Archivio delle notizie
  • Novembre 2006

    • Mercoledì 22

      Ratifica accordi internazionali

      La Commissione Esteri, in sede referente, ha concluso l'esame congiunto, dando mandato al relatore a riferire favorevolmente con relazione orale, sul ddd 1179 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, fatta a Parigi il 20 ottobre 2005" proponendo l'assorbimento del ddl 890 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla protezione e la promozione delle diversità delle espressioni culturali adottata dalla Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), fatta a Parigi il 20 ottobre 2005.

      Ddl su partiti politici: Fisichella relatore in 1a Commissione

      E' stato assegnato alla Commissione Affari costituzionali un nuovo disegno di legge in materia di partiti politici (1114), d'iniziativa dei senatori Del Pennino e altri, il cui esame, congiunto a quello degli altri disegni di legge in materia (nn. 42, 550, 949 e 1112), avrà inizio quanto prima con una relazione introduttiva del senatore Fisichella.

      Audizione delegazione Commissione ambiente del Parlamento europeo

      Domani alle 14 le Commissioni Ambiente di Senato e Camera congiunte svolgeranno l'audizione di una delegazione della Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo.

      Libano e Medio Oriente: audizione in 3a e 4a riunite

      Le Commissioni Esteri e Difesa riunite hanno svolto oggi pomeriggio l'audizione del Vice ministro degli esteri Intini e del Sottosegretario alla difesa Forcieri sugli ultimi sviluppi della situazione in Libano e Medio Oriente.

      Riforma elettorale: Bianco relatore in 1a Commissione

      In Commissione Affari costituzionali si è deciso di integrare l'ordine del giorno con l'esame in sede referente dei disegni di legge in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica (Atti Senato 129, 313 e 904); il relatore sarà il Presidente della Commissione, Enzo Bianco e l'esame potrà essere avviato già nel corso della prossima settimana, non appena la Commissione avrà formulato i propri rapporti sui documenti finanziari.

      Indulto: audizione di Amato e Mastella in 1a e 2a Commissione

      Le Commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite hanno svolto ieri l'audizione del Ministro dell'interno Amato e della giustizia Mastella sull'applicazione della legge 31 luglio 2006, n. 241 in materia di indulto.

      Il Ministro Mastella, dopo aver comunicato le cifre dei soggetti che hanno beneficiato del provvedimento, disaggregando il dato e distinguendo tra soggetti che sono usciti dal carcere al momento dell'approvazione e i soggetti che hanno beneficiato del provvedimento di clemenza successivamente, ha svolto alcune considerazioni di politica criminale e penitenziaria, rilevando la necessità non solo di costruire nuove strutture carcerarie, ma anche di utilizzare il decongestionamento favorito dall'indulto per la ristrutturazione di strutture obsolete, e soprattutto di sviluppare il ricorso a sanzioni alternative alla detenzione.

      Il Ministro Amato, dopo aver confermato le sue preoccupazioni riguardo al possibile impatto dei provvedimenti di clemenza, ha riferito sull'andamento statistico dei reati commessi nel periodo agosto-ottobre 2006, sottolineando la complessiva diminuzione dei delitti rispetto allo stesso periodo del 2005; in particolare sono diminuiti i reati più gravi, mentre si è registrato un aumento di furti e rapine. In ogni caso, il Ministro ha riferito di ritenere improprio ricondurre ricadute specifiche sul numero dei reati commessi alle scarcerazioni seguite all'indulto e ha richiamato l'attenzione su una certa applicazione delle norme inerenti alla custodia cautelare, che determina un effetto di "indulto permanente", demotivando il lavoro delle forze dell'ordine e scoraggiando l'attitudine dei cittadini a denunciare i crimini. Per Amato dovrebbero essere aggiornate le norme sulla custodia cautelare, quelle che prevedono un aumento di pena in caso di recidiva e le circostanze aggravanti, nonché quelle sui reati che vedono anche la partecipazione di minori, e sarebbe necessario estendere la percezione che la commissione di crimini porta inevitabilmente all'irrogazione di una pena.

