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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 29 (Nuova Serie), ottobre 2015

Eventi

Presentazione dei volumi: "Piero Calamandrei. Diario 1939-1945" e "Inventario dell'Archivio Piero Calamandrei di Montepulciano". Sala degli Atti parlamentari, 24 settembre 2015

copertinaLo scorso 24 settembre, nella Sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato "Giovanni Spadolini", ha avuto luogo la contestuale presentazione della prima edizione integrale dei diari di Piero Calamandrei e dell'"Inventario dell'Archivio Piero Calamandrei di Montepulciano". All'evento, introdotto dal direttore della Biblioteca e responsabile dell'Archivio storico del Senato Giuseppe Filippetta, hanno partecipato lo storico Giovanni De Luna, il giurista Francesco Cocozza, la docente di Archivistica Linda Giuva, la ricercatrice Francesca Cenni e Silvia Calamandrei, direttrice della Biblioteca-Archivio Calamandrei di Montepulciano.

Nella presentazione dell'evento Giuseppe Filippetta ha sottolineato il fondamentale ruolo svolto dalla Biblioteca-Archivio Calamandrei per la custodia e la valorizzazione delle carte dell'Archivio, la proposizione di iniziative culturali e la curatela di volumi di rilevante importanza per la conoscenza della storia italiana del Novecento. Nel suo intervento, Linda Giuva sì è soffermata sui rapporti tra biografia, autobiografia e archivio, rimarcando tra l'altro come i diari di Calamandrei siano una forma di auto-narrazione mediante la quale il grande costituzionalista cerca, come egli stesso ha scritto, di sfuggire alla «frammentaria fosforescenza di immagini isolate e senza senso», per restituire e tramandare un significato storico agli eventi di cui è stato testimone; in tal senso, le carte e i documenti che Calamandrei ci ha lasciato si configurano come un antidoto all'oblio e alle rimozioni.

Dal canto suo, Giovanni De Luna ha evidenziato come gli storici abbiano raccolto il "messaggio in bottiglia" lanciato con i propri diari da Calamandrei ai suoi originari interlocutori, gli storici appunto, che hanno fatto di quei diari e dell'archivio dei documenti preziosi, considerando l'insigne giurista come uno straordinario testimone e un lucido osservatore della profonda crisi attraversata dal nostro paese tra il 1939 e il 1945. De Luna ha poi notato il senso di spaesamento intellettuale, generazionale e esistenziale che caratterizza i diari di Calamandrei, attraversati da un certo disagio esistenziale.

Francesco Cocozza si è invece soffermato sulle metafore botaniche nell'oratoria di Calamandrei, accennando al suo erbario e alla relativa pubblicazione, mentre Francesca Cenni, curatrice con Silvia Calamandrei dell'edizione integrale dei Diari, ha illustrato le modalità archivistiche con cui si è svolto il lavoro della raccolta. L'evento è stato suggellato dall'intervento di Silvia Calamandrei, che ha rievocato la storia editoriale dei diari in questione, soffermandosi sulla ricostruzione filologica di un intero percorso esistenziale e politico, e sull'importanza di tramandare tale ricca esperienza alle nuove generazioni.

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