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Giovedì 18 Gennaio 2024 - 147ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:13)

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 615, collegato alla manovra di finanza pubblica, recante disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, nel testo proposto dalla Commissione.

Il provvedimento, alla luce delle modifiche apportate in sede referente, si compone di 11 articoli. L'articolo 1 indica le finalità dell'intervento normativo; l'articolo 2 stabilisce una clausola di limitazione delle intese da parte del Presidente del Consiglio per assicurare la coesione nazionale; l'articolo 3 rafforza il ruolo del Parlamento nella determinazione dei LEP; l'articolo 4 garantisce l'uguaglianza dei LEP su tutto il territorio nazionale; gli articoli 5 e 6 regolano rispettivamente le modalità dell'intesa e il trasferimento delle funzioni dalle Regioni agli enti locali; l'articolo 7 contiene una clausola di supremazia statale: l'articolo 8 riguarda la Commissione paritetica di valutazione degli oneri derivanti dalla delega di funzioni alle Regioni; l'articolo 9 stabilisce che le intese non devono pregiudicare l'entità delle risorse da attribuire alle altre Regioni; l'articolo 10 contiene una norma di garanzia per l'unità nazionale e la coesione sociale; l'articolo 11, infine, contiene disposizioni transitorie (v. comunicato n. 145).

Nella seduta di ieri è stata respinta la richiesta di non passaggio agli articoli. Oggi, durante l'esame dell'articolato sono stati approvati gli emendamenti 1.75 (testo 2) (Parrini (PD) e altri), 3.221 (Giorgis (PD) e altri), 3.1000 e 3.227 dei relatori, 3.246 (testo 2) (Lisei (FdI) e altri), 4.203 (testo 2) (De Priamo (FdI) e altri) e 11.250 (testo 2) (De Cristofaro (Misto-AVS) e altri). Sull'emendamento 4.203 di FdI si è aperto un ampio dibattito, nel quale i Gruppi di opposizione, dopo aver contestato il contenuto del testo, che prevede un incremento delle risorse senza modificare la spesa complessiva, hanno espresso preoccupazioni riguardo all'inammissibilità di emendamenti simili, evidenziando un'irrispettosa condizione per i parlamentari. Sono stati altresì accolti gli ordini del giorno G1.200 (De Priamo (FdI) e altri), G5.200 (Garavaglia (LSP)) e G10.200 (testo 2) (Sabrina Licheri (M5S) e altri).

Le dichiarazioni di voto e la votazione finale avranno luogo nella seduta di martedì con diretta televisiva.

Alle ore 15 si è svolto il question time.

Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Tajani ha risposto all'interrogazione (3-00864), illustrata dal sen. Renzi (IV), sul ruolo dell'Italia nelle recenti candidature per nomine ed assegnazioni di sedi di organizzazioni internazionali: gli interroganti non sono adeguatamente informati sulle recenti conquiste diplomatiche del Paese; il Ministro ha quindi elencato le vittorie, dalle nomine strategiche nelle agenzie internazionali al trionfo di Milano per ospitare il Tribunale unificato dei brevetti. L'interrogante ha rimproverato al Ministro di focalizzarsi sulla campagna elettorale anziché affrontare le sfide diplomatiche con un approccio bipartisan. Il Ministro ha poi risposto all'interrogazione (3-00863), illustrata dal sen. Gasparri (FI-BP), sulla sicurezza dei traffici commerciali nel Mar Rosso: occorre una risposta europea alle operazioni angloamericane in Yemen per proteggere le navi mercantili italiane e promuovere un'azione diplomatica e militare coordinata. Soddisfatto il sen. Gasparri, che ha espresso apprezzamento per l'equilibrio dell'Italia nel gestire le sfide nella regione. È poi seguita la risposta all'interrogazione (3-00868), illustrata dal sen. Dreosto (LSP), sulle iniziative europee ed internazionali volte a garantire la sicurezza nel Mar Rosso: la minaccia Houthi sta già causando riduzioni nei transiti, con potenziali impatti sui costi assicurativi e tempi di percorrenza; occorre potenziare la presenza militare nell'area per garantire la libertà di navigazione. Soddisfatto l'interrogante, che ha incoraggiato ulteriori sforzi per rafforzare la posizione internazionale dell'Italia. Il Ministro Tajani ha infine risposto all'interrogazione (3-00869), illustrata dalla sen. Rojc (PD) sulla strategia italiana per affrontare le conseguenze della crisi nel Mar Rosso: il Governo sta cercando una soluzione europea per proteggere gli interessi economici e propone l'espansione delle competenze della missione militare dallo Stretto di Hormuz a Suez. In replica, il sen. Casini (PD) ha sottolineato la necessità di un'Europa credibile che integri politica estera e una forte dimensione di difesa.

Il Ministro dell'interno Piantedosi ha risposto all'interrogazione (3-00867), illustrata dalla sen. Unterberger (Aut), sull'aumento delle condotte di criminalità comune e l'adozione di provvedimenti di "Daspo urbano" con particolare riguardo al Trentino-Alto Adige: il Governo evidenzia un'attenzione continua al controllo del territorio e sta pianificando ulteriori interventi normativi per rafforzare la sicurezza urbana, incluso l'estendersi della possibilità di disporre il Daspo per vietare l'accesso a infrastrutture e pertinenze del trasporto pubblico a soggetti denunciati o condannati per reati contro la persona o il patrimonio. L'interrogante ha ribadito l'importanza di comunicare meglio le azioni intraprese per soddisfare la popolazione. In risposta all'interrogazione (3-00865), illustrata dal sen. Nave, sulla lotta alla criminalità nelle città di Roma e Napoli, il Ministro Piantedosi ha menzionato azioni di controllo del territorio e interventi interforze, con numeri significativi di operatori impiegati e arresti effettuati, nonché misure di prevenzione, provvedimenti di espulsione e l'impegno per la rigenerazione urbana. Il sen. Nave, pur apprezzando lo sforzo del Ministro, si è dichiarato insoddisfatto, sottolineando la necessità di un approccio globale che affronti le radici sociali, economiche e culturali della criminalità. Il Ministro ha infine risposto all'interrogazione (3-00866), illustrata dal sen. Balboni (FdI), sulla sicurezza nelle stazioni ferroviarie e nelle aree limitrofe: durante i controlli nel 2023 sono state coinvolte oltre 33.000 unità delle forze di polizia, con risultati positivi nella riduzione dei reati, inclusi arresti, denunce e misure di prevenzione. Soddisfatto il sen. Balboni, che ha espresso apprezzamento per l'impegno del Governo nel contrastare il problema della sicurezza nei luoghi pubblici.

(La seduta è terminata alle ore 16:05 )

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