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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 63 (Nuova Serie), giugno 2021

Biblioteche e archivi a Roma

La Biblioteca "Luigi De Gregori" del Ministero dell'istruzione

Si ringrazia per il contributo la Dott.ssa Cinzia Iossa, Bibliotecaria.

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La storia

La Biblioteca "Luigi De Gregori" è la biblioteca dell'attuale Ministero dell'istruzione e ha sede al piano terreno del Palazzo di viale Trastevere. È una biblioteca governativa, aperta al pubblico, con un posseduto specializzato sui temi della storia della scuola italiana, sulla sua legislazione e sulla storia della pedagogia e dei pedagogisti italiani, con una sezione in via di ricollocazione sugli studi comparati del settore.

Fino al 2 ottobre del 2017 è stata denominata "Biblioteche ed emeroteca del Ministero dell'istruzione". L'uso del termine 'Biblioteche' nel titolo ufficiale utilizzato dall'Amministrazione non è un refuso ma si riferisce al fatto che è articolata in due sale, quella di lettura e quella che aveva come titolo - ancora leggibile sulla porta - "Biblioteca di legislazione scolastica comparata", con cartellinatura e catalogo proprio, che fino agli anni Settanta dava alle stampe due periodici: la "Rassegna di legislazione scolastica comparata" e il "Bollettino di legislazione scolastica comparata".

Nasce nel 1863, con lo Stato Unitario durante il ministero Amari e ha la sua prima sede nella Collegiata Universitaria di Torino, capitale d'Italia. Nel 1870, con il trasferimento della capitale da Firenze a Roma, la Biblioteca trova una nuova sistemazione: prima all'interno del palazzo del Ministero, in piazza della Minerva [nei locali oggi occupati dalla Biblioteca del Senato, ndr] e, successivamente, in alcuni locali della Biblioteca Casanatense.

Arrivata a Roma comincia una storia piuttosto tormentata di chiusure e riaperture, nonché di smembramento delle collezioni. Negli anni del dicastero di Ruggiero Bonghi (1874 - 1876), le raccolte vennero per la prima volta smembrate per costituire la biblioteca circolante del Museo pedagogico (fondato nel 1874). Nel 1904, poi, vennero donati quasi cinquemila volumi alla Biblioteca nazionale di Torino, distrutta dal terribile incendio del mese di gennaio nel quale andarono in fumo circa 3.000 manoscritti e oltre 25.000 stampati.

Fra le poche opere che rimasero conservate nelle due sale presso la Biblioteca Casanatense vanno ricordate le raccolte degli Atti parlamentari, gli Annuari delle università, le raccolte delle Leggi e dei Decreti (compresi quelli varati dagli Stati italiani prima dell'annessione al Regno d'Italia) e i Bollettini Ufficiali del Ministero che ancora oggi si possono consultare nella attuale sede di viale Trastevere.

Nonostante una parziale ricostituzione nel 1912, la Biblioteca, diretta da Luigi De Gregori, venne soppressa nel 1920 per volere di Benedetto Croce che ne conservò una sezione legislativa collocandola presso la Biblioteca Alessadrina. Nel 1926, il ministro Pietro Fedele riconobbe la necessità di ricostituire la Biblioteca in maniera tale che «rispondesse adeguatamente ed utilmente alle varie esigenze di consultazione e di studio da parte degli Uffici».

Nel 1928 il materiale documentario pazientemente ricostruito fu trasportato nella nuova sede del Ministero in viale del Re (poi viale Trastevere) e, nel 1937, la Biblioteca fu definitivamente collocata nella sede attuale, con una sala di Legislazione scolastica, una Emeroteca, una sala di lettura a volta molto alta, completamente scaffalata in legno, allestita da Cesare Bazzani (l'architetto della Biblioteca nazionale centrale di Firenze e della Galleria nazionale d'arte moderna di Roma) proprio sotto lo studio del Ministro. Collocata all'interno della Direzione generale delle Accademie e Biblioteche, cuore pulsante delle attività statali per le biblioteche, dal 1975, data della suddivisione di competenze tra Ministero della pubblica istruzione e il neonato Ministero per i beni e le attività culturali voluto dall'allora ministro Giovanni Spadolini, conosce un lento declino che è sembrato inarrestabile.

Nel 2017, con D.M. 4 ottobre 2017 a firma della ministra Valeria Fedeli, è stata intitolata finalmente al nome di Luigi De Gregori, direttore anche di questa Biblioteca, ispettore bibliografico e responsabile delle operazioni destinate al salvataggio delle biblioteche italiane durante la Seconda guerra mondiale. Il titolo del convegno inaugurale è diventato, in sintesi, l'attuale programma di lavoro: "Fontane, non serbatoi". Lo scriveva Luigi De Gregori a proposito delle biblioteche pubbliche statunitensi nel capitolo Le biblioteche americane de La mia campagna per le biblioteche.

