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Martedì 20 Giugno 2023 - 78ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:03)

Con 103 voti favorevoli, 72 contrari e un'astensione, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 747 (c.d. decreto PA), conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, recante disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche. Nella seduta di ieri si è svolta la discussione generale. Questa mattina il Ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha posto la questione di fiducia sull'approvazione del testo licenziato dalla Camera.

Hanno dichiarato voto contrario alla fiducia i sen. Magni (Misto- AVS) e Domenica Castellone (M5S) i quali hanno criticato soprattutto la norma che esclude il controllo concomitante della Corte dei conti su piani, programmi e progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, la decisione di commissariare l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) e del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), la disposizione che sopprime l'Osservatorio sul lavoro agile. Il provvedimento, che non affronta il tema della precarietà nel pubblico impiego e non prevede un piano straordinario per potenziare le professionalità nella pubblica amministrazione, sembra orientato a favorire esternalizzazioni. Il sen. Parrini (PD) ha posto l'accento sulla frammentarietà delle scelte dell'Esecutivo, sulla tendenza a imputare i ritardi del PNRR alle autorità di controllo, sulla mancanza di risorse per il rinnovo del contratto collettivo. I sen. Patton (Aut) e Fregolent (A-IV) hanno definito il decreto un'occasione mancata: il provvedimento si limita a prevedere nuove assunzioni e stabilizzazioni, rinuncia a trasformare la pubblica amministrazione nel senso della semplificazione, della digitalizzazione, della riorganizzazione, mantiene un'impostazione centralista rispetto alla selezione e alla formazione del personale, non contiene misure per rendere attrattivo il lavoro pubblico.

Hanno dichiarato voto favorevole alla fiducia i sen. Salvitti (Cd'I), Paroli (FI-BP), Daisy Pirovano (LSP) e De Priamo (FdI) i quali hanno affermato che, dopo anni di blocco delle assunzioni e di svilimento del lavoro pubblico, il decreto mira a potenziare una pubblica amministrazione concepita quale tassello dello sviluppo. Fra i numerosi interventi del provvedimento sono state ricordati l'aumento di 2100 unità dell'organico delle Forze dell'ordine, l'istituzione della carriera medica nell'ambito della polizia penitenziaria, le misure per l'assunzione di giovani laureati, il sostegno ai piccoli comuni nella realizzazione di progetti di rigenerazione legati al PNRR, la trasformazione di Enit in società per azioni e l'istituzione dell'Osservatorio nazionale per il turismo, lo stanziamento di fondi per la lotta contro i tumori. L'opposizione ha appuntato le critiche sull'emendamento governativo che ha escluso il controllo concomitante della Corte dei conti: la misura è condivisibile perché accelera la realizzazione dei progetti del PNRR e focalizza l'attività della magistratura contabile sul controllo di gestione.

