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Giovedì 8 Febbraio 2024 - 156ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:36)

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 808 recante modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all'ordinamento giudiziario e al codice dell'ordinamento militare, nel testo proposto dalla Commissione.

Alla luce delle modifiche introdotte in sede referente, il testo si compone di 9 articoli: l'articolo 1 abroga il reato di abuso d'ufficio e apporta modifiche al reato di traffico di influenze illecite. L'articolo 2 introduce restrizioni alla pubblicazione e al rilascio di copie delle intercettazioni e modifica le modalità di applicazione delle misure cautelari. Durante l'esame in Commissione sono stati introdotte nuove garanzie di libertà del difensore. L'articolo 3 riguarda la modifica alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale. L'articolo 4 concerne le tabelle infradistrettuali e l'assegnazione degli affari penali, mentre l'articolo 5 prevede un aumento del ruolo organico della magistratura ordinaria. L'articolo 6 chiarisce i requisiti per i giudici popolari, mentre l'articolo 7 modifica le condizioni per l'avanzamento dei militari in seguito a provvedimenti giudiziari. L'articolo 8 contiene disposizioni finanziarie mentre l'articolo 9 stabilisce l'applicazione delle modifiche al codice di rito dopo due anni dalla entrata in vigore della legge.

È proseguito l'esame dell'articolato, iniziato nella seduta di ieri (v. comunicato n. 155): sono stati respinti tutti gli emendamenti mentre sono stati accolti gli ordini del giorno G5.0.108 a prima firma Rossomando (PD) e G5.0.110 a prima firma Bazoli (PD), rispettivamente in tema di case famiglia protette e strutture penitenziarie per minorenni.

Il seguito dell'esame è rinviato alla prossima settimana.

Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Tajani ha reso un'informativa sulla vicenda di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria dal febbraio 2023, con l'accusa di violenza armata di gruppo in seguito a una manifestazione politica di estrema destra: in ossequio al principio del garantismo, l'Italia si impegna per il rispetto dei diritti dei detenuti (attualmente 2405 italiani detenuti all'estero), indipendentemente dalla loro situazione giudiziaria. Nel caso della signora Salis, l'ambasciata italiana si è attivata fin dal primo giorno per fornirle assistenza, garantendo visite consolari e intervenendo per migliorare le sue condizioni detentive. Nonostante gli sforzi dell'ambasciata, la Salis è stata sottoposta a un regime di detenzione fortemente restrittivo e ha affrontato varie difficoltà durante il processo, tra cui la mancanza di traduzione degli atti processuali in italiano e l'uso delle catene durante l'udienza. L'Italia ha sollevato la questione con le autorità ungheresi in diverse occasioni, chiedendo il rispetto dei diritti della detenuta e un giusto processo; nonostante le richieste di misure cautelari alternative alla detenzione in Ungheria, non è stato possibile ottenere un cambiamento nel regime di custodia. L'ambasciata italiana ha continuato a seguire da vicino il caso e a sostenere la signora Salis e la sua famiglia: l'ambasciatore Jacoangeli ha incontrato il Ministro della Giustizia ungherese per sollevare le preoccupazioni riguardanti le condizioni di detenzione di Salis e il suo trattamento in aula; il Ministro ha promesso di richiedere una relazione dettagliata al procuratore generale sull'intera vicenda. Successivamente, Salis ha ricevuto la visita del procuratore capo, di una psicologa e di un'educatrice. Il Presidente del Consiglio Meloni ha affrontato il caso con il Primo Ministro ungherese Orbán in due occasioni: al telefono il 30 gennaio e a margine dei lavori del Consiglio europeo il 2 febbraio: ha chiesto un trattamento dignitoso per Salis e un giusto processo, rispettando l'autonomia dei giudici ungheresi; lo stesso auspicio è stato ribadito al Ministro degli esteri ungherese. Il Ministro Tajani e il Ministro Nordio hanno ricevuto Roberto Salis, padre di Ilaria, che ha chiesto una missiva del Governo italiano per favorire una misura cautelare alternativa alla detenzione e la possibilità che questa possa essere eseguita presso l'ambasciata. Tuttavia, il Ministro Nordio ha spiegato che tale richiesta non è possibile per ragioni legali e logistiche: l'ambasciata non è un luogo idoneo per la detenzione, non avendo la struttura o la legittimazione per sostituire un domicilio privato; servirebbero significativi lavori di adattamento e un aumento del personale per garantire la sicurezza dello Stato. Inoltre, l'ambasciata conserva documenti riservati e ha un ufficio cifra, pertanto preservare la sicurezza nazionale è essenziale. Il Ministro Tajani ha poi evidenziato le differenze tra il caso di Ilaria Salis e quello dei Marò, enfatizzando la natura giuridica distintiva di ciascuno e ha ribadito che la decisione sullo stato di libertà spetta al giudice ungherese, auspicando che ogni intervento rispetti la sovranità giurisdizionale.