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Le collezioni

Attualmente la Biblioteca non ha ancora ripreso il carattere di strumento dell'amministrazione per lo svolgimento dei propri compiti, se non in piccola parte, ma è una biblioteca specializzata per gli studi storici della storia della scuola, della pedagogia italiana e internazionale, e della legislazione scolastica. Le sue collezioni formano un patrimonio unico nel suo genere, anche perché conserva e continua a raccogliere la produzione di letteratura grigia ed edita del Ministero.

Nella Sala di Legislazione scolastica sono stati allocati i verbali del Consiglio nazionale della pubblica istruzione e del Consiglio universitario nazionale, due serie storiche quasi complete, che hanno ancora la necessità di essere accessibili al pubblico.

Dal 2021 sono stati anche ricondotti nei nuovi magazzini librari, concepiti secondo gli standard attuali per garantire la conservazione della documentazione, tutte le monografie e i periodici che all'inizio degli anni 2000 erano stati dislocati in depositi fuori città, poiché i vecchi magazzini non erano più idonei a una corretta funzione di deposito.

Si tratta di un posseduto di interesse principalmente per gli studi sulla scuola; i nuclei più interessanti sono relativi soprattutto al periodo post unitario e al ventennio fascista che vanno a completare quanto già presente negli scaffali della Biblioteca. Tali materiali sono attualmente in via di catalogazione perché possano al più presto essere disponibili per gli studiosi.

La sua comunità di riferimento è costituita da studiosi, ricercatori e studenti universitari ma anche da insegnanti, italiani e di altre realtà nazionali.

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Servizi e progetti

La Biblioteca è in SBN e sta procedendo alla catalogazione del posseduto. È in NILDE e assicura il document delivery non solo tramite questo strumento. È pubblica e aperta tutti i giorni lavorativi in orario di ufficio.

Anche a seguito della forte connotazione derivante dal posseduto acquisito negli anni Trenta, è fonte di letteratura e di documentazione che consente di studiare in maniera approfondita la politica scolastica del fascismo e l'attività normativa e la letteratura pedagogica antiebraica. Lo testimoniano i lavori di ricerca che vi sono stati effettuati e anche il lavoro condotto assieme a tirocinanti e studenti sulle leggi razziali del 1938.

Il progetto di ricerca sullo studio dei provvedimenti antiebraici emanati tra il 1938 e il 1943, effettuato grazie allo spoglio dei Bollettini Ufficiali del Ministero della educazione nazionale, è stato organizzato in una pubblicazione che il 25 gennaio 2019 il Ministero ha inviato tramite il web a tutte le scuole italiane: si tratta di Vietato studiare, vietato insegnare: il Ministero dell'educazione nazionale e l'attuazione delle norme antiebraiche, 1938-1943, a cura di Vincenza Iossa e Manuele Gianfrancesco, con prefazione di Michele Sarfatti, uno strumento di lavoro liberamente accessibile in internet [alla cui presentazione, presso la Biblioteca della Corte Costituzionale, "MinervaWeb" ha dedicato un articolo nel n. 53, n.s., ottobre 2019, ndr].

Grazie alle recenti acquisizioni si aprono altre linee di studio su documentazione inedita o comunque rara.

Nel 2021, nel quadro delle celebrazioni per il centenario della nascita di Primo Levi ha ospitato la "Lettura Primo Levi in occasione del Giorno della memoria", per la voce di Fabrizio Gifuni, che ha dato origine a una breve pubblicazione, per accompagnare l'attività dei docenti e degli studenti che si avvicinano allo studio dei testi di questo grande scrittore italiano oltre che testimone della Shoah.

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Orari ed emergenza Covid-19

Gli orari di apertura abituali sono consultabili alla pagina: www.miur.gov.it/web/guest/informazioni-e-contatti.

Attualmente, in emergenza Covid-19, i servizi sono offerti solo su prenotazione per motivi di studio e ricerca, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica.

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Indirizzo e contatti:

La sede della Biblioteca è in viale Trastevere n.76, 00186 Roma; il pubblico accede da via Dandolo 3, su prenotazione econ un documento di riconoscimento valido.

Tel. Biblioteca 06.5849.2053-2771

Tel. Emeroteca 06.5849.2806

Email: biblioteca@istruzione.it ; vincenza.iossa@istruzione.it

Sito web: www.miur.gov.it/biblioteche-e-emeroteca

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