Alle ore 15 si è svolta la commemorazione di Silvio Berlusconi, venuto a mancare lo scorso 12 giugno. Il Presidente del Senato La Russa ha richiamato lo spirito innovatore che ha contraddistinto l'attività imprenditoriale di Silvio Berlusconi nella costruzione di Milano 2, nelle telecomunicazioni, nel calcio. L'ingresso in politica nel 1994 ha segnato l'avvento di un nuovo sistema incentrato sul bipolarismo. Al di là dei conflitti con la magistratura e di vicende giudiziarie che si sono concluse con l'assoluzione della Corte europea, Berlusconi sarà ricordato per l'incontro di Pratica di Mare volto a promuovere uno spirito di conciliazione fra Stati Uniti e Russia. Il Ministro degli affari esteri Tajani, la sen. Ronzulli (FI-BP) e la sen. Biancofiore (Cd'I) hanno ricordato l'uomo di governo e di Stato, richiamando in particolare gli accordi siglati in tema di immigrazione, il protagonismo sulla scena internazionale, la promozione delle imprese italiane nel mondo, la capacità di stabilire un contatto diretto con le persone e di infondere coraggio. Il sen. Monti (Misto) ha reso una testimonianza personale, ricordando che Silvio Berlusconi nel 1994 lo designò commissario europeo e nel 2011 non ostacolò la formazione del Governo di emergenza nazionale. A titolo personale, il sen. Casini (PD) ha ricordato la scelta europea di Berlusconi, la sua capacità di riassorbire la spinta secessionista della Lega, il sogno di associare la Russia alla Nato. Il sen. De Cristofaro ha giudicato inopportuna la proclamazione del lutto nazionale per una personalità politica divisiva; a suo giudizio Berlusconi è stato portatore di un disegno regressivo e i suoi avversari, anziché contrastarne le politiche, hanno subito l'egemonia della cultura liberista; vanno però riconosciute a Berlusconi la capacità di provare empatia e di fondare la politica sulla speranza anziché sulla paura. Secondo la sen. Unterberger (Aut) è incomprensibile che un uomo di affari sia diventato quattro volte Presidente del Consiglio; la cultura politica di Berlusconi non è liberale bensì patriarcale e protezionista; Berlusconi ha umanizzato la politica ma ha anticipato il populismo dall'alto. Il sen. Renzi (A-IV) ha ricordato in particolare la scelta di Berlusconi per il popolarismo europeo e la sua capacità di avere rapporti umani. Secondo il sen. Salvini (LSP) Berlusconi è stato un rivoluzionario; la sua lezione è incentrata sul concetto di libertà economica, individuale e di espressione e sulla capacità di entrare in sintonia con le persone. Il sen. Boccia (PD) ha espresso rispetto per Silvio Berlusconi, ma ha rivendicato le differenze politiche in tema di Stato di diritto, fisco, idea di società; ha augurato infine a Forza Italia di proseguire il suo cammino. Il sen. Malan (FdI) ha ricordato in particolare l'umanità di Silvio Berlusconi, la capacità di dialogare con Capi di Stato e di capire le esigenze dei cittadini, la generosità e la capacità di amalgamare lo schieramento di centro destra.

A conclusione della discussione di mozioni sull'attuazione degli impegni previsti dal PNRR, l'Assemblea ha approvato la mozione di maggioranza (1-00053), la mozione (1-00052) presentata da A-IV e il punto 11 della mozione (1-00050) (testo 2) sottoscritta dai Gruppi PD, M5S, Misto-AVS e Aut.

La mozione di maggioranza impegna il Governo: 1) a proseguire nell'attività di attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dal PNRR, come aggiornato anche con l'inserimento del capitolo REPowerEU, assumendo tutte le iniziative ritenute necessarie al fine di assicurare il tempestivo raggiungimento entro il 2026 delle milestone e dei target; 2) ad informare il Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR, sugli investimenti e sulle riforme inserite nella proposta di aggiornamento del PNRR, comprensiva del capitolo REPowerEU, consentendo un adeguato ed approfondito esame; 3) a garantire il coinvolgimento delle principali società a partecipazione pubblica statale, delle parti sociali, delle organizzazioni della società civile, degli enti locali e regionali, ai fini dell'elaborazione della proposta di aggiornamento del PNRR e del capitolo REPowerEU italiano; 4) ad assicurare la piena coerenza della proposta di aggiornamento del PNRR, comprensivo del capitolo REPower, con le finalità del piano, garantendo l'attuazione delle riforme previste dal PNRR, nonché il conseguimento degli obiettivi trasversali relativi alla parità di genere, al miglioramento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, al riequilibrio territoriale e sviluppo del Mezzogiorno; 5) ad inserire nel capitolo REPowerEU del PNRR italiano proposte di investimento e di riforme che riguardino, in particolare: le reti di trasmissione e di distribuzione dell'energia; la produzione di energie rinnovabili, la riduzione della domanda di energia e la sua riqualificazione verso fonti rinnovabili; la transizione verde e l'efficientamento energetico del settore produttivo; gli investimenti in favore di famiglie e imprese; il sostegno alle filiere produttive green; 6) al fine di assicurare la piena realizzazione del PNRR e il raggiungimento di tutti gli obiettivi qualitativi e quantitativi dallo stesso previsti, ad elaborare una proposta di aggiornamento del Piano che si focalizzi specificatamente su misure che hanno registrato un notevole ritardo nella fase di avvio o un rilevante incremento dei costi a causa dell'inflazione, della mancanza di materie prime ovvero di altre circostanze oggettive e non preventivabili; 7) in linea con le raccomandazioni sul PNRR italiane formulate nell'ambito della Comunicazione del 24 maggio 2023 della Commissione europea "Semestre europeo 2023 - pacchetto di primavera", a salvaguardare gli interventi esclusi dal PNRR, all'esito dell'aggiornamento del Piano, utilizzando altre fonti di finanziamento nazionali disponibili a legislazione vigente, anche mediante la riprogrammazione del Piano nazionale complementare, e ricorrendo alle risorse messe a disposizione dalla programmazione 2021-2027 dei Fondi strutturali e del Fondo Sviluppo e coesione 2021-2027; 8) al fine di realizzare un miglioramento tangibile e duraturo dell'Italia, a garantire un utilizzo sinergico, più razionale ed efficiente delle risorse europee e nazionali destinate alla realizzazione degli investimenti pubblici, con particolare riguardo al rafforzamento dell'autonomia energetica, al sostegno alle attività produttive, alla transizione green e digitale, nonché all'attuazione delle politiche di coesione.

