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Giovedì 3 Agosto 2023 - 96ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:36)

Con 101 voti a favore, 68 contrari e 1 astenuto, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n 829 di conversione, con modificazioni, del dl 22 giugno 2023, n. 75, recante disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l'organizzazione del Giubileo 2025.

Il Presidente della 1a Commissione, sen. Balboni (FdI), ha manifestato il suo disagio per la compressione dei tempi d'esame delle leggi da parte del Parlamento che, come in questo caso, non consente la conclusione dei lavori in Commissione. Il provvedimento si divide in cinque capi. Il capo I (articoli 1-28-septies) contiene disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione. Il capo II (articoli 29-32-bis) reca disposizioni in materia di agricoltura. Il capo III (articoli 33-41) contiene disposizioni urgenti in materia di sport. Il capo IV, composto dal solo articolo 42, reca disposizioni in materia di cassa integrazione straordinaria in deroga. Il capo V contiene disposizioni per il Giubileo 2025 (art. 43) e prevede l'entrata in vigore (art. 44).

Al termine della discussione generale, nella quale sono intervenuti i sen. Sandra Zampa, Susanna Camusso, Simona Malpezzi (PD), Daniela Sbrollini (A-IV), Elisa Pirro (M5S) e Antonella Zedda, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha posto la questione di fiducia sull'approvazione del testo licenziato dalla Camera dei deputati.

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato la fiducia i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), secondo la quale il provvedimento valorizza le azioni del Governo di centrodestra nello snellire la burocrazia e semplificare le procedure; Daniela Ternullo (FI-BP), che ha espresso soddisfazione in particolare per la gestione dei Comuni in deficit strutturale in Sicilia e per le misure di contrasto al caro materiali; Maria Cristina Cantù (LSP), che si è concentrata sulla parte sanitaria, sottolineando l'importanza della prevenzione oncologica e la centralità della salute per lo sviluppo economico; Carmela Bucalo (FdI) che, in risposta alle critiche dell'opposizione, ha affermato che il Governo ha sbloccato concorsi e graduatorie per reclutare personale giovane e formato, anche nel settore militare e tributario. Hanno negato la fiducia, esprimendo preoccupazione riguardo alla decretazione d'urgenza e all'assenza di un dialogo parlamentare, i sen. De Cristofaro (Misto-AVS), che ha criticato le misure riguardo alla formazione a distanza per i docenti e i tagli ai fondi per la messa in sicurezza dei fiumi;Fregolent (A-IV), che, nel sottolineare l'importanza di una macchina burocratica efficiente per la realizzazione del PNRR, ha criticato la carenza di incentivi per i dipendenti pubblici; Cataldi (M5S), che ha stigmatizzato la scelta scellerata di eliminare il reddito di cittadinanza senza la creazione di nuovi posti di lavoro; Parrini (PD), che si è soffermato su due aspetti preoccupanti: la norma che sottrae competenze al Comitato per la previdenza complementare, senza confronto preventivo con le parti sociali, e un colpo di mano contro la Fondazione Centro sperimentale di cinematografia, simile a quanto fatto con INAIL e INPS.

Alle 15,30, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone ha reso un'informativa sul reddito di cittadinanza: il superamento avverrà attraverso un insieme di misure integrate e personalizzate, orientate verso l'inclusione sociale e lavorativa. Il Governo riconosce l'importanza del lavoro come soluzione duratura alla povertà e si impegna a costruire un sistema di politiche attive del lavoro per aiutare i cittadini a migliorare le proprie condizioni di vita e partecipare attivamente alla società. A partire dal 1° settembre 2023 sarà attiva la misura Supporto per la formazione e il lavoro, con l'obiettivo di favorire l'inserimento lavorativo delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, attraverso progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro. Dal 1° gennaio 2024, verrà erogato l'assegno di inclusione, una misura rivolta ai nuclei familiari che hanno almeno un componente in una delle condizioni previste, che tiene conto della situazione reddituale del beneficiario e del nucleo familiare. Il Governo sta lavorando alla riforma delle misure di contrasto alla povertà e all'inclusione attiva attraverso la revisione del programma GOL con l'obiettivo di rendere più fluida la presa in carico da parte dei servizi sociali e territoriali per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro e la qualificazione delle competenze dei cittadini attivabili al lavoro. È prevista poi una serie di incentivi occupazionali a favore dei datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell'assegno di inclusione o del supporto per la formazione e il lavoro, che mirano a favorire l'occupazione delle persone vulnerabili e a incentivare il settore privato a partecipare attivamente al processo di inclusione sociale e lavorativa. Il Governo ha istituito altresì un Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa (SISL), che, attraverso lo scambio di dati tra le diverse piattaforme digitali dei soggetti accreditati al sistema sociale del lavoro, agevola il coinvolgimento dei beneficiari e facilita la comunicazione e l'interazione tra i servizi competenti e le persone interessate alle misure di inclusione e formazione professionale.