Nella successiva discussione hanno preso la parola i sen. Julia Unterberger (Aut), che ha espresso dubbi sulla comparabilità della vicenda di Ilaria Salis con altri casi citati dal Ministro; Scalfarotto (IV), che ha criticato il Governo per la sua debolezza in politica estera e sollevato perplessità sull'efficacia delle azioni intraprese, suggerendo una possibile complicità con il Governo ungherese; Ilaria Cucchi (Misto-AVS), che ha espresso delusione per l'assenza di trasparenza e stigmatizzato la mancanza di risposte alle richieste di aiuto documentate della donna e della sua famiglia; Paroli (FI-BP), che ha elogiato il corpo diplomatico italiano per l'impegno profuso e sottolineato la responsabilità del Governo italiano nel pretendere il rispetto dei diritti di tutti i detenuti italiani all'estero; Sabrina Licheri (M5S), che ha rimarcato il grave silenzio istituzionale che ha circondato il caso Salis per un intero anno, chiedendo un impegno più incisivo del Governo per garantire i diritti dei connazionali detenuti all'estero; Stefania Pucciarelli (LSP), che ha richiamato l'importanza del vademecum pubblicato dalla Farnesina e del lavoro della Commissione per i diritti umani, invocando il rispetto delle regole umanitarie e del giusto processo; Alfieri (PD), che ha sottolineato l'importanza di condannare ogni forma di violenza, indipendentemente dall'appartenenza politica, ribadendo il dovere della Farnesina di difendere i diritti dei cittadini italiani in modo uniforme e rifiutando il paragone del caso Salis a situazioni in Iran ed Egitto; Scurria (FdI) che, partendo dal presupposto che il tema dei diritti umani e delle condizioni carcerarie riguarda non solo l'Ungheria, ma anche Paesi come Stati Uniti e Cina, ha invitato a una riflessione sul vero scopo della discussione in Aula: tutela dei cittadini italiani o speculazione politica?

Alle ore 15 si è svolto il question time.

Il Ministro della difesa Crosetto ha risposto all'interrogazione (3-00938), illustrata dalla sen. Mieli (FdI), sulla missione internazionale per la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso: l'Italia ha intrapreso diverse azioni, incluso l'invio di una fregata nel Mar Rosso e il sostegno all'iniziativa europea finalizzata a garantire la sicurezza nella regione; è necessario agire rapidamente insieme agli alleati per il libero transito delle merci e il rispetto del diritto internazionale. Soddisfatta l'interrogante.

