«
»

Mercoledì 11 Ottobre 2023 - 112ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:05)

L'Assemblea ha approvato il documento (doc. IV-bis n. 1) recante la richiesta della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari in ordine alla richiesta di autorizzazione a procedere in giudizio, ai sensi dell'articolo 96 della Costituzione, nei confronti del dottor Corrado Clini, in qualità di Ministro dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare pro tempore all'epoca dei fatti, trasmessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Il relatore, sen. Paroli (FI_BP), ha illustrato le conclusioni della Giunta secondo cui i reati contestati sono di natura ministeriale: Clini ha agito per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nel suo ruolo di Ministro; di conseguenza, la Giunta ha proposto di negare l'autorizzazione a procedere. Sono intervenuti a favore delle conclusioni della Giunta i sen. Scalfarotto (A-IV), che ha richiamato il doppio ruolo dell'imputato anche come direttore generale del Ministero, ed Erika Stefani (LSP). Le sen. Damante (M5S) e Rossomando hanno annunciato un voto contrario. M5S ha sottolineato la necessità di ulteriori spiegazioni sulle azioni del Ministro, specialmente sugli investimenti in progetti di disinquinamento estero. Il PD ha messo in guardia sul pericolo di creare un precedente che possa minare i principi costituzionali e la separazione dei poteri nel sistema giuridico.

Con 111 voti favorevoli l'Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione n. 100, presentata dai Capigruppo di maggioranza, sulla Relazione al Parlamento riguardante il nuovo piano di rientro; sempre con 111 voti favorevoli ha poi approvato la proposta di risoluzione della maggioranza n. 3 che approva la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023 (doc. LVII, n. 1-bis).

Il relatore, sen. Calandrini (FdI), ha illustrato il documento in titolo: la Nadef delinea previsioni macroeconomiche e finanziarie aggiornate per il periodo 2023-2026, nonché gli obiettivi di finanza pubblica e le misure di bilancio che il Governo intende adottare per il triennio successivo. Il quadro macroeconomico tendenziale rivisto nel documento presenta alcune correzioni al ribasso nelle previsioni di crescita del PIL per il 2023 e il 2024, principalmente a causa di dati congiunturali peggiori delle aspettative e dell'incertezza nel contesto internazionale. Tuttavia, le previsioni per il 2025 rimangono invariate, mentre quella per il 2026 è rivista leggermente al rialzo. La Nadef riflette un costante miglioramento dell'indebitamento netto in rapporto al PIL nel periodo 2023-2026, sebbene con previsioni meno positive rispetto al DEF 2023. Il saldo primario migliora nel quadriennio considerato, passando da -3,8 per cento del PIL a -1,5; nel 2024, è previsto un ulteriore miglioramento e diventerebbe positivo a partire dal 2025, raggiungendo l'1,6 per cento nel 2026. Il quadro programmatico prevede obiettivi di deficit in rapporto al PIL più elevati rispetto alle previsioni tendenziali, con spazi finanziari disponibili per il Governo per finanziare misure di bilancio. Il documento riflette anche l'incremento dei costi degli interessi passivi nel periodo, dovuto al maggior disavanzo. La Nadef tiene conto delle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea e riferisce sugli sforzi del Governo italiano per perseguire politiche fiscali prudenti e sostenere la crescita economica. Nella relazione annessa il Governo richiede l'autorizzazione al Parlamento per uno spazio di manovra aggiuntivo in termini di indebitamento al fine di adottare misure di supporto all'economia, come la riduzione del cuneo fiscale e la riforma fiscale. Viene anche discusso l'effetto dell'inflazione sull'economia e l'indebitamento. Infine, la Nadef evidenzia una serie di disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica per il periodo 2024-2026, ciascuno con disposizioni specifiche per materia, che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica.

Hanno preso parte alla discussione congiunta i sen. Calenda, Raffaella Paita (A-IV), Trevisi, Elisa Pirro, Turco (M5S), Dreosto, Elena Testor, Maria Cristina Cantù (LSP), Vita Maria Nocco, Paola Ambrogio, Gelmetti (FdI), Rosso, Damiani (FI-BP), Beatrice Lorenzin, Manca (PD) e Magni (Misto-AVS). I senatori dei Gruppi di opposizione hanno criticato l'ottimismo irrealistico della Nadef riguardo alla crescita, al deficit e al debito pubblico ed espresso preoccupazioni per la diminuzione del finanziamento in sanità, la precarizzazione del lavoro e le privatizzazioni proposte. Secondo A-IV il Governo dovrebbe promuovere la crescita economica attraverso Industria 4.0 e l'istituzione di un salario minimo. I sen. di M5S hanno denunciato che la cancellazione del reddito di cittadinanza favorisce i lavoratori sottopagati. Ad avviso del PD l'attuale piano finanziario è basato su tagli temporanei delle tasse e non affronta in modo adeguato i problemi strutturali con le riforme necessarie, in particolare nella crescita e nell'educazione. AVS ha sollevato la questione degli alti costi degli affitti, che rappresentano una sfida per i giovani e gli studenti, e ha proposto interventi pubblici per affrontare questa problematica insieme alla povertà. I sen. dei Gruppi di maggioranza hanno sottolineata l'importanza di responsabilità e prudenza nella gestione finanziaria: lo scostamento di bilancio servirà a finanziare riforme importanti, tagli al cuneo fiscale, riduzioni delle tasse, aiuti per i redditi medio-bassi e il sostegno ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego, in particolare nel settore sanitario.

Hanno dichiarato voto favorevole alla risoluzione di maggioranza che approva la Nadef e alla risoluzione che autorizza il nuovo piano di rientro, i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), Licia Ronzulli (FI-BP), Borghi Claudio (LSP) e Liris (FdI). Hanno dichiarato voto contrario i sen. Dafne Musolino (A-IV), secondo la quale le misure per affrontare la crisi economica sono insufficienti, inclusi gli aumenti delle imposte indirette e la mancanza di incentivi significativi per favorire l'occupazione; Patton (Aut), che ha espresso diverse perplessità circa lo scostamento di bilancio; Magni (Misto-AVS), ad avviso del quale il Governo dovrebbe affrontare la crisi intervenendo sui profitti delle grandi imprese e l'evasione fiscale; Patuanelli (M5S), che ha criticato il Governo per aver eliminato misure fondamentali per l'economia italiana come il superbonus e la transizione 4.0; Misiani (PD), che ha citato la mancanza di azioni efficaci contro l'evasione fiscale, le scelte finanziarie discutibili e il mancato supporto alle esigenze del sistema sanitario pubblico.

L'Assemblea ha deliberato la costituzione in giudizio del Senato per resistere dinanzi alla Corte costituzionale in un conflitto di attribuzione sollevato dal tribunale ordinario di Catania- quarta sezione penale rispetto alla pronuncia di insindacabilità (seduta del 16 febbraio 2022) delle opinioni espresse da Mario Michele Giarrusso, senatore all'epoca dei fatti. Il sen Scalfarotto (A-IV) ha chiarito che il Senato ha deliberato sull'opportunità di presentarsi davanti alla Corte costituzionale e non sul merito del caso giudiziario in questione.

(La seduta è terminata alle ore 17:36 )

FINE PAGINA

vai a inizio pagina