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Mercoledì 21 Febbraio 2024 - 161ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:07)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 855 concernente modifiche alla legge 9 luglio 1990, n. 185, recante nuove norme sul controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento. Il testo passa ora alla Camera dei deputati.

Il provvedimento, composto da un solo articolo, reca modifiche per rendere la legislazione più adatta al contesto internazionale attuale, mirando a migliorare il meccanismo decisionale riguardante le esportazioni di materiali di armamento, senza modificare la disciplina di merito. Si prevede che il Comitato interministeriale per gli scambi di armi assuma la responsabilità dell'applicazione dei divieti, assicurando un maggiore coordinamento decisionale. Inoltre, si introducono disposizioni per semplificare le operazioni di scambio di armi, riducendo gli oneri burocratici sulle imprese italiane del settore. (v. Comunicato n. 159)

Nella seduta di giovedì scorso si è svolta la discussione generale. Oggi, nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Giovanna Petrenga (Cd'I), che ha espresso apprezzamento per l'obiettivo di semplificare le operazioni commerciali, riducendo gli oneri burocratici sulle imprese italiane del settore; Zanettin (FI-BP), che, nel criticare l'approccio retorico che contrappone presunti pacifisti a presunti guerrafondai, ha richiamato l'importanza di riflettere sulle questioni energetiche legate alla sicurezza e alla difesa, senza cadere in ideologie datate; Stefania Pucciarelli (LSP), che ha evidenziato la necessità di aggiornamenti alla luce dei cambiamenti globali, affermando che le modifiche mirano a snellire le operazioni senza compromettere la sicurezza; Speranzon (FdI), che si è soffermato sull'importanza di un organo politico di coordinamento come il Cisd per indirizzare le scelte strategiche e garantire il rispetto delle normative nazionali e internazionali. Anche il sen. Borghi Enrico (IV) ha approvato l'equilibrio raggiunto nel provvedimento, che garantisce vincoli significativi sul commercio di armi in situazioni di conflitto o violazioni dei diritti umani, ma ha espresso preoccupazione per la mancanza di un meccanismo di controllo delle fonti di finanziamento per il settore. Hanno dichiarato voto contrario i sen. Magni (Misto-AVS), che ha rifiutato l'idea che l'armamento sia la soluzione per garantire la pace e denunciato la subordinazione culturale all'industria bellica, ribadendo la necessità di coinvolgere i cittadini nella ricerca di soluzioni pacifiche; Marton (M5S), che ha espresso preoccupazione per la mancanza di contrappesi alla discrezionalità del Governo e sottolineato la necessità di un controllo parlamentare più efficace e di una maggiore attenzione alla trasparenza e alla responsabilità nell'industria degli armamenti; Delrio (PD), che ha criticato le modifiche proposte nel ddl, sostenendo che non adeguino la legge ai tempi moderni e non mantengano il primato della politica, dalla quale devono venire le soluzioni, non certo dall'aumento della produzione e dell'esportazione di armi.

Con 93 voti a favore, 61 contrari e un astenuto, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl n. 1027 recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi.

Il Presidente della 1a Commissione Balboni (FdI) ha riferito che la Commissione non è riuscita nemmeno a iniziare l'esame del provvedimento, sottolineando la necessità di una riflessione sulle regole che governano i lavori parlamentari. Il testo, che, a seguito delle modifiche apportate dalla Camera, si compone di 29 articoli, proroga vari termini riguardanti assunzioni, concorsi pubblici, graduatorie di reclutamento; si estende l'inconferibilità di incarichi regionali, si prorogano gli importi massimi per strumenti di acquisto; vengono posticipate le comunicazioni sull'uso di applicazioni di controllo parentale e prorogati i termini per le autocertificazioni dei cittadini non appartenenti all'UE residenti in Italia. Il provvedimento reca proroghe in materia economica, di salute, istruzione, infrastrutture, affari esteri, difesa, giustizia, ambiente, sport. Si prevede un contributo per la conversione digitale degli archivi delle imprese radiofoniche e si prorogano esenzioni fiscali per imprese colpite da eventi sismici. Altre proroghe di termini concernono temi relativi al lavoro e alla sicurezza.

A conclusione della discussione generale, alla quale hanno preso parte le sen. Naturale (M5S) e Camusso (PD), il Ministro per rapporti con il Parlamento Ciriani ha posto, a nome del Governo, la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti, dell'articolo unico del ddl di conversione, con modificazioni, del dl n. 215, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.