Il Ministro dell'economia e delle finanze Giorgetti ha risposto all'interrogazione (3-00935), illustrata dal sen. Damiani (FI-BP), sul piano di riduzione delle partecipazioni pubbliche non strategiche, illustrando il piano del Governo per la dismissione e la razionalizzazione del patrimonio statale e delle partecipazioni per un ammontare di 20 miliardi nel triennio; è stata istituita una cabina di regia per coordinare la valorizzazione e la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico. Soddisfatto l'interrogante, che ha sottolineato l'importanza della fiducia degli investitori nel Paese. Il Ministro Giorgetti ha poi risposto all'interrogazione (3-00927), illustrata dal sen Spagnolli (Aut), sull'applicazione del canone unico patrimoniale sull'occupazione del sottosuolo da parte delle aziende produttrici di energia elettrica, riconoscendo la possibilità per il Parlamento di modificare o integrare l'interpretazione della norma che tutela gli utenti finali dai maggiori oneri gravati sulle aziende erogatrici, evitando così aumenti delle tariffe. In replica, il sen. Spagnoli ha confermato la necessità di una nuova norma che corregga la situazione. Il Ministro ha quindi risposto all'interrogazione (3-00940), illustrata dal sen. Borghi Enrico (IV), sull'incremento dell'IRPEF agricola nel quadro dell'attuale livello di pressione fiscale: il Governo si è impegnato nel sostenere il comparto agricolo, destinando 100 milioni di euro a un fondo di emergenza per l'agricoltura e la pesca; si sta valutando l'introduzione di esenzioni dall'IRPEF per gli imprenditori agricoli nel prossimo decreto milleproroghe. In replica, la sen. Paita (IV) ha evidenziato la contraddizione tra le azioni del Governo e le dichiarazioni pubbliche. In risposta all'interrogazione (3-00936), illustrata dalla sen. Floridia Aurora (Misto-AVS), sui profili di sostenibilità economica e di finanza pubblica della pista da bob di Cortina per le olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, il Ministro ha sottolineato la riduzione delle infrastrutture fisse non necessarie e l'attenzione alla sostenibilità economica del progetto e ha fornito dettagli sull'appalto e sui costi complessivamente sostenuti fino ad oggi dalle amministrazioni coinvolte. Insoddisfatta l'interrogante, che ha sollevato dubbi sulla capacità del Ministro di gestire le spese future e garantire la sostenibilità dell'opera. Il Ministro Giorgetti ha risposto all'interrogazione (3-00937), illustrata dalla sen. Damante (M5S), sul finanziamento delle opere comunali espunte dal PNRR, ribadendo che quelle già finanziate continuano a essere sostenute dalle risorse precedentemente assegnate e per altri interventi si stanno valutando le risorse necessarie per garantirne la continuità tramite il decreto PNRR quater. Insoddisfatta l'interrogante, che ha sottolineato l'assenza di dati certi sullo stato d'avanzamento degli interventi e delle risorse. In merito all'interrogazione (3-00939), illustrata dal sen. Garavaglia (LSP), sulla determinazione dell'ISEE in relazione al possesso di titoli di Stato, il Ministro Giorgetti ha dichiarato che lo schema di decreto è stato trasmesso al Ministero del lavoro, che ha concluso le attività istruttorie e presto lo sottoporrà al Consiglio di Stato per il parere: un iter cruciale per fornire maggiore sicurezza ai cittadini riguardo ai loro risparmi e alle decisioni di investimento future. Infine, in risposta all'interrogazione (3-00941), illustrata dal sen. Misiani (PD), sul piano di dismissioni di partecipazioni pubbliche, con particolare riguardo a Poste Italiane Spa, il Ministro ha chiarito che l'obiettivo non è solo ridurre il debito pubblico, ma anche promuovere lo sviluppo e l'efficienza: il Governo non perderà il controllo su Poste Italiane e il processo di privatizzazione sarà orientato a privilegiare i risparmiatori italiani e i dipendenti dell'azienda. Insoddisfatto il sen. Misiani, che ha paventato il rischio di privatizzare società strategiche a discapito del Paese e dei contribuenti.

In apertura di seduta il sen. Boccia (PD) ha sollevato preoccupazioni riguardo alla conduzione dei lavori in Commissione affari costituzionali, invitando il Presidente Balboni a rispettare le regole e i diritti di tutti i membri della Commissione, indipendentemente dalle affiliazioni politiche. Hanno preso parte al dibattito che ne è scaturito i sen. Patuanelli (M5S), Magni (Misto-AVS), Balboni, Malan (FdI), Romeo (LSP), Giorgis, Parrini (PD) e Dafne Musolino (IV).

Nel corso della seduta il Presidente La Russa ha commemorato il Giorno del ricordo, istituito per onorare la memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata, invitando l'Assemblea a osservare un minuto di silenzio.

(La seduta è terminata alle ore 16:03 )

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