarrusso, per il reato di diffamazione col mezzo della stampa (doc. IV-ter, n. 13), l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di considerare insindacabili le opinioni espresse. Dopo la relazione del sen. Balboni (FdI), hanno dichiarato voto favorevole, per manifesta infondatezza della querela, i sen. Cucca (IV-PSI) e Rossomando (PD). La sen. D'Angelo (M5S), per lo stesso motivo, ha dichiarato voto contrario.

In relazione alla procedura di mediazione civile nei confronti della senatrice Anna Maria Bernini, pendente dinanzi all'Organismo di Mediazione Forense di Roma (doc. IV-quater, n. 1), l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta sull'applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione. Dopo la relazione del sen. Cucca (IV-PSI), che ha ricordato le legittime critiche espresse dalla senatrice rispetto ai processi intentati contro Silvio Berlusconi, hanno annunciato voto favorevole il sen. Balboni (FdI), la sen. Rossomando (PD), il sen. Urraro (L-SP). Il sen. Grasso (Misto-LeU) ha annunciato l'astensione in quanto l'applicazione della tutela costituzionale richiede un procedimento giudiziario in corso mentre nel caso in esame di tratta di una procedura di mediazione; la sen. Gallicchio (M5S) ha annunciato voto contrario: l'istituto dell'insindacabilità, per non essere svilito, va applicato in casi eccezionali, quando siano realmente in gioco valori democratici.

In relazione alla procedura di mediazione civile nei confronti del senatore Franco Mirabelli, pendente dinanzi all'Organismo di Mediazione Forense di Roma (doc. IV-quater, n. 2), l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di applicare la garanzia di insindacabilità prevista dall'articolo 68 della Costituzione. Dopo la relazione della sen. Modena (FIBP), la quale ha ricordato la denuncia da parte del senatore di attività illecite sul litorale di Ostia, hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Cucca (IV-PSI), Balboni (FdI), Rossomando (PD), Grasso (Misto-LeU), Pepe (L-SP). La sen. Gallicchio (M5S) ha dichiarato voto contrario: proprio perché il reato non sussiste, sarebbe più dignitoso rimettersi alla decisione della magistratura.

In relazione a un procedimento penale pendente anche nei confronti del senatore Luigi Cesaro (doc. IV, n. 1), l'Assemblea, dopo un rinvio del documento deciso nella seduta del 31 ottobre 2019, ha approvato la proposta della Giunta di autorizzare parzialmente l'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche. Il relatore, sen. Cucca (IV-PSI), ha spiegato il criterio adottato dalla Giunta che, in base alla legge, ritiene utilizzabili le intercettazioni avvenute occasionalmente. Hanno annunciato voto favorevole i sen. Balboni (FdI), Anna Rossomando (PD), Grasso (Misto-LeU), Elvira Evangelista (M5S). Il sen. Crucioli (Misto), essendo favorevole all'autorizzazione di tutte le intercettazioni, ha annunciato voto contrario.

In relazione a un procedimento penale pendente anche nei confronti dell'onorevole Carlo Giovanardi, senatore all'epoca dei fatti (doc. IV, n. 3), l'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta di autorizzare l'utilizzo dei tabulati e della prima intercettazione telefonica e di negare l'utilizzo delle intercettazioni successive. Dopo la relazione del sen. Durnwalder (Aut), e gli interventi dei sen. Malan e Gasparri (FIBP), con diversi accenti hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Cucca (IV-PSI), Rossomando (PD), Grasso (Misto-LeU), Elvira Evangelista (M5S), e con diverso accento i sen. Balboni (FdI), Malan (FIBP) e Pillon (L-SP), i quali hanno denunciato l'abuso di intercettazioni e, entrando nel merito della vicenda, hanno affermato che il sen. Giovanardi ha perorato apertamente la causa di un'azienda che era stata esclusa ingiustamente dalla white list.

Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Di Maio ha reso un'informativa sulla sicurezza nel Mediterraneo alla luce degli ultimi sviluppi, soffermandosi in particolare sul conflitto israelo-palestinese e sulla stabilizzazione della Libia. Sugli scontri avvenuti a Gerusalemme e gli attacchi israeliani nei Territori palestinesi, la posizione dell'Italia, che ha assunto un'iniziativa congiunta con la Spagna affinché l'Unione europea assuma una posizione unitaria e attiva, è riassumibile nei seguenti punti: appello per l'immediata cessazione del conflitto; ferma condanna del lancio di razzi da parte di Hamas, che l'UE considera organizzazione terroristica; riconoscimento del diritto alla sicurezza di Israele, la cui risposta deve essere però proporzionale all'attacco e rispettosa del diritto internazionale; ripristino dell'inviolabilità dei luoghi santi; insostenibilità della situazione sociosanitaria a Gaza; sostegno al Quartetto per il Mediterraneo; rilancio del processo di pace, che non può essere sostituito dalla normalizzazione delle relazione fra Israele e alcuni Stati arabi; rilancio del processo elettorale e della riconciliazione palestinese; soluzione a due Stati giusta, sostenibile, negoziata tra le parti, che ponga fine delle annessioni, demolizioni e sfratti di Israele. Il Ministro ha poi illustrato le tappe di stabilizzazione della Libia, senza tacere gli ostacoli al processo politico, e ha rinnovato sostegno all'operato delle Nazioni Unite e al rilancio del partenariato bilaterale per una Libia unita e integra. Sull'incidente dei pescherecci a largo di Misurata, che si iscrive in una situazione interna ancora molto complessa, il Ministro ha definito legittima la proclamazione dell'area di pesca protetta, ha incoraggiato l'interlocuzione fra la Marina italiana e la Marina libica e ha invocato la negoziazione di un accordo sulle delimitazioni marittime.

Alla discussione hanno partecipato i sen. Casini (Aut), Nencini, Laura Garavini (IV-PSI), Paola Nugnes (Misto), Cangini, Saccone (FIBP-UDC), Lucidi, Nadia Pizzol (L-SP), Urso (FdI), Alfieri (PD), Errani (Misto-LeU), Cioffi (M5S). I senatori intervenuti hanno per lo più evidenziato come il progressivo ritiro degli USA, l'assenza di una politica estera europea, il protagonismo di potenze regionali che soffiano sul fuoco dei conflitti, abbiano accresciuto l'instabilità del Mediterraneo. La sen. Nugnes ha denunciato la sproporzione di forza fra israeliani e palestinesi e la sistematica violazione dei diritti elementari diritti a Gaza. Il sen. Cioffi ha chiesto al Governo il riconoscimento dello Stato di Palestina.

(La seduta è terminata alle ore 20:42 )



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