La mozione di A-IV impegna il Governo 1) a trasmettere alle Camere, in tempo utile e comunque non oltre i termini previsti, le schede descrittive di revisione del PNRR e del nuovo capitolo dedicato al REPowerEU, 2) a garantire il pieno coinvolgimento del Parlamento e delle opposizioni sia nella fase di elaborazione della nuova versione del PNRR sia nella successiva e conseguente fase di implementazione; 3) a includere nella nuova versione del PNRR interventi volti a riattivare l'unità di missione "Italia sicura", e ad adottare nel prossimo provvedimento sul RePowerEU il ripristino delle misure di "Industria 4.0" e la loro estensione agli interventi di formazione ed agli investimenti sulla transizione ecologica; 4) a prevedere interventi di semplificazione che assicurino la pronta realizzazione di una politica energetica nazionale che possa garantire al Paese autonomia strategica sul piano degli approvvigionamenti, procedendo rapidamente al rafforzamento delle infrastrutture e degli impianti esistenti e di quelli da realizzare.

Il punto 11 della mozione (1-00050) (testo 2) impegna il Governo ad escludere l'utilizzo delle risorse di pertinenza del PNRR per la produzione di armi e munizioni in conseguenza degli aiuti forniti all'Ucraina.

Il Ministro per gli affari europei Fitto, replicando alle critiche delle opposizioni, ha richiamato alcuni dati oggettivi: il Governo si è insediato a fine ottobre 2022, sui 55 obiettivi da raggiungere 25 erano già raggiunti, il Governo Meloni ha lavorato al raggiungimento dei restanti 30 obiettivi; ciò ha consentito di ottenere la terza rata e di avviare una trattativa complessa con tutti gli Stati europei. A differenza di quanto rappresentato, il Governo sta lavorando alla soluzione dei problemi d'intesa con la Commissione europea. La relazione della Corte dei conti, che evidenzia ritardi di attuazione, si riferisce all'anno 2022; lo scudo erariale era previsto da decreti legge dei Governi Conte e Draghi. I 68 miliardi a fondo perduto del PNRR sono stati assegnati non in base a capacità di contrattazione dei Paesi bensì in base a parametri oggettivi (dimensione della popolazione, mancata crescita del Pil e dell'occupazione durante la pandemia). Il Ministro ha rivendicato la scelta di unire al PNRR la programmazione dei fondi di coesione a fini di qualità ed efficacia della spesa; ha espresso l'auspicio di un confronto proficuo sulla relazione semestrale e sulla proposta di aggiornamento del PNRR: l'obiettivo del Governo è completare il piano nel 2026 e in questa prospettiva va inquadrata la discussione sulla quarta rata. Il Ministro ha espresso, infine, parere favorevole sulla mozione di maggioranza e sulla mozione presentata da A-IV, e parere contrario sulla mozione di PD, M5S, Aut e Misto-AVS ad eccezione del punto 11, accolto, che esclude l'utilizzo di fondi del PNRR per la produzione di armi in conseguenza degli aiuti all'Ucraina.

(La seduta è terminata alle ore 19:49 )

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