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Martedì 10 Gennaio 2023 - 26ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:33)

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato il calendario dei lavori fino al 26 gennaio: domani sarà concluso l'esame del decreto-legge per la proroga dell'invio di materiali militari in Ucraina; giovedì 12 si svolgeranno il sindacato ispettivo e il question time con i Ministri degli esteri, dell'interno e dell'economia. Martedì 17 alle ore 16 è convocato il Parlamento in seduta comune per l'elezione di dieci componenti del Consiglio Superiore della Magistratura. Mercoledì 18 gennaio alle ore 9.30 il Ministro Nordio svolgerà la relazione annuale sull'amministrazione della giustizia. Nella stessa settimana è previsto anche l'esame del decreto-legge per la tutela dell'interesse nazionale in settori strategici e del ddl relativo ai viaggi della memoria. Nella settimana dal 23 al 26 gennaio sarà esaminato, se trasmesso in tempo utile dalla Camera, il decreto-legge recante interventi urgenti per la popolazione di Ischia.

L'Assemblea ha deliberato l'adozione della procedura abbreviata, prevista dall'articolo 81 del Regolamento, in ordine al disegno di legge (347), modifica alla legge 20 luglio 2000, n. 211, recante «Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti», al fine di prevedere un fondo per favorire l'organizzazione da parte delle scuole secondarie di secondo grado di «viaggi nella memoria» nei campi medesimi. Hanno svolto dichiarazione favorevole alla richiesta della procedura di urgenza i sen. Aurora Floridia (Misto-AVS), Spagnolli (Aut, Giusy Versace (A-IV), Occhiuto (FI-BP), Barbara Floridia (M5S), Daisy Pirovano (LSP) prima firmataria del disegno di legge, Verducci (PD) e Ester Mieli (FdI). A favore dell'iniziativa si è espresso infine il Sottosegretario di Stato Perego.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl 389, conversione in legge del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185, recante disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell'Ucraina.

La relatrice, sen. Craxi (FI-BP), ha illustrato il contenuto del provvedimento, che risponde alla necessità per l'Italia di ottemperare ad impegni assunti nell'ambito delle Nazioni Unite, dell'Unione europea e dell'Alleanza atlantica, per affrontare più efficacemente la crisi internazionale in atto in Ucraina e le relative conseguenze sugli equilibri geopolitici e sulla sicurezza internazionale. L'articolo 1, in particolare, proroga fino al 31 dicembre 2023, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, già prevista, fino al 31 dicembre 2022, dall'articolo 2-bis del decreto-legge n. 14 del febbraio 2022. L'autorizzazione è concessa "nei termini e con le modalità" stabilite nella normativa richiamata, e "previo atto di indirizzo delle Camere". La relatrice ha ricordato che l'articolo 2-bis del decreto-legge n. 14 del 2022 autorizza, previo atto di indirizzo delle Camere, la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative ucraine, in deroga alla legge n. 185 del 1990 e agli articoli 310 e 311 del Codice dell'ordinamento militare, e alle connesse disposizioni attuative, che disciplinano la cessione di materiali di armamento e di materiali non di armamento. L'elenco dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari oggetto della cessione, nonché le modalità di realizzazione della stessa, sono definiti con uno o più decreti del Ministro della difesa, adottati di concerto con i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'economia e delle finanze. Ai sensi dello stesso articolo 2-bis, il Ministro della difesa e il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con cadenza almeno trimestrale, riferiscono alle Camere sull'evoluzione della situazione in atto. La relatrice ha poi sottolineato che il 1° marzo 2022 i due rami del Parlamento, a conclusione delle comunicazioni sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina rese dal Presidente del Consiglio, hanno approvato risoluzioni che impegnano il Governo ad attivare "con le modalità più rapide e tempestive, tutte le azioni necessarie per assicurare assistenza umanitaria, finanziaria, economica e di qualsiasi altra natura, nonché - tenendo costantemente informato il Parlamento e in modo coordinato con gli altri Paesi europei e alleati - la cessione di apparati e strumenti militari che consentano all'Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione". Tale orientamento è stato poi confermato e precisato nelle successive risoluzioni, approvate dal Senato e dalla Camera in occasione delle comunicazioni rese dal Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 giugno 2022. Le risoluzioni impegnano il Governo a "continuare a garantire, secondo quanto precisato dal decreto legge n. 14 del 2022, il necessario e ampio coinvolgimento delle Camere, in occasione dei più rilevanti summit internazionali riguardanti la guerra in Ucraina e le misure di sostegno alle istituzioni ucraine, comprese le cessioni di forniture militari". Dall'attuazione delle disposizioni in esame - precisa la relazione tecnica - non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, tenuto conto che i materiali e mezzi oggetto di cessione sono già nelle disponibilità del Ministero della difesa, mentre eventuali oneri ad essi connessi saranno sostenuti nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente. Le cessioni di mezzi, materiali e armamenti avvengono a titolo non oneroso per la parte ricevente ma, al pari di quelle realizzate dagli altri Stati membri, sono parzialmente rimborsate dall'Unione europea attraverso i fondi dello strumento europeo per la pace. Per tali cessioni, il Consiglio dell'Unione ha finora disposto lo stanziamento di 3,1 miliardi di euro.

Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Zanettin, Paroli (FI-BP), Paganella, Dreosto, Stefania Pucciarelli (LSP), Delrio, Borghi (PD), Aurora Floridia (Misto-AVS), Scalfarotto (A-IV), Marton (M5S) e Barcaiuolo (FdI). M5S e Misto-AVS hanno posto l'accento sul mutamento di scenario - il passaggio da una guerra di aggressione a una guerra di attrito - e sul rischio di impiego di armi nucleari. I Gruppi di maggioranza hanno posto l'accento sulla natura diversificata degli aiuti. In replica è intervenuto il Sottosegretario di Stato per la difesa Perego il quale ha richiamato il diritto naturale all'autodifesa, sancito dall'articolo 51 della Carta ONU, ha assicurato che il Governo si adopererà per la pace. L'esame degli emendamenti, le dichiarazioni di voto e il voto finale avranno luogo nella seduta di domani.

In apertura di seduta il Presidente del Senato ha ricordato Benedetto XVI, scomparso il 31 dicembre scorso; l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio. Il sen. Verducci (PD) ha ricordato la figura di Alberto Asor Rosa, deceduto lo scorso 21 dicembre.

(La seduta è terminata alle ore 19:40 )

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