«
»

Mercoledì 2 Agosto 2023 - 95ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:06)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 797 di delega al Governo per la riforma fiscale. Il testo torna alla Camera dei deputati per l'approvazione definitiva.

La relatrice, sen. Zedda (FdI)), ha illustrato il provvedimento che, a seguito dell'esame in Commissione, consta di 23 articoli, distribuiti in capi e titoli. Gli articoli dall'1 al 4 compongono il titolo I e contengono i principi generali, i tempi di esercizio della delega e i criteri direttivi per la riforma dello statuto del contribuente, con particolare riguardo alla disciplina dell'interpello. II titolo II (articoli 5-15) riguarda i tributi, rappresenta la parte più ampia della delega ed è articolato in tre capi. Il capo I (articoli 5-8) interviene in materia di imposte sui redditi, l'IVA e l'IRAP; nell'articolo 9 confluiscono ulteriori disposizioni in materia, con l'obiettivo di semplificazione e razionalizzazione. Il capo II (articoli 10-12) contiene principi su tutte le altre imposte indirette. Il capo III (articoli 13 e 14) concerne i tributi regionali e locali mentre il capo IV (articolo 15) concerne la disciplina dei giochi, inclusa la tutela dei soggetti vulnerabili. Gli articoli dal 16 al 20 (titolo III), modificati durante l'esame in sede referente, attengono alla disciplina delle procedure di definizione dell'imponibile, accertamento, riscossione e contenzioso e alla revisione del sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale. Il titolo IV contiene i principi e i criteri direttivi relativi al riordino della normativa tributaria e alla codificazione nel solo articolo 21. Il titolo V (articoli 22 e 23) contiene le disposizioni finanziarie e la clausola di salvaguardia.

Al termine della discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Lisei, Orsomarso (FdI), Cristina Tajani, Losacco (PD), Lavinia Mennuni (FdI), Magni (Misto-AVS), Mariastella Gelmini (A-IV), Maria Domenica Castellone (M5S) e Borghesi (LSP), il Vice Ministro dell'economia e delle finanze Leo ha sostenuto che la riforma, strutturata in quattro aree, mira a garantire principi di diritto internazionale, uno statuto del contribuente come prelegge per il sistema tributario, ponendo grande enfasi sulla certezza del diritto per rendere il sistema tributario più accogliente e affidabile. Si desidera fornire regole chiare e stabili per attrarre investitori esteri e accelerare la lotta all'evasione fiscale, sfruttando le tecnologie informatiche e l'analisi predittiva. Si interviene altresì per la riduzione del contenzioso rispondendo alle sollecitazioni dell'Europa.

Durante l'esame dell'articolato sono stati approvati gli emendamenti identici 12.300 del sen. Romeo (LSP) e altri e 12.301 dei sen. Borghesi e Garavaglia (LSP),16.500, 16.501, 17.500,20.500 della relatricee 18.320 (testo 2) del sen. Lotito (FI-BP).Sono stati altresì accolti gli ordini del giorno G1.300 del sen. Romeo e altri, G1.301 del sen Zanettin (FI-BP), G7.300 (testo 2) del sen Bergesio e altri (LSP), G12.300 della sen. Sironi (M5S), G16.333 del sen. Paroli (FI-BP) e G18.300 del sen Orsomarso (FI-BP).

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato un voto favorevole i sen. Salvitti (Cd'I), Lotito (FI-BP), Garavaglia (LSP) e Melchiorre (FdI). La maggioranza ha espresso il pieno sostegno alla delega fiscale: la riforma mira a semplificare il sistema tributario, ridurre la pressione fiscale sulle famiglie e le imprese e instaurare un dialogo costruttivo tra contribuenti e amministrazione finanziaria; si punta a rendere il fisco più semplice, ridurre gli adempimenti burocratici e razionalizzare le norme fiscali. Anche i sen. Patton (Aut) e Raffaella Paita (A-IV), nel riconoscere il risultato come frutto della collaborazione e del confronto tra le diverse posizioni, hanno espresso soddisfazione per l'impostazione della delega, che riprende quella del precedente Governo. Hanno dichiarato voto contrario i sen. Magni (Misto-AVS), Turco (M5S) e Boccia (PD), che hanno criticato il provvedimento, sostenendo che non promuove la ridistribuzione della ricchezza né riduce le tasse sul lavoro e sulle imprese: la riforma è caotica e frammentata, crea un sistema tributario iniquo e non sostenibile e la progressività viene applicata solo ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, strizzando l'occhio agli evasori; un'occasione persa per costruire un sistema fiscale adatto alla società digitale e alle sfide attuali.

La Conferenza dei Capigruppo ha stabilito che il dl cosiddetto PA-bis sarà esaminato nella seduta di domani. Restano confermati gli altri argomenti in calendario. I lavori delle Commissioni riprenderanno, dopo la pausa estiva, a partire dal 4 settembre mentre l'Assemblea tornerà a riunirsi martedì 5 settembre per la discussione di ratifiche di accordi internazionali e l'eventuale seguito di argomenti non conclusi.

Il Presidente La Russa ha ricordato il 43º anniversario dell'attentato terroristico del 2 agosto 1980 a Bologna, che causò 85 vittime e oltre 200 feriti.

(La seduta è terminata alle ore 19:49 )

FINE PAGINA

vai a inizio pagina