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Mercoledì 30 Novembre 2022 - 13ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 14:00)

L'Assemblea ha approvato, con modifiche, il ddl n. 299, conversione in legge del decreto-legge 8 novembre 2022, n. 169, recante disposizioni urgenti di proroga della partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della NATO, delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria, nonché di Commissioni presso l'AIFA.

I relatori, sen. Menia (FdI) e Tilde Minasi (LSP), hanno riferito sul provvedimento e sulle modifiche introdotte dalle Commissioni 3a e 10a riunite. L'articolo 1 proroga fino al 31 dicembre 2022 la partecipazione di personale militare a iniziative della NATO per l'impiego della forza ad elevata prontezza operativa. L'urgenza della proroga è legata al perdurare della crisi in Ucraina; la consistenza massima del contingente nazionale è di 1.350 unità; l'area di intervento si estende sul fianco Est dell'Alleanza con sedi da definire. Dall'attuazione della disposizione non derivano nuovi oneri per lo Stato. L'articolo 2 proroga di ulteriori sei mesi le misure speciali per il Servizio sanitario calabrese, al fine di consentire la chiusura della gestione commissariale e il passaggio di competenze all'Azienda per il governo della sanità della Regione (Azienda zero). Dalla proroga sono escluse alcune disposizioni relative al compenso aggiuntivo dei commissari, alla possibilità di avvalersi della Guardia di finanza, al contributo di solidarietà. Le Commissioni hanno modificato l'articolo, facendo salva la facoltà del commissario straordinario di nominare direttori generali degli enti del servizio e di avvalersi della collaborazione dell'Agenzia delle entrate. L'articolo 3, nelle more della riorganizzazione dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), proroga fino al 28 febbraio 2023 il funzionamento della Commissione consultiva tecnico-scientifica (CTS) e del Comitato prezzi e rimborso (CPR). Le Commissioni riunite hanno previsto che alla scadenza della proroga il CTS e il CPR siano soppressi e le loro funzioni passino alla Commissione scientifica ed economica del farmaco; il decreto che regolerà la nomina della Commissione disciplinerà anche nomina e funzioni del presidente dell'AIFA, del direttore amministrativo e del direttore tecnico-scientifico.

Alla discussione generale hanno partecipato i sen. Guidi (Cd'I), Silvestro (FI-BP), Irto (PD), Zullo (FdI); la sen. Zampa (PD) ha espresso preoccupazione per le disposizioni su AIFA che non può essere riformata attraverso un emendamento; il sen. Mazzella (M5S) ha posto l'accento sulle patologie del regionalismo sanitario, il sen. Germanà (LSP) sulla responsabilizzazione della gestione sanitaria.

Sono stati approvati gli emendamenti del sen. Barcaiuolo (FdI) 1.0.1, (integrazione dei settori di spesa e contratti relativi alle missioni internazionali), 1.0.2 (acquisizione di beni e cessioni a titolo gratuito nell'ambito delle attività di politica militare); l'emendamento del sen. Germanà (LSP) 1.0.100 (disposizioni in materia di maestri direttori delle bande della polizia di stato e della Guardia di finanza); l'emendamento 2.100 (testo 2) del sen. Silvestro (FI-BP) sulle azioni esecutive nei confronti degli enti del servizio sanitario calabrese, l'emendamento 2.101 del sen. Germanà (LSP) e il 3.108 dei relatori.

Hanno dichiarato voto favorevole i sen. Giovanna Petrenga (Cd'I), Occhiuto (FI-BP), Stefania Pucciarelli (LSP), Barcaiuolo (FdI). I sen. Spagnolli (Aut) e Daniela Sbrollini (A-IV), pur favorevoli alle proroghe della partecipazione alle iniziative della NATO e della gestione commissariale in Calabria, hanno dichiarato l'astensione, esprimendo perplessità sulle disposizioni relative ad AIFA. La sen. Sbrollini (A-IV) ha inoltre esortato il Governo a ricorrere al Mes per garantire finanziamenti alla spesa sanitaria. Anche il sen. Delrio (PD) avrebbe voluto votare a favore del decreto, ma ha annunciato l'astensione per la forzatura che il ministro della salute ha operato sulla riforma dell'AIFA, senza consultare le Regioni e le aziende che producono farmaci. Il sen. Magni (Misto-AVS) ha dichiarato voto contrario, lamentando la mancanza di iniziative per la pace e invocando il ritorno a un Servizio sanitario unico, pubblico e universale. Anche la sen. Pirro (M5S) ha dichiarato voto contrario, sottolineando la tendenza del Governo ad aumentare la spesa militare e a restringere la spesa sanitaria.

(La seduta è terminata alle ore 17:16 )

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