Al conseguente dibattito hanno preso parte i sen. Magni (Misto-AVS), che ha manifestato disappunto per l'uso degli sms per comunicare la fine del reddito di cittadinanza, dimostrando un atteggiamento vigliacco e irrispettoso del Governo; Scalfarotto (A-IV), che, pur riconoscendo il reddito di cittadinanza una misura fallimentare, ha espresso dubbi sulla capacità dell'Esecutivo di affrontare le conseguenze delle decisioni prese; Licia Ronzulli (FI-BP), che criticato l'opposizione di soffiare sul fuoco del malessere sociale e sostenere manifestazioni contro il Governo; Patuanelli (M5S), che, invocando l'esistenza di diritti sociali universali, ha evidenziato la mancanza di azioni concrete per la riqualificazione dei lavoratori e la risoluzione dei problemi dei centri per l'impiego; Romeo (LSP), che ha sostenuto la necessità di trasformare il reddito di cittadinanza in uno strumento più efficace per accompagnare le persone al lavoro, senza penalizzare chi ne ha effettivamente bisogno; Boccia (PD), che ha chiesto un'azione più incisiva sulle politiche attive del lavoro, invitando la Ministra a coinvolgere le organizzazioni sindacali per affrontare il tema della precarietà e gli assistenti sociali e i sindaci per comprendere le esigenze dei cittadini; Zaffini (FdI), che ha espresso preoccupazione per la gestione delle risorse pubbliche: i 31 miliardi di euro spesi avrebbero potuto essere impiegati in settori come la sanità o le assunzioni nella pubblica amministrazione.

L'Assemblea ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 826 di conversione in legge del dl 28 luglio 2023, n. 98, recante misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica e di termini di versamento. Il testo passa ora alla Camera.

La relatrice, sen. Minasi (LSP), ha illustrato il provvedimento, che consta di 5 articoli: l'articolo 1 prevede una deroga transitoria riguardante i trattamenti ordinari di integrazione salariale per le imprese di specifici settori, consentendo limiti di durata più flessibili anche per l'ipotesi in cui i trattamenti siano concessi per eventi oggettivamente non evitabili; l'articolo 2 estende temporaneamente il trattamento di integrazione salariale agli operai agricoli a tempo indeterminato, con una riduzione dell'orario giornaliero contrattuale a causa di intemperie stagionali; l'articolo 3, modificato durante l'esame in sede referente, prevede che i Ministeri del lavoro e delle politiche sociali e della salute convochino le parti sociali per la sottoscrizione di intese tra organizzazioni datoriali e sindacali per l'adozione di linee-guida a tutela dei lavoratori esposti alle emergenze climatiche; l'articolo 4, anch'esso modificato, posticipa al 30 novembre 2023 il versamento del contributo di solidarietà per soggetti operanti nel settore energetico; l'articolo 5 prevede l'entrata in vigore.

Al termine della discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Mazzella (M5S), Annamaria Furlan (PD) e Zullo (FdI), durante l'esame dell'articolato sono stati accolti diversi ordini del giorno.

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Guidi (Cd'I), che ha manifestato imbarazzo nei confronti di una sinistra che ha scoperto tardivamente l'emergenza climatica; Paroli (FI-BP), che, pur riconoscendo la necessità di intervenire in modo strutturale in futuro, ha sottolineato l'importanza di approvare misure operative da subito; Elena Murelli (LSP), che ha apprezzato il dialogo con i sindacati per la definizione di linee guida in materia di emergenza climatica; Barcaiuolo (FdI), che ha espresso preoccupazione in relazione al pay-back delle aziende fornitrici di dispositivi medici, lamentando possibili gravi conseguenze per il settore biomedicale. Hanno dichiarato un voto contrario le sen. Elisa Pirro (M5S) e Susanna Camusso (PD), che hanno contestato la proroga per il versamento della tassa sugli extraprofitti da parte delle società energetiche e auspicato una maggiore consapevolezza riguardo all'emergenza climatica e alla protezione dei lavoratori; Magni (Misto-AVS), che ha accusato l'Esecutivo di non intervenire su alcune categorie di lavoratori esposte al rischio climatico, come gli agricoli stagionali e i rider. Dello stesso avviso è stata la sen. Sbrollini (A-IV), che tuttavia ha dichiarato l'astensione invocando il ripristino di Italia sicura per la prevenzione del dissesto idrogeologico.

(La seduta è terminata alle ore 20:05 )

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