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Martedì 18 Aprile 2023 - 57ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:31)

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche al calendario dei lavori: le questioni pregiudiziali e la discussione di merito del decreto-legge sui flussi di ingresso legale si svolgeranno nella seduta di domani. La prossima settimana il calendario è integrato con un'informativa del Ministro Fitto sull'attuazione del PNRR e con l'esame del Documento di economia e finanza.

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 632, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2023, n. 16, recante disposizioni urgenti di protezione temporanea per le persone provenienti dall'Ucraina.

Il relatore, sen. Balboni (FdI), ha illustrato il contenuto del provvedimento: l'articolo 1 proroga fino al 31 dicembre 2023 le attività di assistenza e di accoglienza, già autorizzate dal decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, in favore delle persone richiedenti la protezione temporanea a causa della crisi ucraina. Tra queste, è contemplata la prosecuzione delle forme di accoglienza diffusa, nel limite di 7.000 posti, tramite convenzioni territoriali tra regioni, enti del terzo settore e privati, previo nulla osta del Dipartimento della protezione civile. L'articolo 1 dispone, inoltre, la prosecuzione delle forme di sostentamento per l'assistenza delle persone titolari di protezione temporanea che abbiano trovato autonoma sistemazione, e un incremento del contributo forfettario una tantum per l'ampliamento dei servizi sociali offerti dai comuni che ospitano un significativo numero di soggetti richiedenti il permesso di protezione temporanea. Il comma 3 individua la copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'attuazione di queste misure nel Fondo per le emergenze nazionali. I commi 4 e 5 dispongono degli incrementi di spesa per l'anno 2023, volti ad assicurare il potenziamento delle strutture di prima accoglienza dei profughi provenienti dall'Ucraina, nonché delle politiche e dei servizi dell'asilo. L'articolo 1-bis, introdotto dalla Camera dei deputati, reca la proroga dello stato di emergenza per intervento all'estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell'Ucraina, fino al 31 dicembre 2023. L'articolo 2 riguarda invece la proroga dei permessi di soggiorno già rilasciati ai beneficiari di protezione temporanea, in adesione alla decisione di esecuzione n. 382 del 2022 del Consiglio dell'Unione europea. L'articolo 2-bis - anch'esso introdotto nel corso dell'esame alla Camera - proroga, sempre fino al 31 dicembre 2023, la possibilità, riconosciuta ai professionisti residenti in Ucraina, di esercitare temporaneamente la professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario all'interno del territorio italiano, presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private. L'articolo 3 istituisce un contributo - in luogo del precedente rimborso per i costi sostenuti - in favore dei comuni ospitanti i minori non accompagnati provenienti dall'Ucraina, fermo rimanendo l'importo massimo di 100 euro al giorno pro capite. I comuni interessati ad ottenere il contributo sono tenuti a presentare istanza entro il 30 settembre 2024. Proprio in ragione dell'elevato numero di richieste di protezione internazionale derivanti dal conflitto bellico, l'articolo 4 autorizza la Commissione nazionale per il diritto di asilo ad avvalersi, tramite agenzie di somministrazione di lavoro, di non più di dieci unità di lavoratori con contratto a tempo determinato, che siano in possesso dei requisiti professionali necessari ad integrare le competenze della Commissione. L'articolo 5 dispone un incremento del Fondo per le emergenze nazionali, pari a 61,5 milioni di euro per il 2023, e prevede la conseguente copertura finanziaria.

Alla discussione generale hanno partecipato la sen. Ternullo (FI-BP) e i sen. Parrini (PD) e Della Porta (FdI). Respinti gli emendamenti, il relatore e il Governo hanno accolto gli ordini del giorno G1.100, G1.101, G5.3, presentati da sen. del Gruppo M5S, che impegnano a valutare l'opportunità di stanziare ulteriori risorse per il Fondo nazionale politiche e servizi di asilo e per rendere fruibili ai rifugiati corsi di formazione; a monitorare la variazione compensativa prevista dall'articolo 5 e garantire l'idoneo finanziamento delle politiche pubbliche.

Hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), Occhiuto (FI-BP), Germanà (LSP), Terzi di Sant'Agata (FdI) e Silvia Fregolent (A-IV) che ha ribadito il pieno sostegno militare all'Ucraina. La sen. Rojc (PD), nel dichiarare voto favorevole, ha criticato la decisione di finanziare le misure del decreto attingendo al capitolo della cooperazione e sviluppo. Il sen. Trevisi (M5S), pur annunciando voto favorevole, ha sollecitato la cessazione dell'invio di armi in Ucraina e un protagonismo diplomatico per porre fine alla guerra. Il sen. De Cristofaro (Misto-AVS), pur dichiarando voto favorevole, ha manifestato perplessità sulle modalità di copertura del decreto (che avrebbe dovuto essere finanziato con il taglio delle spese militari); ha esortato il Governo a fare un bilancio sulla guerra in Ucraina e ad estendere la politica dell'accoglienza anche a coloro che fuggono da guerre più lontane.

(La seduta è terminata alle ore 18:19 )

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