A seguito dell'unico intervento del sen. Patuanelli (M5S) nella discussione sulla fiducia, nelle dichiarazioni finali hanno annunciato la fiducia i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), secondo cui il decreto rappresenta un importante strumento per rispondere rapidamente alle esigenze dei cittadini e delle imprese; Damiani (FI-BP), che ha elogiato gli interventi previsti, sottolineando l'importanza delle misure di semplificazione, modernizzazione e sostegno alle imprese, nonché le risposte puntuali alle emergenze come quelle nel settore agricolo e sanitario; Bergesio (LSP), che ha enfatizzato l'impegno del Governo e della Lega a favore dell'agricoltura italiana, criticando le politiche europee che minacciano il settore; Domenica Spinelli (FdI), che si è soffermata sulle principali disposizioni del provvedimento, tra cui il taglio dell'Irpef agricola, il posticipo dell'obbligo di assicurazione per trattori e l'estensione dell'età lavorativa per medici in corsia. Hanno negato la fiducia i sen. Silvia Fregolent (IV), che ha criticato in particolare le politiche relative all'agricoltura e al libero mercato dell'energia, sottolineando la mancanza di interventi adeguati per proteggere i settori vulnerabili e contrastare le truffe; Elisa Pirro (M5S), che ha accusato la maggioranza di correre ai ripari per i propri errori anziché presentare provvedimenti efficaci, evidenziando una serie di mancanze e contraddizioni nella gestione del Paese; Parrini (PD), che ha esposto preoccupazioni riguardo alla frammentarietà e alla mancanza di visione organica nel provvedimento, accusando il Governo di compiacenza verso i potenti e di aggressività verso i cittadini deboli.

L'Assemblea ha avviato altresì l'esame del ddl n. 866 recante disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo,approvato dalla Camera dei deputati, nel testo proposto dalla Commissione.

Il relatore, sen. Berrino (FdI), ha illustrato il provvedimento, che si compone di 6 articoli. L'articolo 1 reca modifiche alla legge n. 71 del 2017 per includere il bullismo insieme al cyberbullismo, introduce una definizione di bullismo e interviene sull'organizzazione di piani d'azione e tavoli tecnici. L'articolo 2 modifica la legge sull'istituzione e sul funzionamento del tribunale per i minorenni, consentendo l'adozione di misure rieducative più flessibili e introducendo interventi preliminari di mediazione. L'articolo 3 contiene una delega al Governo per adottare disposizioni entro dodici mesi per prevenire e contrastare bullismo e cyberbullismo, potenziando servizi di assistenza e promuovendo campagne informative. L'articolo 4 istituisce la Giornata del rispetto il 20 gennaio per sensibilizzare sul rispetto degli altri e contro ogni forma di discriminazione. L'articolo 5 reca modifiche al regolamento scolastico per assicurare l'emersione di episodi di bullismo e cyberbullismo, uso di alcol e sostanze stupefacenti. Infine, l'articolo 6 contiene la clausola di invarianza finanziaria.

Hanno preso parte alla discussione generale i sen. Bazoli (PD). Nave, Elisa Pirro (M5S), Potenti, Clotilde Minasi (LSP), Carmela Bucalo, Elena Leonardi (FdI) e Dafne Musolino (IV).

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche e integrazioni al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 21 marzo. Oggi sarà discusso il dl in materia di proroga di termini normativi su cui il Governo ha preannunciato la posizione della questione di fiducia. Domani, oltre a quanto previsto, si terrà la discussione del ddl su bullismo e cyberbullismo. Il calendario della prossima settimana prevede la discussione dei ddl di ratifica di accordi internazionali, del ddl collegato sulla competitività dei capitali e, dalla sede redigente, dei ddl su sicurezza del personale scolastico e imprenditoria giovanile nel settore agricolo. Dal 5 al 7 marzo sarà discusso il dl sull'amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico mentre dal 12 al 14 si discuteranno i dl sulla Presidenza italiana del G7 e sulle elezioni 2024. Martedì 19 il Presidente del Consiglio dei ministri renderà comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo; sarà altresì discusso il dl sulle Olimpiadi Milano Cortina. Giovedì 29 febbraio, 14 e 21 marzo si terranno il sindacato ispettivo e, alle 15, il question time. I sen. Boccia (PD), Patuanelli (M5S), De Cristofaro (Misto-AVS) e Borghi Enrico (IV) hanno chiesto l'intervento in Aula del Ministro Fitto affinché possa fornire chiarimenti sulle modifiche apportate ai progetti di investimento del PNRR. Il sottosegretario Matilde Siracusano ha assicurato che il Ministro fornirà i chiarimenti in Aula e trasmetterà una relazione semestrale. Sono state quindi respinte le richieste di modifica avanzate.

Nel corso della seduta il Presidente La Russa ha commemorato Aleksej Navalny, uno dei più noti oppositori del Presidente russo Putin, tragicamente scomparso mentre era privato della libertà, vittima di una detenzione segnata da stenti e dubbi, la cui lotta diventa simbolo di riscatto. Si sono uniti all'espressione di cordoglio e alla condanna delle violazioni dei diritti umani e della repressione politica i sen. Borghi Enrico (IV), Stefania Craxi (FI-BP), Lombardo (Misto-Az), Alessandra Maiorino (M5S), Stefania Pucciarelli (PD), Casini (PD) e Speranzon (FdI).

(La seduta è terminata alle ore 19:46 )

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