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Venerdì 28 Aprile 2023 - 62ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 14:00)

L'Assemblea, con 112 voti favorevoli e 57 contrari, ha approvato la proposta di risoluzione di maggioranza n. 200 sulla Nuova Relazione (aggiornamento del piano di rientro), presentata dal Governo ai sensi dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (doc. LVII, n. 1 - Annesso-bis). Ha poi approvato, con 112 voti favorevoli, la proposta di risoluzione n. 2 di maggioranza sul Documento di economia e finanza 2023 (doc. LVII, n. 1).

Il relatore, sen. Calandrini (FdI), ha rinviato alla relazione svolta ieri sul Documento di economia e finanza (v. comunicato n. 61). A seguito dell'esito della votazione di ieri alla Camera (mancato raggiungimento del quorum), il Governo ha trasmesso, in data 27 aprile, una nuova relazione di aggiornamento del piano di rientro, con la quale chiede al Parlamento l'autorizzazione a impiegare le risorse rese disponibili dall'andamento tendenziale dei saldi di finanza pubblica più favorevole rispetto ai valori programmatici: 3,4 miliardi saranno utilizzati nel 2023 a copertura di un provvedimento, di prossima adozione, volto a sostenere il reddito disponibile dei lavoratori e le famiglie con figli; 4,5 miliardi saranno destinati alla riduzione della pressione fiscale.

Il Governo ha accolto la proposta di risoluzione di maggioranza n. 200 sullo scostamento dall'obiettivo di medio periodo e la proposta di risoluzione n. 2, che impegna a conseguire i saldi programmatici di bilancio, a favorire la crescita della produzione economica, a valutare nella prossima manovra un intervento di innalzamento delle pensioni minime e di invalidità, a proseguire la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente, a valutare una ricollocazione della spesa verso i settori che aumentano il potenziale di crescita, a introdurre misure strutturali per il sostegno alla natalità, a definire un piano per l'occupazione, ad adottare iniziative per contrastare la delocalizzazione; ad adottare misure per superare le criticità dovute alla contrazione di garanzie degli istituti bancari e assicurativi alle imprese, a valutare strumenti e progetti per la rigenerazione urbana, a valutare investimenti nel sistema nazionale di istruzione; ad adottare misure per rafforzare le prestazioni sanitarie, abbattendo le liste di attesa, e a riorganizzare la medicina territoriale e il sistema emergenza-urgenza. triale.

Nelle dichiarazioni di voto favorevole, la sen. Biancofiore (Cd'I) ha riconosciuto che ieri, alla Camera, la maggioranza non ha fatto una bella figura, tuttavia, a differenza di quanto affermato dai media, non è stato bocciato il DEF, è invece mancato il quorum sulla relazione che autorizza il Governo a utilizzare maggiori risorse per il taglio del cuneo fiscale e per il decreto lavoro, e un'opposizione responsabile avrebbe dovuto votare a favore di quella relazione. La sen. Biancofiore ha poi sottolineato che anche il viaggio a Londra della Premier Meloni è stato un successo: il bilancio del primo semestre del Governo è positivo, la sfida è superare un decennio di economia stagnante. Il sen. Damiani (FI-BP) ha parlato di un incidente di percorso grave che non ha tuttavia, come sostiene l'opposizione, un significato politico; il DEF è ispirato alla visione politica della coalizione: prevede un taglio di tre punti del cuneo fiscale, stabilità finanziaria, riduzione della pressione fiscale per sostenere la crescita e promuovere l'occupazione. Il sen. Garavaglia (LSP), dopo aver chiesto scusa al Governo, all'opposizione e ai cittadini per l'errore commesso ieri dalla maggioranza, ha ricordato che la relazione prevede una destinazione di risorse ampiamente condivisibile. In un periodo di forte incertezza, il DEF è necessariamente prudente, la prossima legge di bilancio sarà definita dalla Nota di aggiornamento al DEF. Il sistema di accertamento e riscossione fiscale non funziona: la delega fiscale (flat tax, concordato preventivo), la riforma del reddito di cittadinanza e gli interventi sul lavoro avranno un impatto positivo sull'economia. Anche il sen. Liris (FdI) ha chiesto scusa agli italiani per l'incidente di ieri; ha richiamato i numeri del DEF e del Fondo sanitario e ha definito di cattivo gusto le lezioni sulle divisioni impartite dal terzo polo e grossolane le lezioni sul governo dispensate da chi ha governato senza il mandato degli elettori.

Nelle dichiarazioni di voto contrario, il sen. De Cristofaro (Misto-AVS) ha affermato che lo scivolone di ieri è un inedito nella storia repubblicana ed evidenzia le divisioni interne alla maggioranza. E' un fatto positivo che le opposizione progressiste abbiano ritrovato l'unità presentando una risoluzione che disegna un'idea di società alternativa a quella delle destre, incentrata sulla correzione delle diseguaglianze sociali e sul sostegno ai salari. La sen. Musolino (Aut) ha imputato l'incidente di percorso ad uno sfilacciamento della maggioranza, che non si sente coinvolta nei processi decisionali del Governo. Mentre nella seduta di ieri aveva annunciato voto favorevole alla relazione sullo scostamento, la sen. Paita (A-IV) ha oggi dichiarato voto contrario; i voti mancati ieri alla maggioranza sono imputabili, oltre che a dilettantismo e superficialità, a ragioni politiche: il DEF è privo di visione e non contiene gli interventi annunciati in campagna elettorale (riforma delle pensioni, flat tax, contrasto della denatalità). Il sen. Patuanelli (M5S) ha parlato di un DEF grigio e surreale, ha criticato la politica di austerità e moderazione salariale, ha sottolineato che il decreto lavoro non affronta i temi della precarietà e della sicurezza e che la riduzione dell'Irpef non avrà effetti positivi sulla natalità. Il sen. Boccia (PD) ha invitato la maggioranza a non toccare le regole; ha rilevato che il voto sullo scostamento non è stato unanime neanche in fase pandemica; ha accusato la maggioranza di scarso senso delle istituzioni, inadeguatezza a governare, mancanza di credibilità internazionale.

L'Assemblea ha eletto Giangiacomo Palazzolo componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa e Francesco Cardarelli componente del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti.

In apertura di seduta l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di incidenti sul lavoro.

(La seduta è terminata alle ore 17:27 )

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