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Mercoledì 10 Aprile 2024 - 177ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 11:06)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 806 recante modifiche al codice di procedura penale in materia di sequestro di dispositivi e sistemi informatici, smartphone e memorie digitali. Il provvedimento passa ora all'altro ramo del Parlamento.

Alla luce delle modifiche apportate dalla Commissione giustizia, il testo si compone di 4 articoli. L'articolo 1 introduce una procedura dettagliata per il sequestro dei dispositivi elettronici nell'ambito delle indagini penali, volta a garantire un equilibrio tra l'esigenza investigativa e la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini. Tra le novità introdotte, la riserva di giurisdizione attribuisce al gip il potere di autorizzare il sequestro dei dispositivi informatici, garantendo così un controllo giudiziario sulla procedura; tale autorizzazione è subordinata alla necessità che i dispositivi siano indispensabili per il proseguimento delle indagini, nel rispetto del principio di proporzionalità. In situazioni di urgenza, il pubblico ministero può disporre il sequestro preventivamente, ma deve poi richiedere l'autorizzazione giudiziaria entro tempi stretti. Gli articoli successivi apportano modifiche al codice di procedura penale, inclusa la disciplina delle perquisizioni informatiche e delle garanzie di inviolabilità e segretezza della corrispondenza; si stabiliscono tempi stringenti per l'esecuzione delle attività tecniche e si prevede il riesame dei decreti di sequestro. Il provvedimento include anche disposizioni transitorie per le perquisizioni successive all'entrata in vigore della legge.

Nella seduta di ieri si è conclusa la discussione generale. Oggi, in replica, il relatore, sen. Rastrelli (FdI), ha richiamato l'importanza di un provvedimento che bilancia efficacemente esigenze investigative e diritti fondamentali dei cittadini, come la riservatezza, evidenziando la necessità di una giurisdizione anticipata per garantire controlli adeguati sull'accesso ai dati digitali. Respinti tutti gli emendamenti, nelle dichiarazioni finali hanno annunciato un voto favorevole i sen. Scalfarotto (IV), Zanettin (FI-BP), Erika Stefani (LSP) e Berrino (FdI), che hanno preliminarmente evidenziando la necessità di colmare il vuoto normativo in materia, richiamando l'importanza di disposizioni in grado di proteggere la privacy in un'epoca di rapido sviluppo tecnologico, in cui gli smatphone in particolare assumono un ruolo cruciale per la mole di dati sensibili in essi contenuti. Il sen. Scarpinato (M5S) ha dichiarato il voto contrario del Gruppo, criticando la maggioranza di priorizzare interessi particolari a discapito dell'interesse generale e rilevando alcune contraddizioni nel testo proposto, che potrebbero ostacolare la lotta alla corruzione e complicare ulteriormente il sistema giudiziario. Il sen. Verini (PD) ha annunciato un voto di astensione per l'opportunità persa di un lavoro comune che avrebbe potuto portare a un risultato condiviso, sottolineando una presunta tendenza a indebolire l'azione della magistratura e la sua indipendenza.

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1010 recante istituzione del premio di «Maestro dell'arte della cucina italiana».

Il relatore, sen. Amidei (FdI), ha riferito sul provvedimento, che si compone di 12 articoli, rilevando l'importanza di riconoscere il ruolo fondamentale dei maestri italiani nella diffusione e promozione della cucina nazionale nel mondo. Il provvedimento, come definito all'articolo 1, mira a valorizzare le eccellenze culinarie italiane e promuovere la biodiversità e la qualità dei prodotti locali. Si istituisce un premio per eccellenze gastronomiche, si definiscono categorie di merito e requisiti per la candidatura; la selezione è gestita da un comitato nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri e i premiati potranno svolgere incarichi di esperti nel settore. La legge prevede una spesa annua di 2.000 euro.

Approvato l'articolato, nelle dichiarazioni finali sono intervenuti a favore del provvedimento i sen. Machaela Biancofiore (Cd'I), Silvestro (FI-BP), Bergesio (LSP) e Maffoni (FdI). I sen. Sabrina Licheri (M5S) e Franceschelli (PD) hanno annunciato un voto contrario, stigmatizzando il ricorso a una norma primaria per l'istituzione di premi gastronomici e accusando il Governo di non affrontare le sfide più urgenti dell'economia italiana. Di pari avviso il sen. Scalfarotto (IV), che tuttavia ha annunciato l'astensione, ritenendo che il Governo dovrebbe concentrarsi su questioni più rilevanti e strategiche per il Paese, come la Politica agricola comune.

Nel corso della seduta il Presidente La Russa ha espresso il cordoglio e la solidarietà del Senato alle famiglie delle vittime dell'incidente occorso ieri alla centrale idroelettrica di Suviana, ricordando altresì i due carabinieri deceduti in un incidente stradale nel Salernitano.


(La seduta è terminata alle ore 17:16 )

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