      Difficoltà di apprendimento: avviato ieri esame in 7a Commissione

      Con la relazione della presidente Vittoria Franco, la Commissione Istruzione ha iniziato ieri, 21 novembre, in sede deliberante la discussione congiunta dei disegni di legge nn. 502,1011 e 1169 concernenti le nuove norme in materia di difficoltà specifiche di apprendimento.
      Come illustrato dalla relatrice quando i primi due disegni di legge erano assegnati in sede referente, il disegno di legge 1011 riproduce un testo esaminato nel 2005, che mira a «riconoscere la dislessia (che riguarda circa il 4 per cento degli scolari), la disgrafia e la discalculia quali "difficoltà specifiche di apprendimento" (DSA), affidando al Ministro della pubblica istruzione il compito di individuare con proprio decreto le misure educative e didattiche idonee a garantire agli studenti con tali difficoltà i supporti necessari per conseguire una formazione adeguata e prevenire l'insuccesso scolastico. La diagnosi delle DSA consente di adottare alcuni accorgimenti di carattere dispensativo e compensativo al fine di non aggravare la situazione degli allievi».
      Il disegno di legge n. 502 contiene norme ulteriori, tra le quali quella che prevede la «formazione degli insegnanti e degli operatori dei servizi sanitari preposti alla diagnosi e alla riabilitazione e misure per l'attività lavorativa e sociale delle persone con DSA, prevedendo misure dispensative e compensative anche in occasione delle prove scritte per il rilascio della patente di guida e per l'accesso al pubblico impiego».
      Anche in considerazione del costante incremento del fenomeno, legato fra l'altro alle sempre più frequenti adozioni internazionali e, conseguentemente, alla diffusione del bilinguismo - cui in parte le DSA sono connesse - la Presidente relatrice auspica che in questa legislatura il Senato possa sollecitamente trovare un'intesa, possibilmente trasversale rispetto agli schieramenti politici, onde giungere rapidamente all'approvazione di un testo unificato.
      Il disegno di legge n. 1169 mira infine a contrastare la dispersione scolastica e di rafforzare il diritto al successo formativo degli studenti; rispetto ai disegni di legge nn. 1011 e 502, apporta delle modifiche terminologiche volte a qualificare in modo positivo le azioni da intraprendere e prevede una concertazione tra i diversi Ministeri investiti della questione, tra cui quelli della pubblica istruzione, della salute e del lavoro.

      Il decreto fiscale in Aula

      Sono in corso in Aula le dichiarazioni di voto sul ddl 1132 di conversione del decreto-legge n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (cosiddetto"decreto fiscale"), già approvato dalla Camera in prima lettura.
      Mercoledì 22 novembre sono stati esaminati e respinti tutti gli emendamenti all'articolo 1 e all'articolo 2 fino al 2.105.
      L'esame in Assemblea era iniziato nella seduta pomeridiana del 14 novembre, con il parere sul decreto, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento, in ordine alla sussistenza dei presupposti di necessità e di urgenza richiesti dall'articolo 77, secondo comma, della Costituzione, nonché dei requisiti stabiliti dalla legislazione vigente; nella seduta di giovedì 16 novembre si erano poi svolte le relazioni dei sen. Benvenuto e Legnini ed erano state respinte le questioni pregiudiziale e sospensiva.

      Aperta la sessione di bilancio al Senato

      Finanziaria in 5a Commissione fino al 9 dicembre e in Aula dal 12 al 21 dicembre

      L'Aula del SenatoIl Presidente Marini, nella seduta antimeridiana di mercoledì 22 novembre, ha fornito all'Assemblea la comunicazione richiesta dall'articolo 126, comma 4, del Regolamento con la quale si attesta, sulla base dell'accertamento preventivo effettuato dalla Commissione Bilancio, la conformità della copertura del disegno di legge finanziaria per il 2007 alle regole della vigente legislazione contabile. E' stata così aperta formalmente la sessione di bilancio.
      La procedura prevista dall'articolo 126, comma 4, del Regolamento, prevede infatti che "il Presidente accerta, sentito il parere della 5a Commissione permanente e del Governo, se il disegno di legge finanziaria rechi disposizioni contrastanti con le regole di copertura stabilite dalla legislazione vigente per la stessa legge finanziaria e ne dà, prima dell'assegnazione, comunicazione all'Assemblea."

      Come stabilito dalla Conferenza dei capigruppo riunita ieri, entro le ore 13 del 29 novembre le Commissioni dovranno trasmettere i loro rapporti alla Commissione Bilancio, che esamina i documenti di bilancio (ddl finanziaria 1183 e bilancio 1184) in sede referente entro il 9 dicembre.
      Gli emendamenti dovranno essere presentati in Aula entro le ore 12 di domenica 10 dicembre.
      E per consentire alla 5a Commissione l'esame della manovra l'Assemblea non terrà sedute dal 27 novembre al 9 dicembre, per affrontare poi i provvedimenti finanziari dal 12 al 21 dicembre, con una previsione di 65 ore complessive.

