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Mercoledì 13 Dicembre 2023 - 136ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:34)

A conclusione della discussione sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre, l'Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione n. 1 di maggioranza e diversi impegni, alcuni dei quali riformulati, delle proposte n. 2 a prima firma del sen. Boccia (PD), n. 5 a prima firma del sen. Borghi Enrico (IV) e n. 6 a prima firma del sen. Calenda (Misto-Az).

Nel corso della seduta di ieri il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha consegnato il testo delle comunicazioni rese alla Camera. Nella odierna discussione, il sen. Terzi Di Sant'Agata (FdI) ha evidenziato l'importanza di bilanciare la linea fiscale con la flessibilità necessaria per affrontare le sfide economiche e garantire stabilità; il sen. Garavaglia (LSP) ha rimarcato i problemi chiave nella trattativa sul Patto di stabilità, focalizzandosi su due sfide significative: la restituzione ingente del PNRR e l'anomalia italiana dei bonus fiscali sull'edilizia; la sen. Malpezzi (PD), nel richiamare l'importanza di sostenere l'Ucraina e promuovere l'allargamento dell'Unione europea nei Balcani, ha criticato la presunta mancanza di coerenza del Governo italiano nelle relazioni internazionali; il sen. Matera (FdI) ha menzionato la complessità dei negoziati su vari dossier legislativi, compreso il quadro finanziario pluriennale e i patti sulla migrazione e la stabilità; il sen. Borghi Enrico (IV) ha chiesto chiarimenti sulla posizione che il Governo intende assumere in Europa, citando leadership spregiudicate e sottolineando il caso dell'Ucraina; il sen. Monti (Misto) ha espresso preoccupazione riguardo alla modifica delle regole interne dell'Unione e suggerito una maggiore flessibilità del Patto di stabilità per favorire gli investimenti pubblici, invitando a una riconsiderazione sull'approccio al MES; la sen. Ronzulli (FI-BP) ha criticato l'uso strumentale del MES e incoraggiato a sostenere il Governo nella richiesta di abbassare i tassi da parte della BCE per risparmiare fondi destinati a settori cruciali come la sanità e le pensioni; il sen. Lorefice (M5S) ha condannato la politica austera del Governo, affermando che l'Istat l'ha bocciata e confrontando i risultati economici con i Governi Conte 1 e 2; il sen Centinaio (LSP) ha rivendicato la necessità di difendere la posizione italiana in ambito europeo, affrontando i dossier con pragmatismo ed evitando di subire influenze esterne; il sen. Delrio (PD) ha sostenuto l'esigenza di promuovere un dialogo di pace, criticando la Russia e invitando a un impegno diplomatico più incisivo; in merito alla situazione in Medio Oriente, ha richiesto sanzioni contro i coloni israeliani e sollecitato azioni dell'Unione europea per deterrenza; il sen. Scurria (FdI) ha richiamato l'attenzione sul bisogno di affrontare le questioni del Sud dell'Europa e del Mediterraneo, compreso il tema dell'immigrazione, promuovendo fiducia reciproca e un senso di comunità nell'ambito europeo.

In replica, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito la sua soddisfazione per il lavoro svolto sul PNRR e sottolineato la revisione del Piano per liberare risorse, concentrando gli investimenti su efficienza energetica e infrastrutture. Riguardo al Patto di stabilità, ha evidenziato la necessità di una sua riforma in linea con le strategie europee; ha difeso la posizione italiana nei negoziati, ribadendo la necessità di una visione pragmatica e di dialogo con tutti i Paesi, rifiutando l'idea di anteporre le logiche di partito al rapporto tra Governi. Sulla questione dell'allargamento dell'Unione europea ai Balcani occidentali, ha sottolineato l'importanza storica e strategica, ma ha posto l'accento sulla necessità di una riflessione sulle competenze dell'UE. Infine, ha risposto alle critiche dell'opposizione, respingendo l'accusa di politica di austerità e sottolineando la necessità di politiche più serie e sostenibili.

Il Ministro per gli affari regionali Fitto ha espresso parere favorevole sulla proposta di risoluzione di maggioranza n. 1 e, respinte le premesse, su diversi impegni, alcuni dei quali riformulati, delle proposte n. 2 del PD, n. 4 di IV e n. 5 di Misto-Az. Il parere è stato invece contrario sulle proposte di risoluzione n. 3 di M5S e n. 4 di Misto-AVS (v. allegato A del resoconto stenografico).

Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole alla proposta di risoluzione di maggioranza i sen. Michaela Biancofiore (Cd'I), che ha rimarcato la necessità di promuovere una nuova Costituzione europea con radici giudaico-cristiane e proposto di avviare il processo di adesione di Israele all'Unione europea; Gasparri (FI-BP), che ha elogiato il lavoro svolto dal Governo nel correggere errori passati e negoziare con l'UE, esprimendo la speranza che forze alternative possano guidare l'Europa senza confusioni; Romeo (LSP), che ha enfatizzato l'importanza della forza dell'economia nel fermare le guerre, citando esempi di Paesi arabi che cercano aperture economiche come via per superare il terrorismo; Malan (FdI), che ha elogiato l'efficacia del Governo Meloni, menzionando risultati positivi ottenuti in diversi ambito, a testimonianza della capacità dell'Esecutivo di negoziare con successo a livello internazionale. Il sen. Calenda (Misto-Az) ha richiamato l'importanza dell'auctoritas come forza morale, criticando la posizione sul MES e invitando la Premier a investire della questione il Parlamento; il sen. Spagnolli (Aut) ha disapprovato l'entusiasmo del centrodestra e suggerito di considerare l'effetto delle politiche sul Paese nel loro complesso, evitando di confondere i numeri macroeconomici con la realtà; il sen. Renzi (IV) ha stigmatizzato la relazione del Presidente Meloni come burocratica; ha esposto preoccupazioni sul Patto di stabilità e criticato il rinnovato prestigio internazionale, che non è frutto di risultati concreti; il sen. De Cristofaro (Misto-AVS) ha condannato il tentativo di risolvere i conflitti con la forza militare, sottolineando la necessità di una diplomazia efficace e della riconversione ecologica; la sen. Maiorino (M5S) ha accusato il Governo Meloni di inefficienza nella gestione economica, sottolineando il mancato inizio dell'esame della manovra e il crollo in vari settori, come la produzione industriale; il sen. Misiani (PD) ha paventato un possibile ritorno a regole fiscali rigide, promuovendo un approccio più flessibile per sostenere gli investimenti pubblici nella transizione ecologica, nella trasformazione digitale e nella difesa, durante le discussioni sulla riforma della governance europea.

(La seduta è terminata alle ore 13:40 )

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