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Martedì 19 Dicembre 2023 - 138ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:03)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 936 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 15 novembre 2023, n. 161, recante disposizioni urgenti per il «Piano Mattei » per lo sviluppo in Stati del Continente africano. Il testo va ora alla Camera per la seconda lettura.

Il relatore, sen. Speranzon (FdI), ha illustrato il provvedimento, che si compone di 7 articoli, finalizzato a disciplinare il "Piano strategico Italia-Africa, che mira a potenziare la collaborazione tra l'Italia e gli Stati africani, promuovendo lo sviluppo economico e sociale e affrontando le cause profonde delle migrazioni irregolari. Il Piano, adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, ha durata quadriennale e, a norma dell'articolo 1, definisce ambiti d'intervento come cooperazione allo sviluppo, esportazioni, istruzione, salute, ambiente. L'articolo 2 introduce la Cabina di regia presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri, con rappresentanti del settore, per coordinare e implementare il Piano. L'articolo 3 definisce i compiti della Cabina di regia, che coordina attività, finalizza il Piano, monitora l'attuazione, promuove comunicazioni e facilita l'accesso a risorse internazionali. L'articolo 4 istituisce una Struttura di missione per supportare il Piano, collocata presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. L'articolo 5 prevede che il Governo presenti una relazione annuale al Parlamento entro il 30 giugno di ciascun anno, indicando lo stato di attuazione del Piano e le misure per migliorarne l'efficacia. L'articolo 6 contiene le disposizioni finanziarie relative all'attuazione del Piano mentre l'articolo 7 stabilisce i termini per l'entrata in vigore del provvedimento.

Hanno preso parte alla discussione generale i sen. Dreosto (LSP), Orsomarso, Cinzia Pellegrino, Simona Petrucci (FdI), Trevisi, Lorefice (M5S), Irto, Delrio (PD), Scalfarotto (IV), Aurora Floridia (Miso-AVS) e Paroli (FI-BP). La maggioranza ha elogiato il Piano come un progetto ambizioso per affrontare sfide e opportunità reciproche, promuovendo la cooperazione economica e contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita in Africa, inviando al contempo un segnale importante per rafforzare il ruolo dell'Italia nel continente africano. I Gruppi di opposizione hanno criticato l'utilizzo della decretazione d'urgenza, evidenziando la mancanza di una visione chiara nel Piano e accusando l'assenza di strategie politiche e obiettivi etici. In replica, il relatore ha respinto le critiche al decreto, sostenendo che chi le formula non ha compreso l'approccio innovativo nell'affrontare le sfide in modo differente rispetto al passato, con uno stanziamento di fondi che supera di gran lunga gli stanziamenti precedenti.

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato un voto favorevole al provvedimento i sen. Salvitti (Cd'I), che ha elogiato l'obiettivo del provvedimento di portare ricchezza e know-how per favorire la crescita e lo sviluppo autonomo delle popolazioni africane; Zanettin (FI-BP), che ha menzionato la politica neocoloniale cinese e l'espansione russa in Africa come ulteriore sfida geopolitica, sostenendo che l'Italia dovrebbe svolgere un ruolo di mediatore; Paganella (LSP), che ha espresso preoccupazione per il ritardo dell'Europa nel prendere posizioni e sottolineato l'importanza del Piano, che mira a superare le vecchie logiche della cooperazione; Barcaiuolo (FdI), che ha respinto le valutazioni negative come frutto di una narrazione distorta: il Piano Mattei rappresenta un cambio di paradigma nell'approccio dell'Italia e dell'Europa verso l'Africa, focalizzandosi su cooperazione allo sviluppo, investimenti e contrasto all'immigrazione clandestina. Hanno dichiarato voto contrario i sen Spagnolli (Aut), che ha espresso preoccupazione sulle possibilità di successo del Piano Mattei, suggerendo che l'operazione richiede una strategia europea se non una collaborazione transatlantica con gli Stati Uniti; Borghi Enrico (IV), che ha contestualizzato l'approccio nazionalistico e statalista del Governo, affermando che il problema africano richiede una soluzione multilaterale ed esprimendo preoccupazioni sulla sicurezza; Aurora Floridia (Misto-AVS), che ha invocato una cooperazione basata su uno sviluppo economico sostenibile per garantire stabilità in Africa e ridurre i flussi migratori, sottolineando il rischio di dipendenza dai combustibili fossili; Marton (M5S), che ha rimarcato l'esistenza di una struttura di governance per la cooperazione allo sviluppo e suggerito che l'Italia dovrebbe piuttosto promuovere un grande piano europeo per la pace e lo sviluppo sostenibile in Africa; Alfieri (PD), che ha contestato l'approccio autarchico della destra e richiamato la necessità di un piano multidimensionale, includendo aspetti economici, ambientali e culturali.

La seduta di domani avrà inizio alle ore 10.

(La seduta è terminata alle ore 20:21 )

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