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Venerdì 22 Dicembre 2023 - 141ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:01)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 926 recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026. Il testo passa ora alla Camera dei deputati per l'approvazione definitiva.

Alla luce delle numerose e corpose modifiche apportate in Commissione, il testo si compone di 149 articoli, suddivisi in due Sezioni, Titoli e Capi. La Sezione I («Misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici») si suddivide in 13 Titoli concernenti i risultati differenziali del bilancio dello Stato, misure per sostenere il potere di acquisto delle famiglie, riduzione della pressione fiscale e misure in materia di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, disposizioni in materia di entrate e misure per la lotta all'evasione fiscale, lavoro, famiglia, pari opportunità e politiche sociali, misure per il potenziamento del sistema sanitario, crescita e investimenti, misure per la difesa e la sicurezza nazionale, giustizia, misure per la partecipazione dell'Italia all'Unione europea e a organismi internazionali, nonché misure in favore dell'Ucraina, misure in materia di calamità naturali ed emergenze, enti territoriali, disposizioni finanziarie di revisione della spesa e finali. La Sezione II (articoli 90-109) concerne l'approvazione degli stati di previsione, il quadro generale riassuntivo e altre disposizioni (v comunicato n. 139).

Nella seduta di ieri il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione dell'emendamento 1.9000, interamente sostitutivo della Sezione I del ddl n. 926, che include le modifiche approvate dalla Commissione in sede referente.

Nelle dichiarazioni finali, che si sono svolte questa mattina, hanno annunciato voto favorevole i sen. Salvitti (Cd'I), che ha enfatizzato l'impegno verso l'occupazione, l'innovazione, la natalità e la valorizzazione del Sud attraverso la creazione delle ZES; Gasparri (FI-BP), che ha sottolineato il successo del Governo nel ricevere giudizi positivi dalle agenzie di rating e approvazione a livello europeo, menzionando l'estensione della no tax area, la riforma fiscale e diverse misure di sostegno, come il contratto per il pubblico impiego e gli investimenti nella sicurezza e nella difesa; Romeo (LSP), che ha rimandato al mittente le accuse dell'opposizione, sottolineando il coraggio nel sistemare i conti dello Stato ed evitando un aumento sconsiderato della spesa corrente: la manovra è orientata verso la riduzione delle tasse per i più bisognosi e riflette responsabilità, serietà e prudenza, superando l'esame dei mercati; Calandrini (FdI), che, nel sottolineare la complessità della situazione economica post-pandemia e i conflitti internazionali, ha difeso la legge di bilancio come coraggiosa e orientata agli interessi nazionali, richiamando l'importanza delle scelte fatte nella precedente manovra e la necessità di gestire risorse limitate. Hanno dichiarato voto contrario i sen. Mariastella Gelmini (Misto-Az), che, pur esprimendo soddisfazione per la scelta delle opposizioni di destinare fondi contro la violenza sulle donne, ha contestato l'investimento limitato sulle donne lavoratrici e il mancato ascolto di proposte per aumentare le borse di studio e agevolare il rientro dei cervelli; Patton (Aut), che ha criticato l'invito del Governo a non presentare emendamenti, sottolineando l'importanza del ruolo del Parlamento nel rappresentare le istanze territoriali, richiamando la misura, voluta dal Gruppo, che destina fondi a Trento, capitale europea del volontariato 2024; Renzi (IV), che ha contestato la falsità dei numeri e sottolineato una discrepanza di 18 miliardi di euro rispetto al Patto di stabilità, lamentando una divergenza politica sulla visione dell'Europa, soprattutto in relazione al MES; Magni (Misto-AVS), secondo il quale la legge risulta essere esile e incapace di fornire risposte concrete al Paese: manca un sostegno adeguato alle politiche industriali e risposte agli studenti, oltre che un'attenzione alla coesione sociale; Patuanelli (M5S), che ha criticato il Governo per la sua strategia fallimentare riguardo al Patto di stabilità e al MES, affermando che l'Italia è stata umiliata e schiaffeggiata dall'Europa, con vincoli rigidi, parametri contabili prociclici e la prospettiva di una nuova stagione di austerità; Boccia (PD), che ha espresso preoccupazione per le previsioni economiche errate e la mancanza di risorse a lungo termine, contestando l'approccio della destra sulla lotta all'evasione fiscale e il ricorso a condoni ed evidenziando la mancanza di risposte strutturali e il deterioramento della domanda interna.

(La seduta è terminata alle ore 13:04 )

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