      Indagine conoscitiva su biomasse e biocarburanti

      In Commissione Agricoltura è stata illustrata e approvata la proposta del Presidente Stefano Cusumano (Misto-Pop-Udeur) sull'indagine conoscitiva su prospettive biomasse e biocarburanti.

      Legge finanziaria in 5a Commissione: emendamenti entro il 30 novembre

      Con l'espressione di un parere favorevole con osservazioni al Presidente del Senato - ai sensi dell'articolo 126, comma 4, del Regolamento - la Commissione Bilancio ha avviato stamattina l'esame della legge finanziaria 2007 (ddl 1183), licenziata domenica 19 novembre dalla Camera.

      Nel pomeriggio la Commissione ha definito il calendario dei lavori per l'esame del disegno di legge finanziaria 2007 (A.S. 1183) e del disegno di legge di bilancio (A.S. 1184).
      Il termine per la presentazione degli emendamenti ai suddetti disegni di legge è stato fissato per giovedì 30 novembre alle ore 20, mentre il termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti del Governo è stato stabilito per venerdì 1° dicembre alle ore 15.

      Indagine su intercettazioni telefoniche: esame del documento conclusivo in 2a Commissione

      La Commissione Giustizia ha in agenda per oggi, mercoledì 22 novembre alle 14,30 il seguito della discussione della proposta di documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul fenomeno delle intercettazioni telefoniche, illustrato nella seduta del 14 novembre dal relatore Casson (Ulivo).

      Come riportato nel documento proposto, nell'ambito dell'indagine la Commissione ha proceduto ad una serie di audizioni, tra le quali quella del Garante per la protezione dei dati personali, professor Francesco Pizzetti, il 13 luglio 2006, che «pur rilevando l'aumentato ricorso da parte della magistratura a tali strumenti di indagine, evitava sul punto ogni commento non di sua competenza, conscio dell'esistenza di altri interessi costituzionalmente protetti e delle esigenze delle indagini penali condotte dalla magistratura stessa e dagli organi di polizia, tutti aspetti sui quali rimetteva ogni valutazione alla competenza del legislatore».

      Nella relazione risulta inoltre che «le garanzie che il nostro sistema legale assicura al cittadino non hanno l'eguale, ovviamente nella teorica prospettazione normativa, presso alcun'altra democrazia occidentale» e che «gli approfondimenti svolti dalla Commissione, da una parte, hanno consentito di verificare che non tutti gli episodi di violazione della segretezza lamentati potevano ritenersi commessi in violazione della legge (ad esempio, perché si trattava di atti già noti alle parti processuali o comunque depositati).

      Da un'altra parte, in più casi si sono potute intravedere in astratto responsabilità diversificate, con riferimento a comportamenti sì del magistrato, ma anche di suoi collaboratori o della polizia giudiziaria operante ovvero della parte privata o del suo difensore. E in altri casi ancora si sono comunque ravvisate inaccettabili pubblicazioni di notizie o di fatti (coperti da segreto o meno ha poca rilevanza, ai nostri fini) assolutamente estranei all'oggetto dell'indagine».

      Viene poi sottolineato che «alle contestazioni formulate nei confronti dei gestori telefonici dal Garante nel dicembre del 2005, non era stata data praticamente risposta risolutiva da questi stessi gestori» e dalla scarsa collaborazione di tali gestori deriva la considerazione se non sia «il caso di riconsiderare la natura dei rapporti dello Stato con queste società private, che gestiscono servizi pubblici fondamentali, così come è il caso di tenere conto del fatto che le società di gestione dei sistemi di telefonia operano a seguito di concessione-autorizzazione statale».

      Tra le conclusioni dell'indagine risultano importanti alcuni interventi, tra i quali quello di rendere più efficiente l'opera del Garante, con un un ampliamento delle competenze e una deguamento dei mezzi e degli strumenti a sua disposizione. Sarebbe opportuna anche la «rivitalizzazione della attività di quella commissione interministeriale-osservatorio, creata alla fine degli anni novanta, in materia di sicurezza delle reti e sulle intercettazioni telefoniche».

      Urgente poi viene considerato poi anche «l'esame da parte dei competenti organismi parlamentari dei vari disegni di legge già presentati in materia di intercettazioni, con particolare riferimento alla fase più delicata e "sensibile", che è quella del momento del deposito dei verbali e degli atti delle intercettazioni». Va affrontata infine dal punto di vista normativo anche la «questione attinente ai sistemi (telefoni satellitari o software tipo SKYPE) che creano difficoltà o impossibilità nel controllo».



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